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Numero 5 del 2007

Happy new family


Foto: Happy new family
PAGINA 30

Testi pagina 30

maggio 2007 noidonne30
Non è sembrato insolito ma ancorpiù interessante vedere di recente
due donne protagoniste della scena in-
ternazionale? La prima, Nancy Pelosi,
dal 2007 "Speaker della Camera dei
rappresentanti degli Stati Uniti " (prima
donna ad occupare questa posizione)
che alla testa di una delegazione di 27
tra parlamentari e altri rappresentanti
americani, dopo essere stata in Israele e
in Libano, è andata in Cisgiordania e a
Ramallah è stata ricevuta dal Presiden-
te Palestinese Abu Mazen e in Siria. Ed è
chiaro non solo che ha dato un forte se-
gnale di discontinuità con quanto soste-
nuto dal Presidente Bush ma è anche al-
trettanto chiaro che ha parlato di Pace
e anche di lotta al terrorismo in quel fo-
colaio a noi geograficamente così vicino
che è il Medio Oriente. Che segnali pos-
siamo cogliere con questa mossa? In-
nanzitutto che c'è una grande parte dei
cittadini degli Stati Uniti rappresentati
dalla terza carica dello Stato che non
condivide la scelta della guerra in Iraq,
che vuole che si realizzi la pace tra
Israele e Palestina e che è fermamente
convinta della positività dell'incontro
della trattativa, del negoziato contrap-
posto alla guerra. Alcune malelingue
sostengono che a Nancy Pelosi non
piaccia Hillary Clinton e che con questa
sua sovraesposizione voglia far prevale-
re la scelta su un altro candidato. Come
al solito una certa cultura che vuole ve-
dere la contrapposizione sempre e ovun-
que per potersene avvantaggiare avan-
za l'ipotesi che questa sua sovraesposi-
zione voglia indebolire la candidatura
di Hillary Clinton… Ma noi sappiano
che non è così. Anzi siamo convinte che
questo viaggio sia stato pensato ed or-
ganizzato solamente per il bene di quel
grande paese che è gli Stati Uniti d'A-
merica
Anche Nancy Pelosi, nata D'Ales-
sandro da genitori italoamericani prima
dell'elezione alla terza carica dello Sta-
to per noi ancora semisconosciuta, è
una donna di grande passione ed espe-
rienza politica. Circa le sue posizioni:
favorevole al finanziamento statale fe-
derale delle strutture abortiste, sosteni-
trice dello sviluppo di nuove tecnologie
per ridurre la dipendenza dal petrolio e
gli effetti negativi sull'atmosfera, soste-
nitrice del forte controllo governativo
sull'industria dell'assistenza sanitaria,
sostenitrice del finanziamento federale
dei programmi governativi con aumenti
di tasse quando necessario, sostenitrice
di molti progetti per l'incremento dell'as-
sistenza ai poveri e agli svantaggiati,
favorevole all'aumento del salario mini-
mo, sostenitrice di ogni tipo di libertà di
parola, lo è ancora di più della separa-
zione tra Stato e Chiesa. E' ovvio che se
nessuno è perfetto ma la percezione è
che gli elementi positivi superino alla
grande quelli negativi.
L'altra figura femminile alla ribalta
in questi giorni è Margaret Mary Bec-
kett, prima donna assoluta ad occupare
il posto di Segretario di Stato per gli Af-
fari Esteri del Governo Blair. Nominata
nel maggio 2006, anche lei è di grande
esperienza. Già Segretaria di Stato al-
l'Ambiente, Alimentazione ( che include
agricoltura, orticoltura e pesca) e Politi-
che Agricole, è ingegnere metallurgico
laureata a Manchester. All'epoca del
Governo Ombra è stata Ministro per la
previdenza sociale, primo segretario al
tesoro e presidente della Camera dei Co-
muni. Quando i laburisti vinsero nuova-
mente le elezioni nel 1977 dopo un pe-
riodo di ministero nel 1998 venne eletta
presidente della Camera dei Comuni.
Accanto a Tony Blair nella felicemente
risolta questione del rilascio dei prigio-
nieri della Marina britannica da parte
dell'Iran ci offre una fiduciosa immagi-
ne di intrapresa di nuovo corso nella re-
lazioni internazionali del Regno Unito.
Infatti è lei che pronuncia le parole di
non incremento del numero del contin-
gente in Iraq.
Rosa all’orizzonte
Venti di pace
Graziella Bertani
Nancy Pelosi e Margaret Mary Beckett,
due donne in prima piano sulla scena internazionale
Sorridimi ancora
E' in parte devoluto all'Associazione Smilea-
gain il ricavato del libro che raccoglie 'dodi-
ci storie di femminilità violate'. Scritto a più
mani, il libretto ha la prefazione di Lidia Ra-
vera che sottolinea come le donne ancora
paghino "sulla loro pelle la violenza degli
uomini" per dei crimini che non hanno com-
messo, e il tutto "secondo leggi barbariche".
Nasreen, Sabra, Azra e Naseera diventano
testimonial delle donne indiane o pakistane
sfigurate dal lancio di acidi. E' per farle tor-
nare a sorridere, per rimarginare almeno le
piaghe dei loro volti, delle orecchie, del col-
lo, che è stata fondata Smileagain, per sot-
toporre ad interventi di chirurgia plastica ri-
costruttiva le donne, le giovani, che in nu-
mero sempre maggiore si rivolgono alle loro strutture. "Sorridimi ancora.
Dodici storie di femminilità violate" (ed Giulio Perrone, pagg 125, Euro
10,00) è un piccolo libro che spiega, discretamente ma intensamente, un
dramma che vivono le donne ancora poco conosciuto e denunciato.
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