Numero 8 del 2009
Ozio pigrizia tempo libero
Testi pagina 29
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Principio della Carta delle NazioniUnite è la parità di genere. Nel feb-
braio 1946 a Londra, in occasione della
prima sessione dell'Assemblea Generale,
Eleanor Roosvelt, rappresentante degli
Stati Uniti, lesse una lettera aperta de-
dicata alle donne: "ci appelliamo ai go-
verni di tutto il mondo affinché incenti-
vino un ruolo attivo delle donne negli
affari di politica interna ed internazio-
nale. Donne consapevoli delle proprie
potenzialità a portare avanti e condivi-
dere il progetto di pace e di ricostruzio-
ne iniziato durante la guerra con la re-
sistenza". Nel giugno 1946 la Commis-
sione sullo Status delle Donne (Csw) fu
formalmente istituita e deputata alla
tutela e promozione dei diritti della
donna. I suoi 'programmi di azione'
hanno ispirato: la Convenzione delle
Nazioni Unite sull'eliminazione di tutte
le forme di discriminazione contro le
donne, Cedaw (1979); la Dichiarazione
per l'eliminazione di ogni forma di vio-
lenza contro le donne (1993); la nomi-
na di uno Special Rapporteur sulle for-
me di discriminazione e violenza pub-
blica e privata sulla donna (1994); la
IV Conferenza mondiale sulle donne a
Pechino (1995). L'attenzione dei media
sulla conferenza cinese fu motivata dal-
l'inserimento in agenda del rapporto
"Partecipazione e accesso delle donne ai
media, e l'impatto del loro uso come
strumento di avanzamento e potenzia-
mento del ruolo delle donne", elaborato
dalla Divisione per l'Avanzamento del-
le Donne (Daw). La reiterata sotto rap-
presentazione delle donne alle alte cari-
che dei network avrebbe, secondo l'in-
dagine, determinato programmazioni di
stampo 'maschilista' destinate ad un'au-
dience maschile: trasmissioni sportive e
pornografiche. Il rapporto degli esperti
conclude che la lotta alla marginalizza-
zione della figura femminile in ambito
giornalistico punti all'eliminazione delle
discriminazioni di genere attraverso
"una rappresentazione equilibrata del
ruolo della donna dai diversi stili di vi-
ta e impegni sociali in un mondo in con-
tinua evoluzione". La promozione del-
l'inserimento lavorativo della donna nei
media degli anni Novanta è stata segui-
ta, nel 2003, dalla Risoluzione del Con-
siglio di sicurezza 1325 su Donne, Pace
e Sicurezza, con riferimento al coinvol-
gimento delle donne nelle zone di con-
flitto.
La figura femminile era e resta il bot-
tino delle scorrerie e l'oggetto delle ne-
goziazioni diplomatiche. I recenti 'casi
politici' delle detenzioni di gior-
naliste in Iran e in Nord Corea
ne sono prova. Nel gennaio
2009 a Teheran Roxana Saberi,
giornalista iraniana-statuniten-
se, è stata arrestata prima con
l'accusa di avere comprato al-
cool illegale in Iran, poi per
spionaggio in favore degli Stati
Uniti perché lavorava 'illegal-
mente' nel Paese malgrado il go-
verno le avesse ritirato il tesse-
rino giornalistico. La giornali-
sta è stata rilasciata nel mese di
aprile, dopo che la sentenza che
la condannava a otto anni di
carcere è stata ridotta a due,
poi sospesa in appello. Roxana,
da sei anni corrispondente dal-
l'Iran per varie testate giornali-
stiche internazionali (BBC,
FOX, FSN), svolgeva inchieste
sulla difesa delle minoranze e
sulla promozione della cultura
iraniana nel mondo. La vicenda
del suo rilascio, parallela alla
distensione delle negoziazioni
tra USA e Iran sulla questione
nucleare, è servita da preceden-
te a quella nordcoreana delle
due giornaliste della Current
Tv, rete televisiva dell'ex vice
presidente americano Albert
Gore. Nel marzo 2009 alla
frontiera fra Corea del Nord e
Cina la sino-americana Laura
Ling e la coreano-americana
Euna Lee sono state, infatti, ar-
restate mentre lavoravano ad
un servizio sui nordcoreani in
fuga oltre il fiume Tumen, con
l'accusa secondo l'agenzia uffi-
ciale nordcoreana Kcna di
"aver commesso un grave reato
contro la nazione coreana, e
aver attraversato illegalmente
la frontiera". La sentenza di
condanna della Corte Centrale
di Pyongyang a 12 anni di cam-
po di lavoro è giunta in un momento di
forte tensione con il Consiglio di Sicu-
rezza, che sta valutando sanzioni con-
tro la Corea del Nord dopo il secondo
test nucleare del 25 maggio 2009.
Giornaliste come merce di scambio
Mass media
Giuliana Pisani
i recenti 'casi politici' delle detenzioni delle giornaliste in Iran e
in Nord Corea sono la prova che la figura femminile viene
spesso usata come oggetto di negoziazioni diplomatiche
Roxana Saberi
Laura Ling
Euna Lee