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Numero 10 del 2015

Madri


Foto: Madri
PAGINA 28

Testi pagina 28

26 Ottobre 2015
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di Cristina Carpinelli
Sulla base degli ultimi dati dell’ONU (United Nations. DESA.World Population Prospects, the 2015 Revi-sions), in questo momento sulla terra ci sono più uo-
mini che donne: per ogni 100 donne ci sono, infatti, 101,8
uomini (in totale: 3,64 miliardi di donne contro 3,7 miliardi
di uomini). Si stima che la popolazione mondiale sia diven-
tata a maggioranza maschile a partire dal 1962. Da allora
il divario di genere (a svantaggio del sesso femminile) si
è sempre più allargato. Nel 2013 gli uomini superavano
le donne di 58 milioni. Il fatto che ci siano più maschi che
femmine è il risultato di vari fattori, di cui il principale è la
discriminazione contro le donne.Tenuto conto che la mag-
gior parte dei Paesi del mondo ha più donne che uomini
(se non altro per il fatto che, in genere,
le donne vivono più a lungo degli uo-
mini), lo squilibrio mondiale di genere
esiste soprattutto a causa di due Pae-
si e delle loro politiche “eugenetiche”:
la Cina e l’India, due regioni molto
popolose, dove sono diffusi gli aborti
selettivi e l’infanticidio delle neonate.
La Cina ha quasi 50 milioni di uomini
in più rispetto alle donne e l’India 43
milioni.
Tuttavia, uomini e donne sono diver-
samente distribuiti nelle diverse par-
ti del mondo. Nei Paesi Europei, ma
soprattutto in quelli dell’ex Unione
Sovietica, per esempio, ci sono mol-
te più donne che uomini (Paesi supe-
rati soltanto da una piccola isola “fran-
cese” delle Antille, la Martinica, dove
ci sono 84,5 uomini su 100 donne). Al
contrario, il numero più alto di uomini in
rapporto a quello delle donne lo si trova
negli Emirati Arabi Uniti, in Paesi den-
samente popolati come India e Cina, e
nel Western Sahara(Nord Africa). Negli
USA, la divisione della popolazione in
base al sesso è quasi paritaria, con un
leggero squilibrio a favore delle donne
(98,3 uomini ogni 100 donne). Questo dato è più o meno
stabile dal 1950. Le quattro grandi economie emergenti che
fanno parte dei BRIC si dividono in tre gruppi. Cina e India
hanno un forte squilibrio verso gli uomini, la Russia verso le
donne, mentre Brasile e Sud Africa sono nel mezzo. A rile-
vare tutte queste informazioni è una mappa elaborata dal
“Pew Research Center” (gender ratios in 2015) sulla base
dei dati ONU 2015 (Immagine 1).
Ma perché negli ex Paesi sovietici ci sono più donne che
uomini? Nell’ampio territorio, conosciuto come ex URSS,
la popolazione è prevalentemente femminile da almeno la
Seconda Guerra Mondiale, e cioè da quando molti uomini
sovietici morirono in battaglia o lasciarono l’Unione Sovie-
tica per andare a combattere altrove
(quasi il 15% della popolazione ma-
schile in età riproduttiva perse la vita
durante le guerra). Ad esempio, nella
Russia sovietica, nel 1950, c’erano
76,6 uomini ogni 100 donne, mentre
nel 1959, quasi quindici anni dopo la
fine della Grande Guerra Patriottica,
erano rimasti  solo 81,9 uomini ogni
100 donne. La distanza era ancora più
ampia in altri Paesi dell’ex URSS coin-
volti direttamente nella guerra come,
ad esempio, in Ucraina, dove c’erano
79,7 uomini ogni 100 donne. Quel rap-
porto sbilanciato era andato, tuttavia,
nei decenni successivi, equilibrando-
si costantemente (attestandosi, per
esempio, nella Russia di Gorbachev a
88,4 uomini ogni 100 donne), per poi
mostrare dalla dissoluzione dell’URSS
un’inversione di tendenza. Negli anni
‘90, comuni indicatori demografici
dei Paesi transizionali dell’ex URSS, a
seguito del passaggio dall’economia
pianificata a quella di mercato, erano
stati l’alta mortalità degli adulti maschi
e la brusca caduta della speranza di
vita sia per uomini che per donne (nel-
MA QUANTE SIAMO?
Lo SquiLibrio di genere deLLa popoLazione gLobaLe eSiSte a cauSa
deLLe diScriminazioni nei confronti deLLe donne
aL mondo Siamo
3,64 miLiardi
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di uomini.
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Soprattutto
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‘eugenetiche’
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