Numero 7 del 2012
Sportive per passione
Testi pagina 29
lZÌÌl l;ll
LA NQRMALITA
NON E UN MIRAGGIO
>3 I I . L. tutti, i'l‘ i,†7 : g “Mliwrhb i'i l 'i‘ m‘i r‘ri'ir
lterritorio compreso tra Reggio Emilia, Modena, Bologna e Fer-
rara è al centro della nostra regione, un cuore pulsante per l’in-
tera economia e società italiana colpito duramente dal sisma.
Tutti noi, consigliere e consiglieri regionali, abbiamo dato una
mano. Molti di noi più direttamente coinvolti, da quel fatidico
2o maggio — e ancor più dalla scossa del 29 - hanno trascorso gran
parte del tempo sui territori e fra le persone, assieme ai Sindaci. Per-
ché davvero c’era bisogno di tutto, di aiuto materiale e di una vici-
nanza sia ï¬sica che morale portatrice di
un unico messaggio: non siete soli. ..
Non si può essere soli di fronte a qua- | ‘
si 10.000 sfollati nei campi allestiti dal- ‘
la protezione civile, più le migliaia di al—
tre persone sistemate in edifici pubbli—
ci sicuri, in alberghi, o in camper, ten-
de e container davanti alla propria
casa. Non si può, da soli, provvedere ai
loro molteplici bisogni quando manca-
noi servizi, gli uffici dove lavorare per
chiedere e coordinare gli interventi,
quando ogni cosa prima considerata
normale diventa un miraggio. Alla pau-
ra e allo smarrimento si aggiunge la
mancanza di strumenti per andare
avanti. Pensate solo all’urgenza di va—
lutare la sicurezza delle case dopo
ogni scossa, di impedire che un cam-
panile o un torrione ancora in piedi crol-
li improvvisamente su qualcosa o qual-
cuno, di verificare l’agibilità delle mi-
gliaia di fabbriche e capannoni dan— ÎÌÎ '
neggiati dove le attività debbono ri—
prendere al più presto. Lo sforzo dei tec-
nici e degli operatori è stato immane, i volontari numerosi, tut-
tele competenze sono state coinvolte, prima durante e dopo i
decreti del governo nazionale che ci hanno dato ossigeno. In un
territorio che crea l’1,8°/o del PIL italiano era indispensabile met-
tere imprese e lavoratori nelle condizioni di produrre, e sia gli sgra-
vi ï¬scali che i ï¬nanziamenti - 2 miliardi e mezzo in tre anni - stan-
ziati con il decreto per la ricostruzione del 6 giugno scorso ci dan-
no questa possibilità . Grazie anche alla generosità privata dei
nostri connazionali.
Per parte nostra, abbiamo ricavato 47 milioni dal bilancio. Poi,
fra le innumerevoli azioni che la Regione Emilia-Romagna ha mes-
so in campo in un impegno dawero straordinario e collettivo, con
il presidente Errani guida efï¬cace e partecipe di ogni fase e sem-
pre accanto agli amministratori locali, voglio sottolinearne due.
La prontezza con la quale si è pensato all’assistenza sanitaria
primaria, allestendo nei campi luoghi di cura clinica e psicolo-
gica, spostando i malati e i non autosufï¬cienti in altre struttu-
re messe subito a disposizione senza ostacoli burocratici, con-
dividendo con iterremotati i mezzi, il personale e i farmaci del
servizio sanitario regionale. Ai primi di giugno si è stabilita l’esen-
zione dai ticket per tutte le persone coinvolte e la liquidità alle
AUSL per il pagamento immediato dei fornitori. Un punto fon-
damentale è stato il potenziamento fino al 25% dell’accoglien-
za in tutte le strutture socio-sanitarie, residenze e comunità del-
la regione. E nei servizi educativi per l’infanzia. Un’attenzione che
considero emblematica del nostro impegno in questo dramma
che ci ha colpito è quella che la Regione ha rivolto al sistema edu-
cativo, ai bimbi come agli studenti. Quasi 27o sono le scuole (com-
presi gli asili) totalmente o parzialmente inagibili in Emilia-Ro-
magna: occorreva far si che 50.000 ragazze e ragazzi conclu-
dessero l’anno scolastico, che migliaia di donne sapessero dove
lasciare i propri ï¬gli per tornare al lavoro. Si sta facendo ogni sfor-
zo perché il 17 settembre tutti possano tornare tra i banchi, in
strutture antisismiche e sicure. La normalità , quella che voglia-
mo con le unghie e con i denti, passa da qui.
Roberta assieme
al capogruppo Marco Monari
nella zona rossa di Reggiolo