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Numero 10 del 1945

Pace e ricostruzione


Foto: Pace e ricostruzione
PAGINA 3
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1234

Testi pagina 3

NOI DQNlN E7

RIAPRIAMÙ LE SCUOLE!

Il giorno 20 corrente xi è tenui:-
presso la Cflllfl'dcrul Geni-mie
ltulian-I lll'l Lamro una l’illnililll' alv
lx 'l" ' inno p m parti- i i-mn.
ponenti dolla sl‘yfl'lt'ria (Ìottlmli-ru-
le, 1c rnpprrwntunti doll'l‘. D. l. o
della Coni imw (Lon‘ulliiu [cin-
minilo c aniln.

Tale rinninno ha avuto lungo n
Roma.

Giù ilnlln H'or‘n
orgzmlz zinnn- ha










anno . la nostra
nui—mm-nn- lot-

. ili qur—lu pro-










[in . inipor .mzn lauti!
ni-lln \\i'
hinihi. i per -.
mpt‘lli i-ln— lo muco pro-
”monto.






' orilo. in (lo-





nn— pri «ho ilil‘ il'ni-tr
le po.” ' ilnpn gli
anni lll x ' înrv
ti e alla mimi“, .-r mrnto.
in tutti i «uni rupi-Iii i ir l ml



irrepu'ihili traggono la lurt) omino
di ilul‘ dono Ill'i rapa .i
sullo pulilil - o senza vulnli ani»
nlal‘bll'illlictllì ,. .ilu oli-una

Telli‘lllltl pn li' t'IIL‘ i In .i sm-
laslll'i nono nun niente nornmti in
parte d -Ii alleati c duzli ulיִri gn-
verllnliu. in parte d._.l‘ multati
l'U.D.l. tlfll't‘nl’l‘ln con gli altri enti
ha inoltrato rii-hiosta di interessare
il gnu-m0 a provvedi-re al tnlale
sgombero (lui lnrali scolastici e rint-
tivarn mi il l'orso della plibhlira
islruz m". ila diversi anni interrot-

















to per le noti: conseguenze della
guerra.
L‘inverno si'nrso sono stnle ria-

perle per cura drll‘UrDJ. le scuo-
le: Vinorinn da Feltre - Pistelli -
Cagliero - Vittorio Emanuele.

Tra le diverse iiropnsle elaborate
in sono alla riunione una dizlle più
importanti è quella l'llc si è ispirata
alla neressità di eseguire il censi-
mento delle case vuole o poco alzi-
tale, dei villini delle nale inopemsc,
in modo che tali locali possano ac-
cogliere agevolmente la n 1 degli
sfollati e per conseguenza i locali
scolastici, così liberali, possano ri-
prendere il loro normale funziona-
mento.

Con l‘apertura delle scuole e l’im-
mediata istituzione della rolezione
in seno ad'esse i nosxri bnnilnni po-
unnno aflrontare il pro: mo im'er-
no con maggiore serenita e יִducia.

La nostra organizzazione è molto
soddisfatta di avere dedicato la sui!
cura scrupolosa a un compito cosi
umano ed essenziale,

15 SETTEMBRE!
UN ANNO DI VITA DELL'U.D.I.

11‘ trascorso un anno dacchò
si è costituita in Roma l’UJLL
Questa associazione è sorta l'i'
spendendo ad un bisogno spon-
taneo delle donne italiane dl
unirsi di fronte ai vari compi'
ti della liberazione e della ri-
costruzione del nostro paese.

In Quest’anno sono stati con-
seguiti notevoli succusi, sono
state realizzate molte cose dal-
l’U.D.I.

Ogni Comitato Provinciale. o.
Gni Circolo ricordi questa data
celebrandola con feste e rivunio.
m, facendo conoscere a tutte le
donne, a tutta la popolazione
della città, del rione che cos’è
l:U.l?.I., che cosa può ottenere
lumone di tutte le donne.











Il“

Licenziare le donne: ingiustizia grave

in que—Ir ultimi- due wnimanr
lc non": la\'nralriri ri :I\(‘\llllo llnrv
tato a tono—culla molti itti. rpo-
radiri e no, di lii'cnziamcnto ili
danno avvenuti nzn ulrnna moti-
vazione pn‘l‘ sa, :o lll'lln roll un w.-
go ilt't'l‘nllo al tutto i-he lo iluzmc dn-
vernno far ptlrlo ai rciluri.

