Numero 2 del 2015
Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
Testi pagina 32
30 Febbraio 2015
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di Cristina Carpinelli
Mentre ancora in Ucraina il
conflitto tra il governo di Kiev
e i ribelli filo-russi dell’Est del
paese sembra non avere tre-
gua, nella regione russofona
del Donbass, dove si colloca-
no le due autoproclamatesi
Repubbliche popolari di Do-
nec’k e Lugansk, è in corso
un’operazione di consolida-
mento del potere, entro cui la
nuova dirigenza sta esplici-
tamente tracciando la futura
ideologia dominante incar-
dinata su patriottismo, fede,
ortodossia e tradizionalismo.
Il 14 maggio 2014 la Repub-
blica popolare di Donec’k ha adottato una Costituzione, la cui
essenza sta nel suo preambolo: “…Creazione di uno Stato
sovrano indipendente, mirato a ripristinare lo spazio cultura-
le e di civiltà unitario del Mondo Russo, sulla base dei suoi
valori religiosi, sociali, culturali e morali tradizionali, con la
prospettiva di diventare una parte della ‘Grande Russia’...”.
Il richiamo allo “Russkij Mir” (Mondo Russo) è una costante
del testo costituzionale: “Sentirsi parte integrante del ‘Mondo
Russo’ come civilizzazione russa”. (…) “Pensare all’indivisi-
bilità del destino dell’intero ‘Mondo Russo’ ed essere ancora
disposti a rimanere partecipi di questo destino”. (…) “Resta-
re ancorati ai valori e agli ideali del ‘Mondo Russo’ e onorare
la memoria dei suoi antenati”, ecc.
La Costituzione assegna alla Chiesa ortodossa russa (patriar-
cato di Mosca) il ruolo di colonna portante della neo-Repub-
blica: “L’esperienza e il ruolo storico dell’Ortodossia e della
Chiesa Ortodossa Russa (Patriarcato di Mosca) vengono da
noi riconosciuti e rispettati, tra le altre cose, anche come co-
lonne sistemiche del Mondo Russo”. L’articolo 21 autorizza la
“Repubblica”, senza porre limiti, a proteggere i cittadini dalle
sette religiose mettendole fuori legge, ma senza definire in al-
cun modo tali sette e aprendo così la strada alla persecuzione
di qualsiasi religione non gradita alla Chiesa Ortodossa Russa.
Nel loro progetto di costruzione del “Mondo Russo”, gli
estensori della Costituzione hanno anche deciso di rafforza-
re la famiglia tradizionale: Articolo 4.3. “Lo Stato sostiene la
famiglia tradizionale come unione tra un uomo e una donna
registrata secondo le modalità previste dalla legge”. In più,
l’articolo 31.3 vieta ogni possibile forma di unione “perversa”
tra persone dello stesso sesso, che sarà perseguita per leg-
ge. L’articolo 9.2 dichiara che la fede ortodossa professata
dalla Chiesa Ortodossa Russa (Patriarcato di Mosca) è la
religione di Stato. Gli articoli 3 e 12.2 sanciscono il diritto alla
vita fin dal momento del concepimento, implicando in tale
modo il divieto all’aborto. La Repubblica di Donec’k si è pure
dotata di un Codice penale (17 agosto 2014), nel quale è
introdotta la pena di morte per i crimini più gravi, tra cui sono
inclusi quelli per tradimento, saccheggio e spionaggio.
L’altra Repubblica popolare del Donbass, quella di Lugansk, è salita
recentemente all’onore delle cronache per aver organizzato un
“tribunale popolare”, che ha sentenziato esemplari condanne
per due casi di stupro (nella sala del tribunale erano presenti
più di 300 persone. Per un caso è stata decisa la fucilazione,
per l’altro l’invio del colpevole sul fronte a “espiare il crimine
con il sangue” - non si è poi proceduto materialmente all’ese-
cuzione delle pene), e per le dichiarazioni ultra-reazionarie sul
ruolo delle donne nella società rilasciate dal comandante della
brigata meccanizzata “Prizrak”, Aleksej Mozgovoj, nel corso
di un’intervista al giornale “Novaja Gazeta” (1). Per quanto
riguarda il “tribunale popolare”, il comandante ha affermato
DIO, PATRIA
E FAMIGLIA:
I VALORI
DELLA
GRANDE
RUSSIA
Ucraina: il Donbass e il ripiegamento
nostalgico sU Un lontano passato
patriarcale e confessionale
LA nUOvA
COsTITUzIOnE
DELLA REPUbbLICA
POPOLARE DI
DOnEC’K AssEGnA
ALLA ChIEsA
ORTODOssA
RUssA IL RUOLO DI
COLOnnA PORTAnTE,
RICOnOsCE IL
DIRITTO ALLA vITA
FIn DAL
COnCEPIMEnTO
E InTRODUCE
LA PEnA DI MORTE
LE sCELTE DELLE
nEO-REPUbbLIChE
DEL DOnbAss
RAPPREsEnTAnO
Un MAnIFEsTO
COnTRO IL MODELLO
OCCIDEnTALE DI
sOCIETà E LAnCIAnO
UnA sFIDA COnTRO
LA sUA DERIvA
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