Numero 6 del 2008
1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?
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monitoraggio e l'adozione di
specifiche misure di sostegno e
promozione. "A essere coinvolte
non saranno solo le abitazioni -
afferma la consigliera del Pd
Laura Salsi - ma anche gli edifici
utilizzati in campo industriale,
artigianale, agricolo e nel terzia-
rio. Si tratta del primo atto di at-
tuazione del Piano Energetico
Regionale che darà un grande
contributo al risparmio energeti-
co e darà avvio ad un forte pro-
cesso di innovazione nel settore
abitativo. La Regione ha ora un
quadro normativo completo
unico in Italia". Gli obblighi di
rendimento energetico previsti
dalle direttive comunitarie en-
treranno in vigore, secondo
quanto stabilito dal provvedi-
mento regionale, a partire dal 1° luglio prossimo. Con-
testualmente, vengono fornite nuove indicazioni per
la progettazione degli edifici e per la disciplina dei
consumi energetici nel periodo estivo, oltre a essere
introdotto l'utilizzo obbligatorio di fonti energetiche
rinnovabili: per tutti gli edifici nuovi o quelli oggetto
di ristrutturazione
integrale e/o nuova
installazione di im-
pianti termici, viene
stabilito infatti che
almeno il 50% del
fabbisogno di ac-
qua calda sanitaria
sia coperto da fonti
rinnovabili, dalle
quali dovrà anche
derivare almeno 1
kW di energia elet-
trica per unità abi-
tativa. Nel caso di
impossibilità tecni-
che in fase realizza-
tiva, il provvedimen-
to della Regione
prevede alternative
quali l'utilizzo di una rete di teleriscaldamento, l'ado-
zione di impianti di micro-cogenerazione, il collega-
mento a impianti di fonti rinnovabili comunali, grazie
anche all'incremento delle piattaforme fotovoltaiche
sul territorio previsto per i prossimi anni. "Oggi c'è un
grande interesse da parte dei cittadini verso l'abitare e
il risparmio energetico degli edifici, per un sempre
maggiore confort abitativo - conclude la consigliera
del Pd Salsi - Più consapevolezza, più attenzione ai te-
mi ambientali strettamente legati alla qualità della vi-
ta. Conoscenza, nuove tecnologie, nuove qualità di
costruire, una nuova responsabilità del sistema ener-
gia/ambiente, per costruire una sostenibilità sociale,
economica, ambientale sono traguardi possibili".
a Emilia Romagna Emilia Romagna
Formazione post diploma:
approvato il piano triennale
La Regione ha approva-
to il Piano triennale
2008-2010 dell'offerta
di formazione alta, spe-
cialistica e superiore in
Emilia-Romagna, che
riorganizza la formazio-
ne post diploma non
universitaria sul territo-
rio regionale. Il Piano
istituisce i poli tecnici,
costituiti da istituti sco-
lastici, organismi di for-
mazione professionale
accreditati, imprese e
università che si metto-
no in rete per qualifica-
re e innovare l'offerta formativa. Piacenza avrà il
polo tecnico su logistica e trasporti, Parma quello
sull'agroalimentare, Reggio Emilia sarà dedicata alla
meccatronica, Modena a meccanica e materiali,
Bologna sarà il polo sull'automazione meccanica,
Ferrara sull'edilizia, Ravenna sarà specializzata in
energia e ambiente, Forlì-Cesena in tecnologia del-
l'informazione e innovazione organizzativa, Rimini
in turismo e benessere.
"In questi mesi abbiamo coinvolto tutte le parti
sociali e le realtà territoriali per costruire una pro-
posta organica di alta formazione - spiega l'assesso-
re regionale alla Scuola, Lavoro, Formazione profes-
sionale e Università Paola Manzini - è un sistema
regionale che raccoglie e valorizza le vocazioni dei
diversi territori dell'Emilia-Romagna e che coinvolge
scuole, enti di formazione, imprese e università per
dare ai giovani ma anche a chi è già nel mercato
del lavoro, nuovi strumenti di formazione speciali-
stica, capaci magari di farli progredire nella loro
carriera". La programmazione regionale prevede tre
tipologie di corsi: quelli proposti dagli Istituti
Tecnici Superiori, a cui si accede con il diploma di
scuola superiore, di durata biennale (1800-2000
ore) e che daranno un diploma tecnico superiore; ci
sono poi i corsi di formazione tecnica superiore (da
800-1000 ore), accessibili anche a chi è in possesso
della sola ammissione al quinto anno della scuola
superiore e a chi non ha il diploma ma competenze
certificate, che daranno un certificato di specializza-
zione tecnica superiore; infine il Piano prevede i
corsi di formazione superiore e alta formazione per
chi ha assolto l'obbligo formativo e che daranno il
certificato di qualifica. Le risorse a disposizione
sono pari a 30 milioni di euro, provenienti dal
Fondo Sociale Europeo, a cui si sommano un milio-
ne e 300 mila euro di fondi statali per l'Istituzione
degli Istituti Tecnici Superiori.