Numero 4 del 2016
Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali
Testi pagina 28
26 Aprile-Maggio 2016
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IL FREDDO VENTO
DELL’EST
di Cristina Carpinelli
La Slovacchia ha recentemente rinnovato il proprio parlamento (primi di marzo 2016) con un dimezza-mento dei voti del partito socialdemocratico uscente
di Robert Fico (Smer-SD), che perde la maggioranza as-
soluta pur rimanendo il primo partito, con un avanzamento
netto dell’asse conservatore-nazionalista, che vede il ri-
lancio del partito nazionale slovacco (Sns), il quale rientra
tra gli scranni parlamentari, e con l’ingresso, per la prima
volta nel piccolo paese del centro Europa, di un partito
di estrema destra “Partito popolare Slovacchia nostra”
(L’sns), presidente Marian Kotleba, che conquista l’8,1 per
cento dei voti, superando lo sbarramento del 5 per cento.
Un partito, quest’ultimo, che non nasconde le sue posi-
zioni neonaziste e la nostalgia per quello Stato slovacco
indipendente, che fu satellite del Terzo Reich, sorto con lo
smembramento della Cecoslovacchia. La vittoria di L’sns
è da attribuirsi alla campagna anti-sistema e, soprattutto,
anti-Rom, che ha avuto una presa straordinaria sull’eletto-
rato della Slovacchia rurale del Nord (e a Banská Bystri-
ca), una regione che vive costantemente difficoltà econo-
miche e disagi sociali.
Festeggia, pure, il movimento anti-gender “Sme Rodi-
na” dell’imprenditore Boris Kollár, nato sull’onda del
fallito referendum sulla famiglia (febbraio 2015 - non
aveva raggiunto il quorum del 50 per cento richiesto dalla
legge slovacca), che si afferma con il 6,6 per cento dei
voti, conquistando 11 deputati all’Assemblea nazionale.
Tre i temi messi in campo da “Sme Rodina”: famiglia fon-
data sul matrimonio tra un uomo e una donna, ‘no’ all’ado-
zione per le coppie omosessuali, “no” all’imposizione della
teoria del gender nelle scuole. Nonostante il fallito referen-
dum sulla famiglia, sostanzialmente motivato con il fatto
che i slovacchi non hanno eccessiva fiducia nella parte-
cipazione alle votazioni (su otto referendum nei 24 anni
d’indipendenza della Slovacchia, solo quello sull’ingresso
AvAnzA lA destrA e il movimento Anti-gender, il pArtito sociAldemocrAtico
del premier uscente robert Fico perde lA mAggiorAnzA AssolutA.
le recenti elezioni politiche spostAno il pAese verso il populismo e lA xenoFobiA
La campagNa
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