Il Comitato (li Iniziativa di'll‘L'DI
decideva quindi di rtlllL‘t'lilrc la
Cotlltnissionc (lnltunlliva I'lutllluini-
1L- Naz mn a pn dvrv nella p .
zi'one in propusiln' c —i r a. |
lil u. a, .illn (2.G.L. Il (ìll' aveva
- ‘ nei Dupu mll'
(.2. \r \r‘-
online d. giorno
i seguenti:
















lo un
punti sono

i cui

l) siltnn intml'diutnnil’nlo sosposi
uflrl‘llali
denti nl lîrmizirnnvnlu in masso (Iol-

qnci prorwvlinzeini ten-
le danno dagli wui statali. purusm-

"in, primi. n/licinv, luburnlari,

Inbbrichc 002.;

2) si cuns‘t'ill‘r.‘ il pnìblenm dm
si presi-un. "agi nl pnoxe come co-
mune prublmna iii lnrorn e non
"5L Quindi, crilerl'o discriminalivo.

L’ordine (ll'l giorno non ha bisn-
gno di molti continenti. Vogliamo





soltanto eonolineare quivsto: Liron.
zìaro lL- donne soltanto pcrrllè don—u
ne è un l‘atto veramenlc r-vnzionariu
e antidomm-ratiro in qllanlo signiיִ-
ca cari-iure le donne dalla xita sn-
ciale ei'onutllii'u e politit'u iii-I pa .
“e. a cui ' rli .
lnppi AH‘ I inrhntnn-
le, c dalla glu‘. tic ha “mimi-
i0 le loro l'i‘sitl‘lhillllllllsl i: i loro
grammi rrononiiri. La ronrc ione
dvl Hiln ‘ ClHYO e .mlitu-o
allo doni il; per si: il rim.
nowinicn‘o di qlukta nazione di
l'alto che non può e,» n v'inwllatn.
Le donni— uggi hanno gli 40“: (lo-
vcri ili-gli uomini. iii-inno quindi
avere gli m. diritti.

Se le mali-rio prima ('nlilinul‘tnlt-
no n nrnrc, lo posstb'lilù (li la-
vorn (i inuimnno e il governo, pu‘
frontvgginre la >ìtuazione, dovrà
procedure a llt'enZ-uttlcllll, le lavo-
ratrir italiane chiedono rito siano
eliminati ilnlle nzirnilo e d uf-
n i fasci—ti. i parassill e i proיִt-
tu . Esso i-hii'ilono «ho il rover-
no Irovi il mezzo porche iuno il
capilnlc aronuniluto da . 1a tlrlll-
tato il popolo, r- l'ollabo no con il
nemico venga oggi utili ato sub-'11—
per creare nuove Fonti di lavori).

LI funzione particolare r‘llo le
donne hanno nella rin-ostruzione de-
































COMUNICAZIONI DELL’ U. D. I.



ll 23 settembre sarà In “Giornata Nazionale del יִlovnne,,
All'inizlntiva presa dal Fronte della Gioventù ‘l'u.ll.l. si asso-
cia pienamente perchè ln quel giorno le mamme tl'ltnlln sla-

no vicine al loro llpltoll.

In tutti i paesi, in tutte le città verranno organizzati conve-
gni, mantieslszlonl sportive, artistiche lesto populari,ecc.eco.
A questo manltastazloni i circoli dell‘llJLI. diano tutto Il loro
appoggio, portino un contributo.

Sarà bene prendere Immediatamente contatto con il Fron-

tc della Gioventù locale e tnsteme collaborare alla prepara-
zioni: dl questa giornata del glovnnt.

Con la Circolare N. 3 il Comitato d'lniziativa ha comunicato
che per il Congresso Nazionale dell'U.[l.l. dovrebbe venire orga—
nizzata una Mostra d'Arte artigiana lemminilc s Firenze. È necessa-

rio però mettersi subito all'opera.

Come?

