Numero 2 del 2007
Famiglia allargata e in evoluzione
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dito con minori a carico, orfani, anzia-
ni soli, disabili ecc. Costoro sono quelli
che, se il programma andrà a buon fine,
dovrebbero usufruire dell'assistenza so-
ciale, di un supporto domiciliare, di mi-
cro-crediti, di corsi di riqualificazione
professionale e del workfare (program-
ma di assistenza pubblica che prevede
prestazioni di lavoro da parte degli as-
sistiti). Inoltre, non è affatto chiaro se le
5.604 persone attualmente registrate al
centro locale per l'impiego siano tutte
da considerare povere.
Dati statistici recenti indicano che
oltre un terzo delle donne del Kazaki-
stan soffre di anemia provocata dall'in-
quinamento dell'acqua potabile densa
di metalli pesanti (che impedisce all'or-
ganismo l'assorbimento del ferro) e di
sali provenienti da pesticidi e concimi
usati nelle piantagioni di cotone. Le
gravi forme di anemia sono una delle
cause degli alti tassi di mortalità infan-
tile e materna che, nel 2004, erano ri-
spettivamente di 20.6 morti ogni mille
nascite e di 64.8 morti ogni 100mila na-
scite.
Metà della popolazione femminile di
Ust-Kamenogorsk è affetta da questa
patologia. Ma anche qui non è chiaro
quante di queste donne si trovino in uno
stato reale d'indigenza. In ogni caso,
l'inclusione nel programma di un capi-
tolo apposito per il trattamento profi-
lattico dell'anemia, aiuterebbe certa-
mente a ridurre il quoziente di morbosi-
tà di questi due indici.
L'assenza di dati disaggregati secon-
do il genere comporta la perdita di una
serie d'informazioni fondamentali. Se è
vero, infatti, che i giovani costituiscono
uno dei gruppi più colpiti dalla trans-
izione al mercato, le ragazze sono co-
munque quelle che hanno sofferto di più
la trasformazione del paese: molte di lo-
ro sono entrate nel giro della prostitu-
zione di strada e dello sfruttamento ses-
suale (per non parlare delle 2.000 gio-
vani che sono andate a lavorare nell'in-
dustria del sesso in Corea del Sud).
E' cresciuto in maniera abnorme il
numero di malattie trasmesse per via
sessuale, di aborti e parti prematuri, e la
perdita della salute riproduttiva è un se-
rio problema.
Per quanto riguarda le azioni indivi-
duate nel programma per lo sviluppo
delle infrastrutture, esse includono la
sanità di base, il controllo sulla qualità
dell'acqua e del cibo, la distribuzione di
benefits per l'accesso alle strutture pre-
scolastiche e il potenziamento di strade
e trasporti. Quelle, invece, direttamente
finalizzate ad alleviare la povertà fan-
no leva su attività in grado di generare
reddito, su agevolazioni per l'accesso ai
servizi socio-sanitari e sui sussidi socia-
li ai poveri (incluso quello di disoccu-
pazione).
Sebbene le spese pubbliche previste
per il settore sociale e assistenziale sia-
no cresciute nel biennio 2003-2005, le
attività mirate a creare reddito sono
state, al contrario, sotto-finanziate.
Quindi, le possibilità di produrre
maggiore ricchezza nel paese sono dub-
bie. Anche il workfare non è un mezzo
efficace di riduzione della povertà, a
causa della sua breve durata e bassa
utilità (solo il 10% di coloro che ne han-
no usufruito, nel biennio considerato, è
riuscito a trovare un'occupazione stabi-
le). In conclusione, il programma dispo-
sto dal governo ha bassa efficacia.
Una delle ragioni è l'assenza del fat-
tore di genere nella definizione della li-
sta dei beneficiari. La sua introduzione
consentirebbe di utilizzare meglio le spe-
se pubbliche messe a bilancio per dimi-
nuire la povertà. Ma a tale fine, è ne-
cessario promuovere l'impiego più effi-
ciente delle risorse per eliminare le dis-
uguaglianze e la discriminazione di ge-
nere. Ciò implica, a sua volta, la ricon-
siderazione della gerarchia delle priori-
tà fissate nei bilanci procedendo ad una
riallocazione della spesa, che potrebbe
essere più proficua della sola variazione
incrementale del fondo complessivo.
Ancora prima, i funzionari statali
coinvolti nel processo di stesura dei bi-
lanci pubblici dovrebbero ricevere un'i-
donea formazione. La rete delle Ong del
Kazakistan, in collaborazione con gli
esperti internazionali, è pronta ad orga-
nizzare il necessario training.
i programmi di riduzione della povertà sono più efficaci se
costruiti secondo una prospettiva di genere. Il caso qui di
seguito riportato spiega le conseguenze dell'assenza della
dimensione di genere in un progetto pubblico a livello locale
e gli sforzi della società civile per crescere con equità