Numero 1 del 2012
Il meglio di noi
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L’obiettivo è stato raggiunto, ci e sembrato. “Abbiamo cer—
cato di fare in modo che ci fosse una compartecipazione
cubana alle nostre iniziative e questo ha suscitato maggiore
interesse e ha stimolato approfondimenti in tutti i campi:
dagli scrittori all’università , dalle donne alle varie espres-
sioni artistiche, dalla fotografia alla gastronomiaâ€. In effetti
gli incontri con e tra artisti, i dibattiti e le mostre hanno per—
messo uno scambio autentico tra i pro-
tagonisti e anche tra gli spettatori. “È
stato emblematico, in questo senso, l’in—
contro con gli abitanti del barrio Can-
tarrana, dove grazie alla collaborazio-
ne tra il CISP il Centro Luigi di Sar—
ro e alla professionalità di artisti italiani .,
(Erik Chevalier e Mauro Magni, ndr) ‘ '
e cubani abbiamo contribuito alla ri—
qualificazione urbana di un quartiere
periferico de L’Avana. Uscendo dalla dimensione più pa-
ludata e ufï¬ciale, abbiamo voluto stabilire una relazione viva
con una parte della città dove c’è maggiore difficoltà , an-
che materiale, di comunicazione e partecipazioneâ€. E, con-
siderando la festosa partecipazione popolare la sera del—
l’inaugurazione del murales, possiamo confermare che
l’esperimento è riuscito. Tra gli altri appuntamenti, quali
sono stati quelli particolarmente significativi? “Intanto, quel—
la che vorrei diventasse una piccola tradizione nell’ambi-
to della Settimana: la sezione dedicata alle tematiche di ge-
nere. L’anno scorso il dibattito si è incentrato sul ruolo del—
le donne in Italia, a Cuba e nell’America latina, mentre que-
st’anno abbiamo tratto spunto dal cinquantenario della ri-
Una Tavola rotonda sul ruolo delle don-
ne nella comunicazione e una mostra
delle copertine storiche sono le attivitÃ
1 che la nostra rivista ha realizzato du-
’ rante la Settimana della Cultura a Cuba
| insieme alla rivista della Federazione
= ï¬li delle Donne cubane 'Mujeres’. Nel 2011
‘1‘ “i " Mujeres ha compiuto 50 anni di vita; è un
trimestrale che tira 135.000 copie e ha anche una sua ver-
sione dedicata alle adolescenti ‘Muchacha'.
http://www.mujeres.co.cu
"ÎÎ' La tavola rotonda sul tema “Donne,
†i i emancipazione e comunicazione†è
‘1 stata occasione di scambio di idee tra
‘noidonne’, rivista storica delle donne
. italiane, e Cotidiano Mujer (Uruguay).
La partecipazione al dibattito anche di
I ‘ Mariela Castro insieme alle scrittrici
Bianca Pitzorno e Melania Mazzucco,
ha contribuito a dare concretezza a
quell’incontro di esperienze, idee e persone che volevamo
che scoccasse. L’altra iniziativa importante, anzi direi
portante, della Settimana è stata la chiusura della mostra
“Caravaggio a Cubaâ€, che dal 23 settembre ha registrato
oltre 25mila visite e un riscontro entusiasmante in termi—
ni di attenzione e gradimento. Questa iniziativa ha avuto
un significato, anche simbolico, di altissimo profilo. È sta-
to un grande successo anche perché a Cuba c’e fame di cul—
tura e il pubblico è attento, competente ed esigente. Que-
sto rappresenta per noi uno stimolo e conferma la neces-
sità di continuare il percorso che vede la cultura quale stru—
mento potente per consolidare le relazioni che si attivano
in tutti i campi, soprattutto in considerazione dell’ap-
rquila iiulenrlmisle
prezzamento con cui l’Italia guarda alla fase di rinnovamento
e riforme in atto a Cuba “
vista Mujeres’, fondata nel 1961 da Vilma Espìn ed
espressione della Federazione delle donne cubane (FMC).
Intervista alla Direttora del Museo che ha ospitato la mostra del celebre pittore
l, .‘1"Îl 1 1 ll i l 11' 1 è direttora del Museo Nazionale di Belle Arti, a L' Avana; un complesso
di tre edifici al cui vertice ci sono tre donne su quattro vice- direttori. Lavora nel Museo da qua-
ranta anni, ha studiato anche In Francia, e per il suo lungo Impegno nel settore ha avuto un rico-
noscimento che si chiama 'Opera di tutta la vita'. Ha preso la direzione quando il Museo, che è un'isti-
tuzione che ha cento anni dì vita, aveva un solo edificio e dice del suo lavoro che “è appassionante,
che sempre si rinnova". “Per i cubani la cultura è molto importante e noi che lavoriamo in questo settore ne siamo i custodi e ci sentiamo di-
fensori di questa identità , a partire dell'enorme patrimonio di opere che custodiamo, studiamo ed esponiamo. La ristrutturazione e il restauro
di tutto il complesso museale è stato completato nel 2001. Svolgiamo anche un grande piano di attività multidisciplinari: musica, teatro, espo-
sizioni e la mostra del Caravaggio, che è stata molto visitata e apprezzata, si inserisce in questo campo di attività . Le autorità italiane credo
siano molto soddisfatte dell'attenzione con cui è stata accolta. Nel solo primo giorno ci sono stati più di duemila visitatori". Effettivamente alla
mostra abbiamo visto tanti e diversi visitatori e, a conferma del coinvolgimento della cittadinanza alle attività multidisciplinari, nell'atrio della
sede centrale abbiamo assistito ad un laboratorio teatrale con una scolaresca e un clown. “L'anno scorso il museo ha avuto un riconoscimento
dall'Unìcef per 4O anni ininterrotti di atelier infantili. È una nostra consuetudine organizzare corsi e visite anche in relazione alle mostre che
organizziamo, così come abbiamo laboratori di pittura per le donne e le anziane. Sono attività gratuite e aperte che hanno l'obiettivo di esse-
re educative e di far comprendere e avvicinare all'arte le persone". Quante presenze straniere avete nel Museo? “I visitatori del Museo ogni
anno, escludendo chi partecipa alle attività parallele, sono circa 100mila -125mi|a e i turisti rappresentano circa il 25%". A suo parere le don-
ne sono maggiormente interessate alle vostre attività ? “In linea di massima direi di sì, sono più attente e vivaci".
(t b)
noidonne | gennaio | 2012