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Numero 10 del 2007

50E50: il 13 ottobre tutte a Roma


Foto: 50E50: il 13 ottobre tutte a Roma
PAGINA 30

Testi pagina 30

ottobre 2007 noidonne30
GUATEMALA
Un Nobel per la pace
candidata a presidente
Mia madre mi diceva: io non ti ob-
bligo a cessare di essere una donna, ma
la tua partecipazione alla lotta deve es-
sere uguale a quella dei tuoi fratelli.
Rigoberta Menchù Tum
Si è svolto in Guatemala, lo scorso 9
settembre, il primo turno delle elezioni
politiche. Quattordici i candidati a pre-
sidente. Tra questi una sola donna, Ri-
goberta Menchù Tum. La Premio Nobel
per la pace del 1992 aveva annunciato
la sua partecipazione alla contesa elet-
torale all'inizio dell'anno sottolineando
che il suo impegno politico non doveva
essere visto come personale ma come la
candidatura di tutto il movimento indi-
geno guatemalteco, onorando, a distan-
za di 24 anni, il legame con il suo po-
polo; infatti nella prima pagina del li-
bro- testimonianza che l'ha fatta cono-
scere al mondo "Mi chiamo Rigoberta
Menchù" aveva dichiarato: "La testimo-
nianza che voglio dare non è qualcosa
che ho imparato da un libro né tanto
meno che ho appreso da sola. L'ho im-
parato insieme al mio popolo, vorrei in-
sistere su questo".
La sua vita esemplare, narrata come
una fiaba agghiacciante con l'aiuto del-
la sociologa Elisabeth Burgos, ha mo-
strato la reale situazione del Guatema-
la, lo sterminio del popolo indigeno e il
conflitto con i latifondisti appoggiati
dal governo e culminato nei primi anni
'80 con la tristemente famosa politica
della 'tierra arrasada'.
Al momento della sua candidatura
come presidente c'era grande ottimismo
ma già da allora si poteva intuire l'osti-
lità che ancora in un paese patriarcale
come il suo, in cui i grandi proprietari e
i potentati economici detengono un po-
tere enorme, crea la prospettiva che un
indigeno e per di più donna potesse ac-
cedere al potere. E infatti Rigoberta
Menchù, che in Guatemala non è così
conosciuta come all'estero anche per il
fatto di non avere un sostegno economi-
co forte alle spalle, è riuscita a mettere
insieme solo il 3% dei suffragi in una
tornata elettorale che è stata la più vio-
lenta della storia del paese. 49, infatti,
sono state le persone uccise, tra militan-
ti e candidati: solo nella settimana pre-
cedente alle elezioni hanno perso la vita
Wencenslao Ayapán ed Esmeralda
Uyún, entrambi candidati del partito
"Encuentro por Guatemala" della Men-
chú che già aveva perso altri competito-
ri.
La sconfitta elettorale, da molti già
preventivata, non toglie però fiducia a
parecchi analisti che vedono concretar-
si, nell'impegno politico diretto della
Menchù, il fantasma del popolo indige-
no latinoamericano che già in altri pae-
si del continente si è materializzato
dando luogo alla piena partecipazione
e all'esercizio del potere.
TEXAS
Sciopero della fame per
il lavoro a El Paso
Durante il mese di settembre un lun-
go sciopero della fame è stato portato
avanti da un gruppo di 9 donne, a El
Paso nel Texas, per denunciare il fatto
che il governo federale statunitense e
quello statale avevano negato il soste-
gno ad alcuni loro progetti finalizzati
alla creazione di posti di lavoro. Nella
regione si riscontrano livelli elevati di
disoccupazione e povertà conseguenti
alla delocalizzazione dell'industria ma-
nifatturiera in Centro America favorita
dal Trattato di Libero Commercio tra
Stati Uniti, Messico e Canada.
Irma Montoya, direttrice esecutiva
dell'organizzazione "La moglie operaia",
ha dichiarato che il governo ha negato
loro il finanziamento per l'espansione
dei progetti comunitari perché riguarda-
no donne immigranti povere.
Fonte Radio Mundo Real
Progetto Terre Madri - Traduttori per la Pace
www.terremadri.it
www.traduttoriperlapace.org
BRASILIA
Marcia de Las Margaritas
Il passato 22 agosto, a Brasilia, si è
svolta la terza edizione della Marcia
delle Margherite. Organizzato dalla
Confederazione Nazionale dei lavorato-
ri rurali (CONTAG) e dalla Centrale
Unica dei Lavoratori (CUT), l'evento ha
visto la partecipazione di 50 000 donne
che, indossando camicette lilla e cap-
pelli di paglia, hanno percorso le strade
più importanti della capitale carioca fi-
no al Palazzo Presidenziale di Planalto.
Le principali richieste delle lavoratrici si
sono centrate sulla effettiva applicazio-
ne della legge denominata Ley María
Penha, contro la violenza domestica e
sulla rivendicazione di una maggiore
attenzione verso i problemi dello sfrut-
tamento sessuale e degli omicidi di don-
ne che avvengono in ambito rurale.
Inoltre le manifestanti hanno domanda-
to linee di credito specifiche per le don-
ne e un sostegno più forte all'agricoltu-
ra di tipo familiare così come l'applica-
zione dei diritti sociali.
Carmen Foro, coordinatrice della
Nadia Angelucci
Mujeres, voci di donne dal sudamerica
In breve dall’America Latina
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