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Numero 4 del 2016

Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali


Foto: Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali
PAGINA 30

Testi pagina 30

28 Aprile-Maggio 2016
sl
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ia
volontari a recarsi in visita presso scuole, comunità e varie
istituzioni per parlare della necessità di proteggere la vita
umana e la sua dignità dal momento del concepimento. O,
infi ne, lo scontro sull’aborto al Parlamento Ue, nell’ottobre
2013, che ebbe tra i principali protagonisti contrari alla
proposta di Risoluzione su “Salute e diritti sessuali e ripro-
duttivi”, l’eurodeputata popolare slovacca Anna Záborská.
Chiaro segno che la Slovacchia non si arrende all’aborto e
agli attacchi contro chi attenta al diritto naturale. In ballo è
ora una proposta di modifi ca legislativa in materia di pro-
tezione della vita e di aiuto alle donne in gravidanza in
situazione di crisi.
L’obiettivo è arrivare a proteggere la vita di “tutte le
persone senza distinzione, anche i bambini non anco-
ra nati”. Eppure, si potrebbe ricordare a questo paese la
barbara pratica della sterilizzazione forzata delle donne
Rom, di cui si è macchiato per decenni - anche dopo la
“rivoluzione di velluto”. Una brutta vicenda - pare - “non an-
cora del tutto archiviata”, nonostan-
te il Codice penale slovacco abbia
introdotto il delitto di sterilizzazione
forzata. Ma la paura che le nascite
“bianche” possano superare quel-
le Rom, giustifi ca qualsiasi misura.
Questo è quello che pensano quelle
forze politiche di destra, che du-
rante la campagna elettorale sono
scese in piazza a difesa della vita e
della famiglia naturale.
Il popolo slovacco sembra avere
una coscienza ben salda nei va-
lori tradizionali. Un recente son-
daggio (2015) ha mostrato che
tra il 70-90 per cento dei cittadini
slovacchi sono a favore della fa-
miglia tradizionale e contro l’“ideologia” del gender.
Un’ideologia considerata di stampo “antinazionale”, che si
sta insinuando ovunque, in Occidente e non solo, e che va
combattuta a ogni costo per il bene del paese. ?
IL mONDO
RaccONTaTO
DALLE REGISTE
il caIRO INTERNaTIONaL WOmEN’S
FILm FESTIVaL, rAssegnA cinemAtogrAFicA
Al Femminile con sessAntA pellicole
nAzionAli ed internAzionAli, si È rivolto
Ai cineFili ed Ai proFessionisti del settore
di Zenab Ataalla
una iniziativa culturale che,
attraverso il cinema, mette al centro
dell’attenzione la creatività delle donne
e punta tutto sullo scambio di idee.
per far tornare il cinema egiziano
ai fasti di un tempo
Arrivato alla sua nona edizione, il Cairo Internatio-nal Women’s Film Festival si è confermato uno spazio di incontro e confronto tra artiste prove-
nienti da quaranta paesi del mondo.
“Anche in questa edizione il festival ha attirato uomini e
donne di diverse età e strati socia-
li. E questo è sempre stato il nostro
obiettivo. Non vogliamo limitare la
visione solo ad un pubblico d’elite,
ma vogliamo che tutti possano avvi-
cinarsi ad un diverso tipo di cinema
ed al messaggio che vuole veicola-
re” dice Amal Ramsis, ideatrice e
fondatrice del Festival.
Si tratta di un appuntamento che
mira a superare le barriere lingui-
stiche prima di tutto e, per raggiun-
gere questo scopo, chi assiste alle
proiezioni può godersi i fi lm stranieri
con i sottotitoli in arabo.
IL paESE NON
SI aRRENDE
aLL’aBORTO
E DIScuTE uNa
pROpOSTa
DI mODIFIca
LEgISLaTIVa
pER aRRIVaRE
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