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Numero 15 del 1945

Governo popolare e democratico difende la donna e la famiglia


Foto: Governo popolare e democratico difende la donna e la famiglia
PAGINA 3
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Testi pagina 3

Ol DONNE



Ò”MÒ#ÒÒÒHÒÒOQ
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UNGRANDE
COMPITO
DELL'UDI



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choooccìeoo

Hv’MÒHQ’ÒQÒQH

iamo a Dicembre. Dicembre

vuol dire. per le nostre fa.

miglia, i1 passaggio dall’im-
tunno all'inverno. Brutto pas-
saggio. col freddo che si fa più
acuto, coi vestiti che non ba-
stano più a riscaldarCi, con le
coperte e la legna che manca-
no, con le scarpe che non pos-
sono più attendere la risuola-
tura, (on la fame che Si fa più
prepotente, Ma Dicembre, per
tutti i bambini c per tutti i
grandi che in fondo son rima-
sti bambini, vuol anche dire il
Natale. col vischio e il pungi-
topo, le stelle d’Oro e i giocat-
toli. L’abete che risplende at-
traverso la neve c la l)rina,' in
fondo alla notte invernale, vec.
chio come la noslra civiltà ma
sempre nuovo’ scintillante, al-
traente.

Per questo ricordo d’infan-
zia che risveglia in ciascuno di
noi, per questo senso di gioia
che vediamo ninnmarsi nei no.
stri bambini. per la poe'îia mi-
te e familiare che la circonda,
vla festa del Natale è dax vero la
festa della solidarietà, la festa
che deve unirci tutti in una s0-
la famiglia, accomunandoci nel
desiderio di dare ai nostri bam.
bini quel poco di gioia e di so.
gno che alimenterà in loro, per
tutta la vita, m0de=ti e cari ri-
cordi simili s quelli che con»
serviamo in noi,

Sono tanti anni che soffrono
i nostri bambini! I più piccoli,
quelli che ancora hanno tum»
da imparare nel libro della vita,
che cosa hanno visto da quan-
do sono al mondo? Sola guer-
ra, sfollamenti, hombardamen.
li, crucci l'amilìari_ tavole ma-
gre, case e scuole freddo r‘
squallide_ quando. nel migliore
dei casi, abbiano taYOla, casa
e scuola! E i più gramli non
stanno meglio: senza le gioie
della fanciullezza hanno già i
pensieri, le preoccupazioni.
talvolta le corruzioni degli a-
dulti. Per questo noi (li4'lanm
che dare a; nostri scia—vii ai
nostri acugnizzì, ai nostri mo-
uelli‘ ai nostri scolari =enza
scuola, ai nostri fanciulli sen-
za fanciullezza, un pn’ di gioia
natalizia non î' solo far Opera
di solidarietà c (li elementare
giustizia: è anche [ar opera di
cducazionr c di Inoralizzazio—
ne, pcrchè siylrlim riacrendc-
rc nei ragazzi troppo precoci.



r- ..... .7, _.m .mgfl

"DARE UN hl IIEÃŽ
E NAl/Àlhllî E

talvolta già male avviati, l’in-
nocenza e la semplicità dell’in.
fanzxu. la bontà delle vecchie
tradizioni.

L‘UDI, questa grande madre
dei bambini italiani. deve mat.
tersi al lavoro subito per dare
un Natale felice a tutti i bim-
bi d‘Italia. Pur tra le nostre
miserie, le nostre angustio. le
nostre soיִerenze, i nostri bim.
bi, nel giorno di Natale, do.
vranno mangiare e divertirsi
allegramente, dovranno staCca.
re dall’albero un (10x10 che non
sia solo utile ma anche piacc-
vcle, dovranno pasumc una gior-
nata diversa da tutte le altre e
degna d’esser a lungo ricor.
data.

