Numero 7 del 2007
Uomini contro la violenza sulle donne
Testi pagina 31
to da un rappresentante legale.
La legislazione vigente argentina pu-
nisce con pene che vanno dai 3 ai 10
anni di carcere chi realizza un aborto
senza il consenso della donna e da 1 a
4 anni chi lo pratica con il consenso del-
la donna. L'interruzione di gravidanza è
invece permessa nel caso di una mater-
nità che ponga in pericolo la vita o la
salute della madre o quando sia il risul-
tato di una violenza.
In questo lungo dibattito si sono pe-
rò anche innestati avvenimenti degli ul-
timi giorni che hanno notevolmente esa-
cerbato gli animi e messo in evidenza
come spesso non si sia applicata la leg-
ge e siano stati messi ostacoli ad inter-
ruzioni di gravidanza che rientravano
nella categoria di quelle permesse. Una
storia emblematica è quella di Ana Ma-
ria Acevedo, una giovane donna a cui è
stato negato l'aborto terapeutico. La
sua vicenda è doppiamente dolorosa
perché racconta di un dolore antico e di
una evidente ingiustizia. La ragazza, a
20 anni, già aveva tre figli, nati con
parto cesareo, ed era analfabeta. Allo
scoprire la presenza di un tumore alla
mascella cominciò una terapia con ra-
diazioni ma in breve si accorse di essere
nuovamente incinta. Di fronte a questa
realtà i suoi genitori sollecitarono un
aborto terapeutico per permetterle di
curarsi ma il Comitato di Bioetica inca-
ricato di decidere non diede il permesso
e consigliò di continuare la gravidanza
fino alla ventiquattresima settimana
per poi praticare un cesareo e continua-
re con le cure, assicurando che così fa-
cendo né la madre né la bambina avreb-
bero corso rischi. Ana Maria ha dovuto
portare avanti la sua gravidanza fino
ad aprile quando è nata sua figlia che è
sopravvissuta solo 24 ore. Lei è morta
un mese dopo, il 17 maggio.
E' evidente che il paese sta attraver-
sando un momento molto particolare in
relazione a questo tema e che la Cam-
pagna Nazionale per il Diritto all'Abor-
to Legale, Sicuro e Gratuito vuole af-
frontarlo da un punto di vista che privi-
legi la complessità di opzioni rispetto
alla salute riproduttiva della donna. Per
questo ha adottato lo slogan: Educazio-
ne sessuale per decidere, anticoncezio-
nali per non abortire e aborto legale per
non morire.
noidonne luglio/agosto 2007 31
Le due associazioni di consumatori, Adusbef e Federconsumatori, hanno effet-
tuato l'indagine sui costi dei servizi balneari attraverso i propri osservatori col-
locati sul territorio nazionale.
Sono dati medi nazionali ricavati da un campione che tiene conto delle diver-
se tipologie e delle diverse collocazioni territoriali. Secondo questa indagine,
anche quest'anno, vi sono aumenti considerevoli dei prezzi medi applicati
dagli stabilimenti balneari (pari all'8,1%), tranne che per la sedia sdraio che
non viene quasi più richiesta per la sua scomodità e pericolosità.
Per quanto riguarda l'abbona-
mento stagionale si evince un
aumento ancora più forte,
anche perché questo dipende
soprattutto dalla tipologia di
stabilimento prescelto e dalle
strutture di cui dispone (pisci-
ne, palestre, animazione,
ristoranti, discoteche e quant'altro). Inoltre, da un'altra recente indagine di Federconsumatori, già pubblicata, in
merito alla ricettività alberghiera, il costo degli alberghi ha subito anch'esso un aumento del 7,6%. Se consideria-
mo che l'Euro si è rivalutato sul Dollaro dell'8% rispetto al 2006, si rischia una pesante ricaduta negativa sul con-
sumo turistico, sia per i turisti stranieri, sia per gli stessi italiani. Diventano così sempre più competitivi i luoghi
turistici dei Paesi concorrenti, soprattutto quelli che si affacciano sul Mediterraneo.
Viola Conti
Caro ombrelloni