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Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
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Testi pagina 30

gennaio 2009 noidonne30
didattica, welfare, diritto allo studio, ricerca, formazione e
lavoro. I temi dei vari workshop dell'Onda che hanno elabo-
rato le proposte di autoriforma dell'Università
Migliaia di delegati da tutte le Università italiane hanno
partecipato all'Assemblea Nazionale del'Onda Anomala del
15 e 16 novembre scorso che si è tenuta presso l'Università
La Sapienza di Roma, movimento che è riuscito a mettere in
crisi il governo di centrodestra. I ragazzi si sono organizzati
in workshop che hanno avuto come temi di fondo la didat-
tica, Il welfare e il diritto allo studio, la ricerca, la formazio-
ne e il lavoro. Un grande impegno di riflessione ed analisi
che ha messo in relazione la situazione del mondo dell'istru-
zione con la realtà della crisi economica e sociale che sta vi-
vendo il paese, criticando l'intero modello di sviluppo e pro-
ducendo un documento conclusivo ricco di spunti interes-
santi. Di fronte alla legislazione di riforma proposta dal go-
verno, l'Onda lancia la sfida dell'autoriforma che viene pre-
sentata come "un processo costituente aperto, modificabile
e implementabile che organizza quella potenza di conflitto
e autorganizzazione nella produzione dei saperi già presen-
te in queste straordinarie settimane di mobili-
tazione, blocchi e occupazioni. La sfida, in altri
termini, non si esaurisce nell'opposizione alla
legge 133 e al futuro disegno di riforma.
(L'autoriforma) non è una semplice carta di in-
tenti, né tantomeno un tentativo di burocra-
tizzare l'irrappresentabilità del movimento.
(…) è invece l'apertura di un processo che già
vive nelle pratiche del movimento, è un pas-
saggio di consolidamento delle forme di au-
torganizzazione e un rilancio degli elementi
del conflitto".
Il primo dei workshop ha evidenziato come
elemento comune la necessità di recuperare
spazi di gestione diretta degli studenti sia in
termini di luoghi (biblioteche, laboratori, aule
autogestite, etc.) sia in quelli di tempi. Il semi-
nario sulla didattica ha fatto poi emergere,
dopo un dibattito lungo e complesso, alcuni
nodi centrali condivisi. Fra gli altri l'abolizione
del sistema del 3+2 così come del sistema del
credito, la critica al frazionamento degli esami
e alcune proposte di riaccorpamento per favo-
rire un sapere critico e complessivo, la rivendi-
cazione di un'equa retribuzione del lavoro
svolto in stages, l'abolizione dei blocchi all'ac-
cesso, l'abolizione della frequenza obbligato-
ria, la revisione dei piani di studio nella dire-
zione di una conquista di una maggiore liber-
tà dei propri percorsi formativi.
Le questioni del welfare e del lavoro sono
state affrontate dal secondo workshop che ha
sottolineato come il movimento sia emerso al-
l'interno di una doppia crisi: quella finanziaria
e quella dell'università. La realtà italiana ha ov-
viamente le sue peculiarità che, nel caso dell'u-
niversità, si possono individuare nello "storico
disinvestimento nel si-
stema dell'istruzione e
della ricerca, e dalle
strategie di smantella-
mento operate dai go-
verni di centro-destra
così come da quelli di
centro-sinistra." E' que-
sta la cornice nella qua-
le l'Onda ha posto la
contestata riforma Gel-
mini: "i processi di
aziendalizzazione del-
l'università e i tagli dei
finanziamenti alla ricer-
ca e alla formazione si
accompagnano all'au-
mento delle spese di
guerra, ai fondi statali
L’Autoriforma
dell’Onda
servizio a cura di Nadia Angelucci
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