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Numero 10 del 2007

50E50: il 13 ottobre tutte a Roma


Foto: 50E50: il 13 ottobre tutte a Roma
PAGINA 29

Testi pagina 29

fermare un modo diverso di fare politi-
ca. Dichiara Lidia Popiel-Linda, un'altra
leader del Partito delle donne: "A tutte
le persone che dubitavano di noi e che
ci hanno ridicolizzato come mero 'fol-
klore politico', vogliamo dire che le don-
ne sono in grado di organizzarsi e crea-
re con tutte le loro forze un partito che
abbia un nuovo approccio alla politi-
ca".
Intanto, un sondaggio ha rilevato
che più del 50% delle donne polacche è
pronto a votare il Partito delle donne.
Un sostegno superiore a quello che gli
opinion pools accreditano ai due partiti
polacchi presenti nel Parlamento euro-
peo. Ma la Gretkowska ribadisce di
"non aspirare al potere" e più che di for-
mazione politica preferisce parlare del
suo Partito come di un "gruppo di pres-
sione" cementato da una "solidarietà
esistenziale attraverso cui le donne ve-
dranno finalmente riconosciuto un ruo-
lo di partner, riscattandosi da una sog-
gezione intollerabile propria di un mo-
dello patriarcale primitivo".
La visione riformista e centrista dello
Stato, proposta dal Partito delle donne,
è oggetto di critiche da parte di alcune
donne appartenenti ad altre organizza-
zioni politiche. La questione che solleva
maggiore scetticismo è l'impegno dichia-
rato del neo Partito "di risollevare le sor-
ti del paese, soprattutto del cittadino
medio insoddisfatto dei bassi standard
di vita". Ma per Teresa Jakubowska del
Partito anticlericale (dell'ala di sinistra)
"Racja" "non è pen-
sabile mettere a soq-
quadro il paese in
tutti i suoi ambiti
per poi realizzare il
sogno di uno Stato
ideale. Il Partito (delle donne - ndr.) cre-
de davvero che ciò possa liberare la Po-
lonia da tutti i suoi seri problemi? (…)
Non penso che nella pratica otterrà dei
risultati e porterà a qualcosa di nuovo".
Liquidata sbrigativamente come
"baby-killer" dalla destra ultraconserva-
trice e come "cattolica di cemento" dal-
le femministe più intransigenti, la Gret-
kowska, che confida nel più largo con-
senso femminile, mette al centro della
sua battaglia l'abbandono delle divisio-
ni ideologiche e il bisogno di normalità
contrapposto al terrore del nemico, alla
sua ricerca incessante e finanche alla
sua costruzione: "Le donne attualmente
in parlamento non rappresentano suffi-
cientemente i nostri interessi. Ma atten-
zione. Se restiamo avvinghiate in dis-
cussioni ideologiche non risolviamo
neppure in minima parte le questioni
che riguardano tutti e ancor meno i più
indifesi, i bambini". In Polonia, la de-
mocrazia è sistematicamente piegata
dalle campagne ossessive, paranoiche e
isteriche promosse dai gemelli Kaczyn-
ski. Dice la Gretkowska: "(…) Danno la
caccia agli ex comunisti, ma si compor-
tano peggio di loro. Ho anch'io le mie
ossessioni, ma le rinchiudo nei miei li-
bri. Per me la democrazia è libertà, tra-
sparenza, rispetto delle regole. Per loro,
troppo spesso isterici, è qualcos'altro. La
loro, ormai, è una politica da psicoana-
lisi".
Incurante degli attacchi quotidiani
che provengono dai politici sia di destra
che di sinistra, sempre pronti a chiosare
che il neonato partito è "un gruppo d'i-
diote e di opportuniste", la Gretkowska,
insieme con tante altre leader coraggio-
se del Partito, porta lucidamente avanti
le sue rivendicazioni per contrastare la
morsa clericale che soffoca il Paese e
conquistare una società più laica e libe-
rale.
Nonostante il Paese sia segnato da
un regresso senza precedenti, le donne
sono presenti nella vita pubblica e de-
tengono posti importanti in politica
(pur non esistendo le quote rose) e nelle
aziende. Tuttavia, afferma la Gretkow-
ska, il successo professionale da parte
delle donne in Polonia è spesso ridotto
ad un'eccezione che conferma la regola,
ed è spesso associato ad un femminismo
radicale o alla mancanza di una fami-
glia. "Il problema di base è creare nel
paese le condizioni perché le donne pos-
sano conciliare vita pubblica e privata,
e non elargire sussidi a quelle che deci-
dono di rimanere a casa per occuparsi
dei figli come vorrebbe invece l'attuale
governo!", s'infervora Izabela Jaruga-
Nowacka, già ministro per le pari op-
portunità (2001-2005) e deputata di
"Alleanza della Sinistra Democratica",
secondo cui "(…) se vuoi discutere dei
diritti delle donne, devi prima di tutto
discuterne con loro".
Oggi i polacchi fanno fatica a vedere
un'alternativa. Non votano e disprezza-
no la politica. In questo "vuoto", il Par-
tito delle donne rappresenta per loro
una possibilità di scelta del proprio fu-
turo….anche se la battaglia si prean-
nuncia lunga e difficile.
Ulteriori informazioni sul Partito polacco del-
le donne: http://www.polskajestkobieta.org/
noidonne ottobre 2007 29
sulla scia del Manifesto “Polska jest kobieta”
è nato il nuovo partito delle donne, fondato
dalla scrittrice Manuela Gretkowska, con l'o-
biettivo di cambiare le leggi e per riscattarsi
“da una soggezione intollerabile propria di
un modello patriarcale primitivo”
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