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Numero 9 del 2007

Dolce attesa ... o malattia?


Foto: Dolce attesa ... o malattia?
PAGINA 27

Testi pagina 27

La campagna si aggiunge all'ormai
tradizionale (è partito nel 1996) pro-
gramma di screening per la preven-
zione e la diagnosi precoce dei tumo-
ri del collo dell'utero, mirato a
1.200.000 donne, di età compresa
tra i 25 e i 64 anni, che vengono chia-
mate ogni tre anni a sottoporsi al
pap-test.
La nuova vaccinazione consisterà nel-
la somministrazione di tre dosi nel-
l'arco di sei mesi compresi nei 365
giorni intercorrenti tra l'11° e il 12°
compleanno delle ragazzine.
Rosolia, scatta la prevenzione
a Emilia Romagna Emilia Romagna
Una semplice iniezione e la rosolia non farà più paura.
"Rosolia: perché rischiare? La vaccinazione protegge una vita futura" è il titolo
della campagna di vaccinazione gratuita che il Servizio Sanitario regionale
propone alle donne in età fertile, allo scopo di evitare rischi al feto in caso di
gravidanza. Pur essendo una malattia che si manifesta in genere con sintomi
non particolarmente gravi, la rosolia diventa pericolosissima se contratta du-
rante la gestazione, perché può provocare un aborto spontaneo, malforma-
zioni del cuore, degli occhi e degli organi uditivi del feto.
L'unica, sicura forma di prevenzione è dunque la vaccinazione, eseguita negli
Ambulatori vaccinali dei Servizi di igiene e sanità pubblica delle Ausl. Il vacci-
no è ben tollerato dall'organismo e si somministra normalmente insieme a
quelli contro morbillo e parotite.
Per informare le donne su questa preziosa opportunità il Servizio sanitario del-
l'Emilia-Romagna ha promosso una campagna basata sulla diffusione di opu-
scoli e locandine.
Tutto sulla
contraccezione
in otto lingue
E' scritto in otto lingue e si inti-
tola "La contraccezione. Cono-
scere per scegliere". Si tratta di
un opuscolo, arricchito da sette
schede di approfondimento, na-
to per dare alle donne tutte le
informazioni per conoscere i
metodi contraccettivi e poter
così scegliere, eventualmente,
quello più congeniale alle loro
esigenze.
L'iniziativa porta la firma del
Servizio sanitario regionale, è al-
la seconda edizione (la prima era del 2000) e si rivolge in particola-
re alle donne straniere che vivono in Emilia-Romagna, fornendo lo-
ro le prime informazioni. Gli approfondimenti si potranno poi otte-
nere rivolgendosi ai Consultori familiari e agli Spazi donne immi-
grate e loro bambini, anche attraverso le mediatrici culturali pre-
senti.
L'opuscolo è diviso in due parti. La prima accenna alla fisiologia de-
gli apparati sessuali maschile e femminile, mentre la seconda illustra
i metodi contraccettivi e ne descrive l'utilizzo appropriato: i metodi
naturali; il coito interrotto; la pillola; il cerotto; l'anello vaginale; il
condom o preservativo; la contraccezione d'emergenza; la contrac-
cezione iniettoria; la spirale.
Pubblicazione a parte, la Regione ha avviato un programma di for-
mazione rivolto a operatrici e operatori sanitari sul tema della con-
traccezione e sull'approccio e la gestione del colloquio su questi te-
mi con le donne straniere. Uno degli aspetti affrontati è la necessi-
tà di migliorare le competenze delle operatrici e degli operatori nel-
l'analisi del bisogno contraccettivo, tenuto conto delle culture e del-
le tradizioni, anche molto diverse in tema di sessualità, da cui pro-
vengono molte donne immigrate.
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