Numero 2 del 2007
Famiglia allargata e in evoluzione
Testi pagina 30
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Due latinoamericane nominate all'O-nu. Due donne sudamericane sono
state scelte per far parte del gruppo di
lavoro di Ban Ki-Moon, nuovo Segreta-
rio Generale delle Nazioni Unite. Si trat-
ta di Alicia Bàrcena, messicana, che è
stata nominata Segretario Generale ag-
giunto del Dipartimento di Amministra-
zione e Gestione e di Michelle Montas,
haitiana, che ricoprirà il ruolo di Porta-
voce del Segretario Generale. Mentre
Barcena ha seguito una traiettoria pro-
fessionale tutta interna all'Organizza-
zione delle Nazioni Unite, collaborando
con differenti agenzie come CEPAL -
Commissione Economica per l'America
Latina e PNUMA - Programma delle
Nazioni Unite per l'Ambiente, Michelle
Montas ha un'esperienza di militanza
ed attivismo nella società civile svolta
soprattutto nel suo paese insieme a suo
marito Jean Dominique. Montas e Do-
minique sono stati instancabili accusa-
tori dello Stato haitiano per le violazio-
ni dei diritti umani, la corruzione politi-
ca e la violenza di Stato. Per ben due
volte sono stati costretti all'esilio e con
l'elezione di Jean Bertrand Aristide sono
tornati in patria e hanno diretto una
Radio. Il loro attivismo è costato la vita
al suo compagno Jean Dominique; dopo
questo terribile lutto Montas ha conti-
nuato a dirigere la Radio fino al 2003,
quando la sua scorta è stata assaltata e
la situazione di insicurezza è diventata
così forte da costringerla nuovamente
all'esilio.
La nuova Portavoce non ha voluto
dare un giudizio sul significato simboli-
co che rappresen-
ta il suo incarico
per le Nazioni
Unite - come
donna del terzo
mondo, come mi-
litante politica e
come attivista
dei diritti umani
- ma ha riferito
che Ban Ki Moon
ha parlato, ri-
guardo alle nuo-
ve nomine, di
cambio e di con-
tinuità. "Suppon-
go - ha detto Mi-
chelle Montas -
che la parte relativa al cambio si riferi-
sca a me. Penso che il nuovo Segretario
volesse qualcuno con esperienza nelle
Nazioni Unite ma anche qualcuno che
portasse un bagaglio professionale diffe-
rente e che avesse più contatto con la
gente".
MESSICO
Una vita libera
dalla violenza
La lotta delle donne in sudamerica
comincia a dare i suoi frutti nelle legis-
lazioni nazionali. Dopo l'entrata in vi-
gore in Venezuela, in novembre, di una
legislazione contro i maltrattamenti di
genere, anche il Parlamento messicano,
in dicembre, ha approvato una Legge
Quadro per l'Accesso ad una vita libera
dalla violenza. Il nuovo strumento le-
gislativo obbliga lo Stato ad intervenire
direttamente per evitare qualsiasi tipo
di aggressione contro le donne e le bam-
bine. Infatti oltre a contenere norme per
la creazione di un sistema integrale di
prevenzione, protezione e assistenza so-
no previsti anche gli obblighi dello Sta-
to a livello federale, statale e municipa-
le. Il provvedimento, che è considerato
uno dei più avanzati nella regione lati-
noamericana, include, nel concetto di
violenza di genere, non solo la violenza
fisica ma anche gli aspetti psicologici,
patrimoniali, economici, lavorativi, isti-
tuzionali, sessuali.
I dati degli ultimi sei mesi ci dicono
che sono state assassinate 6.000 tra
donne e bambine nel paese. Si spera che
grazie a questo strumento si possa in-
vertire la tendenza che, in Messico, ne-
gli ultimi anni, ha raggiunto dei livelli
allarmanti e addirittura è assurta alle
cronache di tutto il mondo con la terri-
bile strage di donne che si sta compien-
do in Ciudad Juarez (vedi art. di Noi-
donne nel numero di marzo 2006).
Fonte CIMAC
ECUADOR
Sette ministre
Il rinnovamento politico nel paese
andino, giunto grazie alla vittoria elet-
torale di Rafel Larrea, si riflette anche
nella composizione del nuovo Governo.
Il neo Presidente ha deciso di promuove-
re l'equità di genere all'interno del suo
Gabinetto affidando sette ministeri su
diciassette a delle donne.
La sorpresa più grande è stata quella
Nadia Angelucci
Mujeres, voci di donne dal sudamerica
In breve dall’America Latina