Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 12 del 2006

Letterina di Natale dai 4 milioni delle primarie


Foto: Letterina di Natale dai 4 milioni delle primarie
PAGINA 31

Testi pagina 31

ragazze vengono fatte entrare nel paese,
avviate alla prostituzione e tenute in
schiavitù. Sharla stessa si è infiltrata
nelle fattorie dove bambini piccolissimi
vengono schiavizzati e usati come fanti-
ni per le gare di cammelli e ha prepara-
to un rapporto per il governo che ha
prontamente coinvolto l'Unicef.
Una volta arrivate a 'City of Hope',
molte donne non vogliono altro che tor-
narsene nel loro paese e dimenticare.
Altre cercano di acquisire competenze
spendibili nel mondo del lavoro per
poter diventare indipendenti. Alcune
invece decidono di tornare a casa dal
proprio marito, nella speranza di aver-
gli dato una lezione e che la violenza
non si ripeta più.
Quando chiedo a Sharla come fa a
trovare i soldi per mantenere 3 centri,
scrolla le spalle: "I soldi arrivano, di
questo non mi preoccupo. Se apro il
frigo e vedo che il cibo scarseggia,
mando un paio di sms e il giorno dopo
il cibo arriva".
Sharla ha creato anche ottime rela-
zioni con i media sia locali che globali:
i giornali di Dubai trovano sempre spa-
zio per le sue storie e anche la BBC ha
fatto un programma sulle attività del
centro. La rete di chi offre aiuto si allar-
ga a macchia d'olio, ma City of Hope e
Sharla in persona sono sempre in aller-
ta. Infatti qualche mese fa un religioso
islamico ha apertamente attaccato il
centro dicendo che "se ogni donna che
viene picchiata dal marito venisse inco-
raggiata a ribellarsi, la santità del
matrimonio sarebbe in pericolo". Capita
che mariti infuriati irrompano nel rifu-
gio e ne sconvolgano la pace per ripren-
dersi con la violenza mogli e figli.
Sharla è stata inseguita e minacciata
tante volte.
Nel futuro del centro Sharla vede
finalmente una licenza governativa -
ancora questa non gli è stata garantita
- e forse la possibilità di 'andare in pen-
sione e lasciare la gestione del centro,
ma c'è ancora tanto da fare.
Usciamo in giardino e Saood, 3 anni,
ci segue con occhi spalancati e tristi:
scopro di aver letto la sua storia pochi
giorni prima sul giornale. Suo padre,
scomparso da mesi, è stato finalmente
ritrovato, pare, in una prigione in
Uzbekistan. Cerco inutilmente di farlo
sorridere ma non c'è verso, non emette
nemmeno un suono, rimane muto a
guardarmi. Arriva Ahmed, 7 anni, e mi
si butta addosso. Non parliamo nem-
meno la stessa lingua e si abbandona
nelle mie braccia in cerca di affetto. La
realtà di questo luogo comincia a toc-
carmi dentro, prometto di tornare e por-
tate bimbi e mamme al parco a fare una
passeggiata. Sharla mi accompagna al
cancello, coperto da asce di legno per
impedire a curiosi e malintenzionati di
guardare dentro. Ci sono dei buchi e le
ragazze li hanno tappati con pezzi di
carta. Sharla borbotta: 'Dovremo mette-
re un cancello nuovo'. Già, c'è ancora
tanto da fare.
(Info e contatti: marzia.beltrami@gmail.com)
31noidonne dicembre 2006
incontro con Sharla Musabih,
nel centro antiviolenza da lei fondato a Dubai
concetti e autori
“Sempre sciocco, ingannato, soverchiato,
così, sempre, dev'essere l'amore”.
Hölderlin
Il Cristianesimo postula la realizzazione dell'uomo nell'amore in Cristo, "Dio, Padre
onnipotente". Non si dà individuo senza Padre. Né Persona senza un potere tra-
scendente che la crea. Nel Cristianesimo il sesso è ridotto all'osso. Tollerato, ingab-
biato. Codificato nel rito. Celebrato nel sacramento. Il matrimonio è la sola "con-
solazione" per "normalizzare" gli istinti naturali degli uomini. Il Cattolicesimo è più
permissivo. Ti fa cadere nel baratro del senso di colpa ma è pronto a lanciarti una
fune. Non ti lascia lì, solo con le tue responsabilità come fanno i Protestanti, ma ti
salva con la confessione. In cambio si cede un po' di sé, lasciando al clero e al Padre
Onnipotente il potere del perdono. La passione è aborrita. La ricerca, naturale, del
piacere fisico anche. L'esistenza si gioca nella tensione tra bene e male, tra bianco
e nero che provoca buchi e lacerazioni. Sensi di colpa e vite meno felici.
"E'meglio sposarsi che ardere", scriveva S. Paolo, "il corpo non è per l'impudicizia ma
per il Signore…chi si dà all'impudicizia, pecca contro il proprio corpo…Glorificate
Dio nel vostro corpo". L'ascetismo di S. Paolo e le capacità di apostolato sono note.
Meno le malattie di cui soffriva: emicrania ed epilessia.. Viene in mente Bertrand
Russell, premio Nobel per la letteratura, matematico e filosofo che, in Matrimonio
e Morale, smonta l'impalcatura magico superstiziosa del Cristianesimo: "dottrina
capace di procurare disordini mentali e malsane visioni della vita" e proprio al
Santo, folgorato sulla via di Damasco, attribuisce l'origine di gran parte dei distur-
bi sessuali e delle nevrosi che ancora 2000 anni dopo arricchiscono generazioni di
psichiatri. Scrive Bertrand Russell: "Dobbiamo chiederci francamente cosa indusse
la Chiesa a condannare ogni forma di fornicazione. Le causali di una corrente anti-
sessuale (nel Cristianesimo) sono la probabile minorazione fisica o mentale (o fisi-
ca e mentale insieme) di coloro i quali per primi lo propagarono. Il fatto che un'o-
pinione sia largamente diffusa non esclude che sia totalmente assurda; anzi, data
la stupidità della maggior parte degli uomini, è più facile che una credenza larga-
mente diffusa sia sciocca che non sensata".
Emanuela Irace
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®