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Numero 9 del 2010

Dove vanno i consultori?


Foto: Dove vanno i consultori?
PAGINA 32

Testi pagina 32

30 noidonne | settembre | 2010
MO
ND
I
tere, vi sono ben cinque
donne ministro: Louka
Katseli - Ministro al-
l’Economia, Anna Dia-
mantopoulou - Ministro
all’Istruzione, Mariliza
Xenogiannakopoulou -
Ministro alla Sanità e
alla Solidarietà sociale,
Aikaterini Batzeli - Mi-
nistro all’Agricoltura,
Tina Birbili - Ministro all’Ambiente).
Certo il Pasok, alle elezioni parlamentari del 2009, per
sconfiggere il governo di Costas Karamanlis, non aveva
dovuto far altro che promettere l’uscita dalla crisi (con
un programma di aiuti ai ceti più disagiati e un au-
mento delle tasse per le fasce ricche della popolazione)
e la lotta alla corruzione, vero e proprio dramma na-
zionale in Grecia. La fragilità economica e la corru-
zione dilagante, hanno fatto sì che nel 2009 e 2010 la
crisi si abbattesse come un macigno sul paese. Il Primo
Ministro, George Papandreou, a fine 2009, aveva di-
chiarato il rischio di bancarotta, e nel marzo 2010 si era
visto costretto a varare una serie di misure per sanare i
conti pubblici, quali il blocco dei salari pubblici e una
riforma del sistema pensionistico. L’ex governo di de-
stra era stato letteralmente travolto dalla crisi econo-
mica, dagli scandali che avevano coinvolto molti suoi
membri e dalla pessima gestione dei tanti incendi estivi.
Non solo, esso si era trovato a dover render conto di
bilanci “taroccati”, presentati all’UE allo scopo di bru-
ciare i tempi sia per quanto atteneva alle politiche di
sviluppo economico sia con la richiesta di ammissione
alla zona euro. Il governo aveva dovuto, inoltre, com-
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piere operazioni fittizie per ridurre il deficit e nascon-
dere la montagna di nuovi debiti che andava man mano
contraendo.
Certo i problemi della Grecia non derivano tutti da
un’economia ancora debole, ma anche da una classe
politica improntata al clientelismo, di cui pure il Pasok
di Andreas Papandreou si era reso responsabile, dato
che negli anni Ottanta per mantenere il suo partito a
dimensioni popolari, esso aveva elargito in maniera
smodata posti pubblici ed appalti, causando un forte
squilibrio nei conti dell’amministrazione pubblica. Ora
i nodi strutturali dell’intervento governativo vertono
sostanzialmente sulla riforma delle pensioni, che colpi-
sce duramente i meno abbienti riducendo del 15% i
loro emolumenti ed elevando l’età di fine rapporto (per
le donne si passa da un’età pensionabile di 60 anni ad
una di 65) e su quella del pubblico impiego, che vede
il congelamento dei salari e delle pensioni. Gli investi-
menti pubblici saranno ridotti in maniera consistente.
Migliaia di greci hanno manifestato a più riprese nei
mesi scorsi contro questo piano di austerità varato dal
governo di George Papandreou, che ben altre pro-
messe aveva fatto al suo popolo nel corso dell’ultima
campagna elettorale. n
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