Numero 11 del 2008
L'inverno dei diritti
Testi pagina 27
con grande disinvoltura con un decreto che metterà fi-
ne ad un'esperienza che ha elevato i livelli di appren-
dimento dei bambini e ridotto le disuguaglianze so-
ciali. Non si aggrediscono i problemi che si accumula-
no nella scuola secondaria e si colpisce la scuola pri-
maria, il segmento che funziona meglio del nostro si-
stema scolastico e che ha raggiunto alti standard qua-
litativi. Qualità testimoniata dalle indagini internazio-
nali e raggiunta nella nostra Regione anche grazie al-
l'impegno e all'attenzione costanti profusi dagli enti
locali emiliano-romagnoli. Condivido la protesta che
sale nel paese, perché tagliare nella scuola significa
tagliare le gambe al futuro dei nostri giovani.
*Assessore alla scuola della Regione Emilia-Romagna
Se da un lato alla
politica è chiesto
di sapere decide-
re, non tutto il
decisionismo è
democratico e ha
effetti positivi.
Pensiamo ad
esempio al caso
della manovra
d'estate di Tre-
monti, che taglia
risorse, cattedre e
posti di lavoro (8
miliardi di Euro,
87.000 docenti e
43.000 unità di
personale ATA nel
prossimo triennio) o, appunto, al decreto del Ministro
Gelmini, che colpisce in particolare la scuola elemen-
tare. Non neghiamo certo i problemi seri che la scuo-
la deve affrontare, ciò che contestiamo è la efficacia
della risposta che il governo intende dare. La proposta
della Gelmini sposta infatti il suo intervento verso con-
tenuti assolutamente sbagliati che vengono di fatto
identificati come le cause di tutte le questioni aperte
nella scuola: troppi insegnanti, il voto in condotta, l'o-
rario scuola, la valutazione numerica. In tutto il decre-
to non c'è un solo elemento propositivo per lo svilup-
po degli apprendimenti: niente sulla ricerca didattica,
sulla qualificazione professionale dei docenti e sulla
stessa organizzazione della scuola. Cioè sulla qualità,
che è la vera necessità della scuola italiana. Non si trat-
ta allora di una riforma, ma di una modalità per lo Sta-
to di fare cassa.
* Consigliera regionale Partito Democratico (Emilia-Romagna)
Un no deciso al provvedimento dell'esecutivo Berlu-
sconi che annuncia drastici tagli nel mondo della scuo-
la: 7miliardi e 800milioni di euro in tre anni, 87mila in-
segnanti in meno e 42mila lavoratori di personale Ata;
la richiesta ai parlamentari e alle forze politiche dell'E-
milia-Romagna di attivarsi affinché siano apportate
sostanziali modifiche al Decreto nel corso dell'iter di
conversione in legge; la sollecitazione alla Giunta Re-
gionale affinché metta in campo ogni intervento per
dissuadere il Governo". Queste le azioni che sottolinea
la relatrice della Risoluzione sulla scuola, la consigliera
Laura Salsi, presentata dalla Maggioranza in Consiglio
regionale. La maggioranza di centrosinistra che gover-
na la Regione Emilia-Romagna si è schierata compatta
contro i tagli annunciati dal ministro Gelmini, attra-
verso una risoluzione che è stata approvata dall'As-
semblea legislativa del 23 settembre scorso. Come ho
avuto modo di
sottolineare in au-
la presentando il
testo della risolu-
zione, in questo
modo le forze po-
litiche di centro si-
nistra hanno inte-
so schierarsi a
fianco delle fami-
glie e dei lavorato-
ri (che vengono
colpiti pesante-
mente dai cambia-
menti del sistema
scuola) chiedendo
ampie consulta-
zioni sulla riforma.
Penso che la com-
pressione del tempo scuola a 24 ore, la fine dei moduli
e la riduzione del tempo pieno avranno conseguenze
particolarmente gravi perché colpiranno duramente
l'organizzazione e la vita delle famiglie, con le donne
ancora una volta costrette a scegliere tra il lavoro e il
ruolo di madri, avranno gravi ricadute sull'integrazio-
ne dei bambini portatori di handicap e sul diritto allo
studio dei bambini stranieri e di quelli economica-
mente e socialmente svantaggiati. Il piano, presentato
ai sindacati è contrario persino alle indicazioni dell'Oc-
se, cioè 'mantenere o incrementare gli attuali livelli di
spesa per l'istruzione e migliorarne l'efficacia'. Efficacia
che non si ottiene certo reinvestendo una parte resi-
duale dei tagli (il 30%). La nostra Regione ha una
scuola sana e forte, come la società di cui è espressio-
ne. Non possiamo accettare di mettere a rischio que-
sto patrimonio.
* Consigliera regionale Partito Democratico (Emilia-Romagna)
Alla Gelmini non interessa la
qualità della scuola, ma pensa
solo a fare cassa
* Gabriella Ercolini
Maggioranza compatta
contro i tagli alla scuola
*Laura Salsi
a Emilia Romagna Emilia Romagna