Spetta all’UDI prendere l‘i-
niziativa di questa grande ma-
nifestazione d’alîetto per tutti
i bambini. Ma è evidente __
poichè nessun יִglio del popolo
dovrà essere dimenticato, in o.
gni caseggiato cittadino come
in ogni abituro di villaggio fl.
che le forze della nostra UDI,



da sole. non basteranno al com—
pito,

Spetta all'UDI convOCnre in
ogni centro tutti gli enti -—
ECA_ SEPRAL, ENDSI, Com.
missione Prefettizia, ecc. — i
sindacati e le associazioni fem.
minili, per formare un co-
mitato allargato che unisca
tutte le forze e ricerchi tutte
le possibilità per rendere orga.
nizzats e grandiosa la festa del
Natale. Spetta all'UDI prende.
re accordi col ClF, con gli Isti.
tuti religiosi come già è stato
fatto per le colonie marine. Sta
alle donne dell’UDI andare a
battere a tutte le porte, afיִnché
i ricchi, tutti i ricchi, diano per
quel giorno, una parte del loro
superfluo quotidiano a coloro
che non conOSCono nè benesse.
re nè gioia; afיִnchè tutti quelli
che hanno la possibilità (li dare
festeggino il Natale con un atto
di solidarietà che li renda più
giovani, più lieti e più buoni,

I tesori d'ingegnosità, d’ini.
zìativa e di fantasia di cui sono







u





La cartolina di cui riprodu-
c‘amo. i" grandezza naturalP. l
disegna. è destinata a ras-ere
messa in vendita nel mese di
chembre a bene/Eco del Nel;-
Ie dell‘UDJ. l Continui Pro-
vinciali possono [urla riprodur-
re o in bianca e nero, IncendaIa
magar, calorîre con le matite
dai bambini; oppure a ve colov
n': azzurro per lo slonda, bambi-
n.." restiL, di rosso e giullo_ (il
verde dell'albero i ottenuta dal-
l'azzurro e dal giallo insieme).
Il verso della cartolina d‘eue per.
tata. in alto in mezza: Un une
Donne Itala'ne e a sinistra, su.
pm lo spazio riservano alla eor.
rspondsnza, la scritta: (r Salviamo
la noslm infanzia! ,,_ Il prezzo
sarà limo tizi Comz‘mu‘ Pro-
v_nciali. Consigliamo al; dare le
canalina in deposito nelle cur-
wlen'e. negli u/Iici paslal, mal-
le tabaccherie, 900.. pregando i
negozi di cspln‘re un cartello
pure preparato dall'U.D-I., che
dica: «Richiad—"le la wlol'na
dell'UDJ. per permetterci di o!-
jrjre un lieto Natale a rum i
bimbi d'Italia n. Naturalmente la
cartolina può e deve essere venA
dura dalle nosne alterne e nel
corso di tulle le mmiaru' arga-
nizzate dull'U.D.I_ e da altri or.
ganz‘ mi. Raxzùmxercmo cnxì il
n’opnjo alleno di Inr propng'm-
da per la nostra ,‘nùinu'mz del
NamIa. che deve riusc're splen.
alida. e di oltenPre un nora-ola
inuoim a questa scopo.

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tanto ricche le nostre donne.
debbono venir messi a contri-
buto perchè il primo Natale di
pace che risplende sul mondo.
dopo tante sofferenze e tante
stragi, sia. anche per il nostra
paese. un lieto e bel Natale. Un
Natale che, mentre porterà ai
bimbi la gioia d’un dolce e di
un dono, a luni gli Italiani (lo.
rnì pnnato un più profondo
conforto: quello (h nmflrare
(‘llb l'unità del noslrn popolo è
sempre campana e munita, che
sul tcrrcuo rlr‘lla solidarietà ua.
zinnale‘ le [orto Snm'. le forze
popolari. fra le quali lauto po.
sa il nastro appul’to (li donnfx
sono sempre rupavi di attuare
roso grandi e l'x‘livì,

l..
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