Numero 9 del 2007
Dolce attesa ... o malattia?
Testi pagina 28
28 settembre 2007 noidonne
Cristina Kirchner non è Eva Perón
Argentina
Malegria
È irritante l'atteggiamento di superiori-tà, la presunzione e la superficialità
con cui la maggior parte dei mezzi di
comunicazione, o meglio quelli che rag-
giungono la gran parte della popolazio-
ne, liquida le notizie provenienti dall'A-
merica Latina. Un misto di folclore e in-
dulgenza accompagnano sbrigativa-
mente i frettolosi resoconti che sono ri-
portati più per dovere di cronaca che
per volontà di indagare i meccanismi e
i processi politici, sociali ed economici
che scuotono questo continente.
Così è stato per Evo Morales, primo
Presidente indio della Bolivia e di tutto
il continente, la cui cerimonia di inse-
diamento, preceduta da una celebrazio-
ne presso le rovine dell'antica città di Ti-
wanaku in cui ha ricevuto l'investitura
dal suo popolo, è stata seguita più per
controllare se avesse indossato giacca e
cravatta o l'abito tradizionale indigeno
che per riportare i punti salienti del suo
discorso programmatico; tra l'altro sen-
za soffermarsi con la dovuta serietà sul
significato simbolico che un abito piut-
tosto che un altro possa esprimere.
Altro esempio esaltante di parzialità
e incapacità di approfondimento è il
modo in cui viene descritto Hugo Cha-
vez, Presidente del Venezuela, per il
quale viene fatto uso e abuso della pa-
rola populismo. A prescindere dal fatto
che la definizione possa essere appro-
priata o no, bisognerebbe spiegare di co-
sa si parla quando ci si riferisce al po-
pulismo in Sud America giacché questo
termine appartiene ad una storia politi-
ca che ha una sua originalità e specifi-
cità. In ogni caso Chavez è al potere dal
1998. Eletto e confermato dai venezue-
lani con elezioni democratiche, è stato
salvato da un colpo di stato architetta-
to dalla minoranza grazie all'intervento
del popolo e sarebbe il caso che qualcu-
no spiegasse agli italiani come mai, pur
tra le luci e le ombre del suo governo,
ciò è avvenuto.
Quando ci si riferisce alle donne poi
si sfiora il ridicolo. Qui i termini di para-
gone sono Evita Peròn o la povera con-
tadina indigena vittima della violenza.
L'universo femminile latinoamericano si
annulla tra questi due opposti ignoran-
do completamente le moltissime donne,
di differente estrazione, impegnate nei
più diversi campi della cultura e della
politica o più comunemente della vita
quotidiana e della società civile.
In questo contesto è stata strepitosa,
per l'assoluta mancanza di analisi, la
maniera di riportare la notizia che Cri-
stina Fernández de Kirchner sarà la
prossima candidata del Frente para la
victoria - partito attualmente al gover-
no - alle elezioni presidenziali di ottobre
2007 in Argentina. La candidatura di
Cristina Fernández, che è sposata con
l'attuale Presidente, Nestor Kirchner, è
stata presentata come l'ennesima com-
parsa di una carrierista che approfitta
del potere del marito. Sull'opportunità
che la moglie di un Presidente si candi-
di subito dopo di lui si può discutere,
sulla trasparenza dei processi decisio-
nali all'interno dei partiti politici si po-
trebbe scrivere un trattato (e alla politi-
ca di casa nostra sarebbe dedicato un
lungo capitolo) ma licenziare la que-
stione descrivendo la signora come una
pin up e concludere il servizio dichia-
rando che "la coppia non vuole cambia-
re casa" francamente mi sembra un po'
troppo sbrigativo. Anche perché Cristi-
na, qualunque sia il giudizio su di lei,
ha una carriera politica lunga e artico-
lata e, soprattutto, dai sondaggi sulle
intenzioni di voto risulta essere seconda
solo a suo marito ed è l'unica dei possi-
bili candidati che vincerebbe al primo
turno. Ha 53 anni, è avvocata e si è
sempre autodefinita prima che first lady
una "prima cittadina". Fa attivamente
politica dal 1985, prima con responsa-
bilità nel partito Justicialista e poi con
incarichi a livello locale e nazionale.
Era già deputata provinciale a Santa
Cruz quando il marito è stato eletto Go-
vernatore della provincia e senatrice
quando si è insediato come Presidente.
E' una donna bella che tiene molto alla
sua forma fisica e questo, come si può
immaginare, da adito ad una serie di di-
Pesaro e Ancona / Il Valore della Differenza
Si tiene il 22-23 settembre 2007 a Pesaro e il 24 Settembre 2007 ad Ancona il
Salone Internazionale dell'Imprenditoria Femminile, quale evento finale del Pro-
getto Equal "Il Valore della Differenza - La risorsa femminile nella creazione
d'impresa nelle Marche" ideato per promuovere ed incoraggiare l'imprenditoria
femminile nella Regione Marche richiamando l'attenzione delle istituzioni, del
mondo degli affari e dell'opinione pubblica sull'imprenditorialità delle donne nel
campo del'agricoltura, dell'agriturismo, del turismo, dei servizi, della moda, del
mobile e del design. L'appuntamento è un'occasione di incontro e confronto tra
le aziende di tutta Europa. Più di cento, infatti, le imprese femminili italiane ed
europee presenti alla Mostra Mercato del 22/23 settembre animatrici degli
stands espositivi e protagoniste di quatro workshops. Ad Ancona il 24 set-
tembre conclusione con un Forum che propone il resoconto complessivo del
Progetto Equal. Informazioni: www.unicam.it/ilvaloredelladifferenza.