Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 3 del 2007

Mimosa e non solo


Foto: Mimosa e non solo
PAGINA 29

Testi pagina 29

noidonne marzo 2007 29
dal Centro di cultura delle donne Mar-
garet Fuller di Pescara, sponsorizzato
anche dalla Consigliera di Parità pro-
vinciale. Giunto alla 14° edizione, l'ini-
ziativa ha dedicato la sezione narrati-
va a un racconto sul tema del lavoro
delle donne. La giuria formata dalle
scrittrici Nadia Tarantini, Maria Rosa
Cutrufelli e da Maristella Lippolis,
Consigliera di Parità, ha selezionato
tre vincitrici e undici segnalate. Il pri-
mo premio per la sezione narrativa è
andato a Valeria De Cubellis di Monca-
lieri, per il racconto 'Olga, Enza e il
montone', una storia di vite in bilico
alle prese con call center, lavori incerti
e incombenze familiari, raccontata con
ironia e disincanto. Il secondo premio
è andato a 'La piroetta', di Maria Clo-
tilde Trinchero di Alba, storia di una
avvocata che riesce a tenere testa a in-
sidie e ricatti sessuali anche grazie al-
l'aiuto di un'altra donna e alla forza
della propria genealogia femminile. Al
terzo posto Claudia Ruscitti di Monte-
silvano con il racconto 'La ragazza del
TI R 21561' che ha come protagonista
una ferroviera alle prese con un lavoro
e un mondo ancora a misura maschile.
Anche le undici segnalate hanno rac-
contato storie interessanti: dalla storia
autobiografica della sindacalista Maria
Francesca Commerci, alla aiutante del
parroco raccontata da Silvia Di Paolo,
dalla psicologa della casa protetta per
pazienti psichiatriche alla prostituta
raccontata con maestria da Roberta
Andres con il suo La puttana dell'ani-
ma, passando attraverso il lavoro so-
gnato e quello che non riesce a dare la
libertà. Insomma, il mondo delle don-
ne così com'è nella realtà, con le sue
eterne sfide per farcela senza rinuncia-
re a se stesse, la voglia di non mollare
e la fatica di conciliare mondi diversi e
modi diversi di vivere la realtà.
Sardegna
La parità nella Legge
Statutaria della Regione
Rafforzare il principio costituzionale di
pari dignità uomo-donna, compiendo
scelte definitive nel segno della parte-
cipazione paritaria per le donne in tut-
ti gli organismi del Governo della Re-
gione, con riferimenti precisi all'artico-
lato della Legge Statutaria in discus-
sione al Consiglio Regionale della Sar-
degna: è questa la richiesta forte con-
tenuta nella lettera aperta, inviata a
tutti i Consiglieri Regionali dalla Con-
sigliera Regionale di Parità Luisa Mari-
lotti e dalle Consigliere Provinciali di
Parità di Cagliari Tonina Dedoni, di
Sassari Eliana Masala, di Nuoro Laura
Lampis, di Oristano Graziella Pinna e
dalla supplente Pina Bellu in cui si sot-
tolinea che occorre imprimere una
"svolta storica", rispetto alla colloca-
zione che le donne sarde hanno avuto,
ad oggi, nella vita politico-ammini-
strativa della Regione in tutti i suoi li-
velli decisionali, nella piena attuazione
del dettato che le recenti modifiche
costituzionali impongono, in primis
"l'obbligo alle regioni ordinarie e a sta-
tuto speciale di prevedere l'adeguata
partecipazione delle donne nei luoghi
della rappresentanza, anche attraverso
la definizione di normative specifiche e
di provvedimenti ad hoc".
Handicap e discriminazioni
Secondo una ricerca dell'Istat del 2004 le persone disabili
sono più di un milione e mezzo. Dal 1992 la legge 104 assi-
cura una tutela ai disabili e nel 1999 la legge 68 ha intro-
dotto norme anche riferite al diritto al lavoro dei disabili,
tuttavia mancavano mezzi di tutela giudiziari efficaci per la
difesa dalle discriminazioni basate sulla disabilità .
L'esigenza di adeguamento della normativa nazionale a quella europea ha prodotto il recepimen-
to della direttiva 2000/78/CE, tramite il Dlgs 216/2003 e, per la tutela giudiziaria dei disabili, la
L. 67/2006. I due strumenti normativi sono riferiti ad ambiti diversi. Il Dlgs 216/03 riguarda: a)
l'accesso all'occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione
e le condizioni di assunzione; b) l'occupazione e le condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti
di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento; c) l'accesso a tutti i tipi e livelli di
orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclu-
si i tirocini; d) l'affiliazione e l'attività nell'ambito delle organizzazioni di lavoratori, di datori di
lavoro o di altre organizzazioni professionali e prestazioni erogate dalle medesime organizzazio-
ni. La legge 67/06 si riferisce a tutti gli altri ambiti della vita sociale, diversi dal mondo del lavoro, in cui promuovere il principio
di parità di trattamento e di pari opportunità nei confronti delle persone disabili. I concetti di discriminazione diretta ed indiret-
ta, previsti dal Dlgs n. 216/03 sono stati richiamati pressoché letteralmente nella Legge 67/06; vediamo le definizioni delle due
diverse fattispecie. "Si ha discriminazione diretta quando, per motivi connessi alla disabilità, una persona è trattata meno favo-
revolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata una persona non disabile in situazione analoga". Non potrà distinguersi se
i motivi connessi alla disabilità siano soggettivi o oggettivi ossia riconducibili alla volontà dell'agente o indipendenti da essa poi-
ché ciò che conta è che questi comportino un trattamento meno favorevole di quello che al momento o in passato ha ricevuto
un'altra persona non disabile. "Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto,
un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre
persone". La lettura di tale disposizione pone in luce il fatto che mentre la discriminazione diretta la ritroveremo in situazioni in
cui il disabile si trova in diretto contatto con l'agente, la discriminazione indiretta più facilmente sarà ricollegabile ad una dis-
posizione, criterio, atto, patto ossia a qualcosa di scritto. Potrebbe trattarsi ad esempio della disposizione di un regolamento di
organizzazione dei pubblici uffici o di un regolamento di un Ente Locale, o ancora del regolamento interno di una compagnia di
trasporto aereo.
Avv. Natalia Maramotti
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®