Numero 6 del 2007
Bambini nel mondo sotto tutela
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glienza (in case protette), assistenza le-
gale e sanitaria (le minoranze sono
escluse dal servizio sanitario nazionale
e, considerato che le famiglie sono mol-
to povere: guadagnano meno della me-
tà del salario medio nazionale, e nume-
rose: 6,4 membri su una media nazio-
nale di 4,2 - ciò peggiora pesantemente
la loro condizione). L'Albania è una so-
cietà multi-culturale e multi-etnica. Il
Patto di Stabilità per l'Europa sud-orien-
tale oltre a contribuire a favorire la pa-
ce, la stabilità e la prosperità nei paesi
compresi in quest'area e la cooperazione
tra di loro, ha tra i suoi obiettivi anche
il necessario progresso in materia di li-
bertà democratiche e di rispetto dei di-
ritti delle minoranze e delle donne. Ma
la ricostruzione materiale e morale del
Kosovo ne costituisce un presupposto
fondamentale. L'Albania è stata coin-
volta nella guerra dei Balcani, che ha
sconvolto gli assetti geo-politici della re-
gione, a causa del confinante Kosovo,
provincia autonoma della Serbia a
maggioranza etnica albanese (88%), at-
tualmente sotto il protettorato delle Na-
zioni Unite. Nel corso dei massicci bom-
bardamenti NATO contro l'esercito e le
forze di polizia di Milosevic nell'enclave
albanese, vi fu un imponente esodo di
civili che, a migliaia, si riversarono alle
frontiere cercando scampo in Albania e
in Macedonia. Si trattava per lo più di
donne e bambini, poiché gli uomini era-
no rimasti a combattere nelle file dell'E-
sercito di liberazione degli albanesi del
Kosovo. La salvaguardia e la promozio-
ne dei diritti delle donne in Albania non
può prescindere da questo retroterra
scardinato nelle sue fondamenta dalla
transizione al mercato e dai venti di
guerra nella ex-Jugoslavia. Non è un ca-
so che l'OSCE ha riposto fiducia e spe-
ranza nelle donne del luogo, alcune im-
pegnate in iniziative volte a sostenere la
pace e la sicurezza attraverso il dialogo
interetnico e il processo di reintegrazio-
ne delle minoranze, dei profughi e dei ri-
fugiati. "Le donne, afferma Vjollca Kra-
sniqi del Centro per le ricerche e le poli-
tiche di genere del Kosovo, sono più de-
gli uomini portatrici di valori quali il ri-
spetto della vita. Ecco perché il loro ruo-
lo di pacificazione nell'area balcanica è
decisivo. In un contesto disseminato da
tensioni e conflitti inter-etnici e nazio-
nali, la questione della tutela dei diritti
delle donne e dei minori diventa ancora
più urgente". Da tempo le Donne in ne-
ro serbe e la Rete delle donne kosovare
hanno dato avvio a campagne congiun-
te per discutere della situazione politica
in Serbia, della sicurezza, della pace
nella regione e del contributo delle don-
ne in questo processo. Arretratezza e
povertà sono le caratteristiche dell'Al-
bania, le cui spinte verso un liberismo
incontrollato hanno portato il paese al-
la fine degli anni novanta nel baratro
totale, consegnandolo nelle mani di
clan e bande criminali e mafiose, e spin-
gendo molte persone a trovare rifugio
all'estero. Il difficile processo d'emanci-
pazione femminile ha subito una battu-
ta d'arresto. Il governo di Enver Hoxha
aveva riscattato le donne da secoli di
dominio turco, che aveva imposto in al-
cune zone l'uso del velo e disincentivato
il loro accesso all'istruzione. Come in
tutti i paesi dell'ex blocco comunista, i
diritti delle donne si erano prevalente-
mente incentrati sull'educazione e il la-
voro, escludendo altre forme di discri-
minazione e di asimmetrie di genere che
pure avevano gravemente segnato la vi-
ta delle donne nel corso del tempo. Og-
gi le albanesi vivono in condizioni mol-
to svantaggiate rispetto agli uomini,
nonostante il loro livello d'istruzione sia
più alto. Il Forum delle donne indipen-
denti d'Albania ha di recente denuncia-
to l'alto tasso di disoccupazione femmi-
nile (19%) nettamente superiore alla
media europea (6,2%), connesso alla
privatizzazione del mercato del lavoro e
agli elevati tassi migratori, e che la quo-
ta delle parlamentari nel paese è la più
bassa in Europa (7,1%). Per i sociologi
si ha a che fare indubbiamente con un
"maschilismo balcanico", ma anche con
una serie di fattori nuovi che hanno mu-
tato in peggio il volto della società al-
banese. Moikom Zeqo, antropologo al-
banese ha affermato: "E' assurdo vedere
una tale inferiorità delle donne, proprio
nel paese dove avevano il diritto di pa-
rificarsi anche secondo il codice tradi-
zionale delle montagne, persino nei tem-
pi più oscuri, quando il patriarcato era
l'unico a dettare legge". Eppure egli è
convinto che prima o poi nel suo paese
"le aquile torneranno a volare".
noidonne giugno 2007 31
pochi i diritti delle donne, che hanno un ruolo di
pacificatrici nell'area balcanica e in una società
multi-culturale e multi-etnica