Numero 10 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 2
Testi pagina 32
tori di lavoro trovano “
sempre un modo per
motivare il licenzia-
mento ola non assun-
zione, sostenendo, ad
esempio, in quest’ul-
timo caso, di aver tro—
vato una migliore
candidatura. Ci sono
situazioni in cui le
donne sono costrette
a firmare contratti che
vieta loro di rimanere
incinte nei primi due
o tre anni di lavoro. Secondo le leggi sul lavoro, una madre
ha diritto di rimanere a casa per prendersi cura di un figlio
fino ai 3 anni, e anche i padri hanno diritto ad un con-
gedo. Nel 2010, tuttavia, alcuni emendamenti hanno reso
più facile licenziare le donne in stato di gravidanza per
presunti errori o negligenze sul lavoro. Come spiega
Claude Cahn, consigliere ONU
per i diritti umani in Moldavia,
questo succede spesso: “Non è un
problema locale. .
In molti altri paesi si copre un li—
cenziamento discriminatorio con 7
pretesti relativi ad assenze ingiu-
stificateâ€. La legge del 2006 che
garantisce uguali opportunità fra
uomini e donne in Moldavia non è
applicata. Nessun caso di discri—
minazione sul lavoro per gravi-
danza è stato finora sanzionato. Anche per questa ragione,
il governo aveva deciso lo scorso anno di sottoporre al par-
lamento una proposta di legge anti-discriminazione che
rendesse più facile difendere i propri diritti davanti agli
organi competenti.
Dopo forti pressioni da parte dell’UE e delle Ong locali,
finalmente è stata approvata il 25/5/2012 dal parlamento
la legge anti—discriminazione (firmata dal presidente della
SUPEM
GRUPPO
L’assenza nel paese
di una legge
anti-discriminazione
ha consentito anche,
con vari pretesti,
che fossero licenziate
lavoratrici in stato
di gravidanza.
Queste donne sono
considerate dalle
imprese un fardello. n
POLIGRAFICO
ED] TORMLE
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Repubblica il 28/ 5 ). La legge anti—discriminazione pre—
vede la creazione di un “Consiglio per la prevenzione e la
lotta alla discriminazioneâ€,
che rappresenta un impor-
tante meccanismo di ri-
corso per le vittime di
discriminazione. Tuttavia, a L . _
seguito delle proteste della 7 '
Chiesa ortodossa e di al-
cuni esponenti di varie forze politiche (anche del campo
progressista), la tutela dei diritti LGBT è garantita dalla
legge solo in relazione al mercato del lavoro. La legge anti-
discriminazione si applica a tutti i settori della vita in rife—
rimento alla razza, origine etnica, religione o convinzioni
personali, disabilita, ma non all’orientamento sessuale. Per
quanto riguarda, invece, l’identità di genere, la legge non
proibisce “esplicitamente†alcuna discriminazione in nes-
sun settore della vita.
La nuova legge non compromette la definizione di fami-
glia concepita come fondata sul matrimonio tra un uomo
e una donna. Agli omosessuali non è
' .., L permesso di formare delle famiglie e
disturbare l’ordine pubblico. La
nuova legge è stata approvata grazie
anche agli sforzi
della diaspora mol-
dava che, attraverso
appelli pubblicati da associazioni di residenti all’estero,
ha esortato il governo ad avere più coraggio e ad appro—
vare questa legge in linea con le richieste dell’UE e con
l’obiettivo pure di velocizzare i negoziati sulla liberalizza-
zione dei visti. La legge entrerà in vigore nel 2013. I
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noidonne | ottobre | 2012