Numero 2 del 2007
Famiglia allargata e in evoluzione
Testi pagina 27
La famiglia Farnese è originaria dellaTuscia, di etnia longobarda, titolare
del feudo di Castrum Farneti. I Farnese
rivestono tra il XII e XIII secolo cariche
militari e religiose nei territori tra Orvie-
to e Tuscania. Nel XIV secolo il cardina-
le Albornoz dona loro il castello di Va-
lentano per avere militato a fianco del-
la Chiesa. Ranuccio, nella prima metà
del XV secolo, ottiene numerosi feudi,
che costituiscono il nucleo territoriale
più importante dell'aristocrazia nella
Tuscia. La potenza della famiglia Farne-
se, si deve ad Alessandro, nato a Cani-
no nel 1468, legato in amicizia a Loren-
zo e Giovanni dei Medici, che sceglie la
carriera ecclesiastica divenendo Papa
nel 1534 con il nome di Paolo III. A lui
si deve la rinascita della Chiesa cattoli-
ca con l'atteso Concilio di Trento. Paolo
III assegna a Pier Luigi (figlio avuto pri-
ma di essere vincolato da ordini sacer-
dotali) il ducato di Parma e Piacenza
(1545). Dopo la morte del pontefice
(1549) la famiglia Farnese continua ad
annoverare tra i suoi membri uomini
importanti come, il cardinale Alessan-
dro il Giovane, il duca Ottavio e il duca
Alessandro. Nel 1649 viene distrutta
Castro, capitale dell'omonimo ducato,
per ordine di papa Innocenzo X Pam-
phili. Fu Papa Paolo III a iniziare la vo-
cazione al mecenatismo che contraddi-
stinse la Famiglia Farnese, come la pro-
tettrice di letterati, artisti, musicisti; ne
beneficiarono Roma, Parma, Piacenza.
Quello che vi ripropongo è un invito dei
Farnese; nei luoghi in cui il casato fu più
forte e prestigioso, pur primeggiando al-
trove, in Emilia, in Belgio, in Francia e in
Spagna. La Tuscia è pervasa di rocche,
palazzi, castelli dei Farnese; e ad essi si
affiancano bellezze naturali in cui l'am-
biente si mostra incontaminato. Si pensi
all'isola Bisentina nel lago di Bolsena,
ai quali si aggiungono le numerosi ne-
cropoli etrusche e gli antichi centri sto-
rici di origine medievale.
Caprarola: sede del grandioso Palaz-
zo Farnese, edificato da Alessandro, ni-
pote di Paolo III, su fondamenta di una
rocca eretta da Antonio da Sangallo il
Giovane. Si tratta di uno dei più prezio-
si gioielli dell'architettura rinascimenta-
le ed uno dei monumenti della Tuscia
conosciuti in ambito internazionale.
Viterbo: la città presenta alcuni
aspetti architettonici di origine farnesia-
na, come il quattrocentesco Palazzo
Farnese, noto per avere ospitato la fami-
glia di Pierluigi, il padre del futuro Papa
Paolo III e di Giulia Bella; la Strada Far-
nesiana, voluta dal cardinale Alessan-
dro come nuova arteria di scorrimento
nel centro storico cittadino (è l'odierna
Via Cavour, ricca di palazzi gentilizi
dell'epoca. Il famoso Palazzo Papale.
Inoltre sono da annoverare gli stabili-
menti termali, alimentati dalle sorgenti
di acqua sulfurea di Bulicame le "Terme
dei Papi". Tra le manifestazioni di ri-
chiamo turistico: il trasporto della Mac-
china di S.Rosa (3 Settembre) e la Mo-
stra dell'Antiquariato in Novembre.
Marta: Il centro si trova sul Lago di
Bolsena è rinomato sia per la cucina di
pesce lacustre, sia per un rinomato vino
locale "la Cannaiola". Tra le più impor-
tanti manifestazioni di interesse turisti-
co, da ricordare la Barabbata, festa sil-
vo-pastorale di origine pagana di gran-
de intensità folclorica (Maggio).
Capodimonte: centro di grande ri-
chiamo turistico per la presenza di una
bella spiaggia lacustre. E' dominato dal-
la cinquecentesca Rocca Farnese. Dal
porto si può raggiungere l'Isola Bisenti-
na e l'Isola Martana.
Valentano: la Rocca Farnese che do-
mina il paese è stata adibita a Museo e
centro culturale in cui si organizzano
convegni di studio sui Farnese.
Nelle dimore dei Farnese... “Su loro invito”
Itinerari
studiato tra le più significative testimonianze di ciò che di più importante
ci hanno lasciato i Farnese, è un percorso per tutti, ma soprattutto per le
donne che vogliono praticare un turismo "alternativo" unendo il piacere di un
itinerario culturale, naturalistico, termale e naturalmente enogastonomico
Domenica Ricci
27noidonne febbraio 2007