Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 10 del 2006

Violenza: sconfiggere la paura


Foto: Violenza: sconfiggere la paura
PAGINA 27

Testi pagina 27

a Emilia Romagna Emilia Romagna
loro nome, uno stupro è uno stupro, è un reato contro la persona,
come tale da perseguire e punire. Anche su questo versante bisogna
aprire una riflessione".
Un altro campo sul quale si lavora, infine, riguarda il superamento
della paura, che troppe volte costringe le vittime di violenza, a mag-
gior ragione se in ambito familiare, al silenzio.
"Ci stiamo interrogando molto sugli strumenti idonei per entrare in
contatto con queste donne - conclude la consigliera Salsi -, l'ascolto
è un aspetto importante e non si deve pensare che il problema vio-
lenza riguardi solo le straniere. Tutt'altro: molti episodi recenti di-
mostrano che la violenza in famiglia riguarda allo stesso modo mol-
te italiane".
Più occupazione e più donne lavoratrici. I primi tre
mesi del 2006, secondo l'Istat, premiano le scelte
della Regione, che nel luglio dell'anno scorso si è
dotata di una nuova legge sul lavoro.
L'Istituto di statistica colloca l'Emilia-Romagna ai
primi posti per quanto riguarda la crescita degli
occupati (+2,3%, contro una media nazionale
dell'1,6) e la diminuzione di chi è in cerca di un
impiego (68mila persone, erano ben 87mila nel cor-
rispondente trimestre 2005). In virtù di questi dati,
da Piacenza a Rimini si registra un tasso di attività
del 71,6%, di occupazione del 69% e di disoccupa-
zione del 3,5%, numeri che pongono la regione in
ottima posizione non solo a confronto delle "sorel-
le" italiane, bensì anche sul piano europeo.
Restando in ambito nazionale va detto che solo la
Valle d'Aosta, il Trentino Alto Adige e il Friuli
Venezia Giulia hanno un tasso inferiore.
Anche per le donne, notoriamente il tallone
d'Achille in materia, ci sono buone notizie: la cresci-
ta occupazionale in rosa è maggiore rispetto a quel-
la dei maschi, 2,9% contro 2%, con un tasso di
occupate che supera il 60% (quello maschile è al
77,4%). Entrambi i dati sono oltre la media euro-
pea: nel 2004 la media per gli uomini era rispetti-
vamente del 70,9% tenendo conto dell'allargamen-
to a 25 paesi, del 72,7 considerando l'Europa a 15;
per le donne 55,7% e 56,8% rispettivamente.
Complessivamente i lavoratori in regione sono poco
meno di 2 milioni, esattamente un milione e
903mila, con una crescita di 43mila unità, che inte-
ressa in modo particolare il lavoro dipendente
(+38mila, +2,9%) rispetto a quello autonomo
(+5mila, +0,9%). I settori in cui si è registrato l'in-
cremento più sostanzioso sono le costruzioni
(+9,4%) e il commercio (+26mila, +8,9%).
Continua invece il trend negativo per l'industria in
senso stretto, che ha perso 7mila posti, ovvero
l'1,3% degli occupati. Bene il numero di imprese,
aumentate del 5,3%, con un buon incremento in
particolare delle attività terziarie (+1,5%), mentre
imprese manifatturiere e agricole sono in calo.
I dati positivi, comunque, sono in linea con le pre-
visioni di assunzione delle imprese, che "prometto-
no" 10mila lavoratori in più in regione nell'arco del
2006. Merito di un'economia in ripresa (+1,5% la
stima di crescita Pil 2006), dell'espansione nei mer-
cati esteri che ha portato a un incremento delle
esportazioni, di una buona mole di investimenti,
ma certamente anche la legge regionale sul lavoro
approvata nel luglio del 2005 sta dando i suoi frut-
ti, creando opportunità soprattutto ai giovani. Non
a caso solo il 10,7% dei ragazzi con meno di 25 anni
è risultato, alla fine del 2005, in cerca di un'occupa-
zione, lo 0,7% in meno rispetto al 2004. Una per-
centuale che ha pochi riscontri anche in Europa,
dove solo Germania, Irlanda e Olanda registrano
dati migliori. Ma non meno importante è l'attenzio-
ne che la Regione riserva al tema dell'occupazione
femminile, fra le priorità della legge sul lavoro
17/2005, approvata un anno fa. Fra i provvedimen-
ti più significativi che la Giunta bolognese ha adot-
tato va segnalato il piano delle attività di formazio-
ne per il 2006, licenziato a fine agosto, che stanzia
30 milioni di euro per 283 progetti. Ben 59 di que-
sti avvieranno attività rivolte alle donne, con un
impegno finanziario di quasi 6 milioni di euro: 44
iniziative si propongono di sostenere la partecipa-
zione femminile al mercato del lavoro, i percorsi di
carriera femminili, l'autoimprenditorialità e il lavoro
autonomo femminile, altri 10 mirano invece all'in-
tegrazione sociale e lavorativa di donne che hanno
subito violenza o in situazione di costrizione econo-
mica, oltre che formare operatrici e volontarie dei
centri antiviolenza. Cinque progetti, infine, vanno
nella direzione di supportare le politiche di concilia-
zione dei tempi di lavoro e formazione con gli
impegni familiari e di cura.
Nel 2006 cresce
l'occupazione femminile
nella regioneLaura Salsi
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®