Numero 7 del 2015
Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
Testi pagina 32
30 Luglio-Agosto 2015 DONNE IN CAMPO/SPECIALE EXPO
gono prevalentemente all’esterno, a contatto con la natura e rac-
cogliendo gli spunti che l’azienda agricola offre ogni giorni per le
attività educative”. I genitori che scelgono l’agrinido condividono
il progetto che lo ispira: vita all’aria aperta e impatto nella crescita
psicofi sica dei loro piccoli. “Noi di giocattoli ne abbiamo pochi,
inoltre seguiamo il metodo Montessori e le attività ordinarie sono
il frutto delle osservazioni dell’ambiente, che offre infi niti spunti
creativi”. Il nodo centrale di un’esperienza così ricca di contenuti
e attenzioni è la sostenibilità economica che è in pareggio, ma
senza “poter pagare il lavoro della titolare”, anche grazie ai con-
tributi regionali nei primi due anni. “La spesa più grande è il per-
sonale - spiega Lupini - e per raggiungere autonomia economica
stiamo progettando attività parallele con corsi e laboratori”. L’a-
gricoltura sociale, dunque, è un’idea importante e utilissima tanto
alle fasce deboli della popolazione cui è diretta - siano minori,
anziani o persone con varie fragili-
tà - quanto al mondo agricolo che
può trovare nuove strade per una
sostenibilità delle aziende e la pos-
sibilità di tutelare valori, ambienti e
competenze. A patto, però, che non
manchi il sostegno pubblico sia di
tipo economico sia a garanzia di una
condivisione che deve essere prima
di tutto culturale.
L’azienda agricola Lupini di Ostra (Ancona) a conduzione familiare è quella impiantata dai nonni negli anni Cin-quanta. Oltre alle produzioni di Verdicchio, Montepul-ciano e Sangiovese dei vigneti riconvertiti al biologico
nel 2005, l’azienda che da qualche anno Larisa Lupini gestisce
da titolare ha sempre provveduto anche ai consumi familiari. Nel
2012, grazie ad un bando della Regione Marche, inizia un nuovo
cammino nell’agricoltura sociale. Nasce così L’orto dei pulcini,
uno dei primi agrinido della regione. “Il bando era riservato ad
aziende agricole di tipo tradizionale, con attività diversifi cate
proprio come la nostra, che produce ortaggi e ha piccoli alle-
vamenti animali per le necessità della famiglia. Con il contribu-
to regionale abbiamo ristrutturato un rudere, adeguandolo alle
normative”. Una laurea in economia e un passato da ricercatrice
nell’ambito dello sviluppo rurale, a 40 anni Larisa Lupini è sod-
disfatta della scelta di cambiare vita e dedicarsi completamente
all’azienda agricola della famiglia. “Ho sempre avuto la passione
per la cura e la conservazione dell’ambiente e con la nascita dei
miei fi gli ho pensato che la campagna mi potesse permettere
di conciliare il lavoro e la famiglia. Di tempo non ne ho mai, ma
faccio una vita sana”. Di ripensamenti neanche l’ombra, dunque,
per una giovane donna che ha le idee chiare su come tenere
insieme passione e impresa, passando per l’innovazione. “La re-
gione ha inserito gli agrinido nel Piano di Sviluppo Rurale in una
visione che guarda strategicamente all’agricoltura sociale come
possibile sviluppo economico del settore. Un altro progetto è
quello della ‘Longevità attiva’, riservato agli anziani autosuffi -
cienti che possono collaborare nelle aziende. Poi, ancora, c’è
l’attenzione alla vasta area del disagio delle persone con disabi-
lità o che hanno bisogno di percorsi
di reinserimento sociale. C’è molto
da fare e con l’agricoltura si pos-
sono sviluppare alleanze positive”.
Le due sezioni dell’agrinido L’or-
to dei pulcini sono ospitate in una
struttura in legno realizzata se-
guendo le tecniche della bioedilizia.
I piccoli, da 10 mesi a 3 anni, sono
mediamente 14 e le attività “si svol-
L’AGRICOLTURA SOCIALE
LE AZIENDE IMPEGNATE NELL’AGRICOLTURA SOCIALE SONO IMPRESE CHE INTEGRANO LE LORO ATTIVITÀ PRODUTTIVE ORGANIZZANDO SERVIZI CULTURALI, EDUCATIVI, ASSISTENZIALI,
FORMATIVI E OCCUPAZIONALI A VANTAGGIO DI SOGGETTI DEBOLI QUALI LE DONNE IN DIFFICOLTÀ O VITTIME DI ABUSI,LE PERSONE CON HANDICAP, I TOSSICODIPENDENTI, I DETENUTI,
GLI ANZIANI, I BAMBINI; OPPURE CHE OPERANO IN AREE PARTICOLARI COME LA MONTAGNA O I CENTRI ISOLATI E LO FANNO IN COLLABORAZIONE CON ISTITUZIONI PUBBLICHE E CON
IL VASTO MONDO DEL TERZO SETTORE
MONTESSORI IN CAMPAGNA
L’orto dei pulcini è uno dei primi agrinido della regione Marche
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