Nominando una Commissione per lo preparazione della Mo-
stra. יִuesla Commissione, conoscendo la produzione artigiana del-
la provincia, dovrà scegliere gli oggetti più belli. più caratteristici,
prendere contatti con le artigiane e preparare un certo numero
di oggetti, i più belli. che possano rappresentare bene la Pro-

vincia.

Naturalmente si dovrà sottolineare a coloro che presenteran-
no i loro lavori l'importanza della Mostra, sia dal punto di vista
nazionale che per il loro inieresse personale.

Si dovrà poi lar organizzare il trasporto degli oggetti a desti—
nazione di Firenze. segnalando esattamente il numero di quelli
spediti e facendone la descrizione.

Tutto ciù dovrà essere lallo entro il più brevn periodo di
tempo; Iullo dovrebbe essere pronto entro il I5 settembre p.v..
poiché poi, a Firenze, dovrà essere preparata la Mostra, il che

non si può lare in un giorno.

Sarà bene che un oggetto della Provincia possa essere dato
in dono ad una delle delegazioni estere. Cosi larannu tutto la
Provincia. Sia scelto bello questo dono.

mm-ralii-n del pacco. funzione l’ll'l‘-
nostiutu o pronto a da Inllì. è un‘
l'alto che dru- iuli re il .vorn
t‘cir llltllt“ e due t'nr rapire rhe il
probloltlzt del lovnro fonnninìlo i- un
problema ili niporlanza nazionale
t‘lte dine "re risollo nel quadro
gcncrnlc llt‘l lavoro con la parteci-
pazionv e In i-nllaboruzimw (li tutti
i linonnori.









IIN ClRCflLfl I]El.l.’lllll
IN lllìNl lllLLAlìlilll.

La piazza ili un villaggio alle 10
di Mera. Sul ourta tlclll: case slan-
no le doni: ; no i bambini in
braccio oppure no lì, due o tre
insieme, all'uno rhiarrhierano, altre
rimangono silenziose a guardare nel
vuoto. Altre sono a passaggio in su
e in giù per in piazza; (il annoiano,
ma ('llc l'oro? Dopo aver lavorato
tutto il giorno nei i'ntnpi o in ansa
bisogna pur distrarsi un pu'!




Sc ci fosse in quel villaggio un
circolo dellU.D.I. le donne potreb-
bero andarci, potrebbero trovare lì
un luogo di ritrovo in cui riunirsi
alla sera, dopo la giornata di la-
voro. Ci si può andare per mettersi
a chiacchierare, o a discutere di ag.
gomenti seri: come dobbiamo t‘nre
per farei distribu're la razione di sa-
pone che non ci danno più da mesi?
E per l‘acqua, se nndassimo dal sin-
daco in delegazione a chiedere
un’altra lontana? Ci si può andare
per leggere, leggere i giornali o
leggere libri in cui si parla del-
l’eroismo delle donne italiano
nella guerra (li liberazione in cui
ci sono i nomi dì tante, tante gio-
vani madri e spose the hanno dato
la vita per avere un’Italia libera,
perché le famiglie italiane possano
essere serene.

Chi hn da lavorare, da cucire, lo
può fare al circolo dell’U.D.I. C’è
la macchina da cucire, che fortuna!
E’ così difיִcile averne una di que-
sti tempi! E perché non seguire
l‘esempio di tanto altre e iscriversi
alla scuola serale continuando così
gli studi interrotti troppo presto?

E alla domenica al circolo si può
andare con i bambini, ai può orga-
nizzare una festicciuola pcr loro e
magari, perchè no, un balletto per
le ragazze.

Il circolo dell’U.D.l. deve diven-
tare nel villaggio il luogo piacevo—
le, accogliente in cui tune le donne
ci vanno volentieri perchè ci si sta
bene, meglio e sulla porta di ca-
sa al buio e relativamente isolate,
meglio che su e giù per la piazza,
stanche di camminare (lupo tante
ore di lavoro, ma insoיִerenti di
tornare n casa, di dover andare a
dormire o a lavorare di nuovo.

n Vogliamo il circolo dellU.D.l. b,
questa devo diventare la parola
d'ordine delle donne di villaggio.

«Dobbiamo cosliluire il rireolo
dell‘U.D.I. in ogni villaggio», que-
sta la parola d'ordine dei Comitati
Provinciali.
\


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