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Numero 8 del 2009

Ozio pigrizia tempo libero


Foto: Ozio pigrizia tempo libero
PAGINA 27

Testi pagina 27

2. la crescente complessità del sistema
sociale e delle organizzazioni lavorative
e l'intrecciarsi sempre più fitto delle re-
lazioni tra le parti che lo compongono
complica la vita delle persone e accen-
tua l'esigenza di trovare soluzioni per
semplificarla. Sicuramente quello di au-
mentare l'offerta di servizi qualificati per
la cura e l'educazione dei bambini della
fascia 0-3 anni, rappresentano un pun-
to di forza e una fra le risposte più ade-
guate.
Sono tante le cose da fare e dobbiamo
compiere uno sforzo ulteriore per rivol-
gere azioni positive per combattere tut-
te le forme di discriminazione palese o
latente che possano esprimersi nell'am-
bito del lavoro.
Eccone alcuni esempi che nascono dalla
necessità di aggiornare e innovare an-
che le politiche regionali, alla luce delle
modifiche intervenute nella società e
nell'organizzazione del lavoro,e allar-
gando l'intervento in materia al fine di:
- Favorire la piena realizzazione della
conciliazione tra tempi di vita, di lavoro,
di cura e funzioni di servizio, attraverso
azioni che prendano in considerazione
le differenze, le condizioni e le esigenze
di donne e uomini all'interno dell'orga-
nizzazione. (l'impegno per la realizza-
zione del Nido fa parte di una delle ri-
sposte)
- Rinforzare la qualità del lavoro e delle
relazioni nell'ambiente di lavoro, soprat-
tutto attraverso la prevenzione di atti e
comportamenti lesivi della dignità della
persona che possono produrre effetti
deleteri su salute, fiducia, morale e pre-
stazioni di coloro che ne sono oggetto;
- Individuare le azioni e le iniziative utili
a prevenire, contrastare, evitare negli
ambienti di lavoro qualsiasi forma di
discriminazione o molestia per sesso, re-
ligione, etnia;
- Promuovere su tutto il territorio regio-
nale una adeguata cultura di genere,
una cultura di collaborazione, solidarie-
tà e rispetto di tutte le differenze e con-
vinzioni;
- Rafforzare i rapporti tra le istituzioni a
sostegno delle politiche di genere;
- Potenziare il ruolo del Comitato Pari
Opportunità.
Solo in quadro complessivo di azioni e
interventi si può quindi porre finalmen-
te la donna al centro delle dinamiche di
sviluppo economico dell'Emilia-Roma-
gna.
Laura Salsi e Gabriella Ercolini
a Emilia Romagna Emilia Romagna
NIDO D'INFANZIA PUBBLICO INTERAZIENDALE
APERTO AL TERRITORIO
La Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Bologna promuovono la
realizzazione di un nido d'infanzia interaziendale, pubblico, aperto al
territorio in un'area messa a disposizione dal Comune di Bologna sita
in Via della Villa, per rispondere alle necessità dei dipendenti della
Regione Emilia Romagna, di Aziende collocate a Bologna nel polo fie-
ristico e delle famiglie del territorio.
Finalità generali
· una maggiore conciliazione degli impegni di cura, di lavoro e di vita
delle famiglie, sia formate da dipendenti di enti/aziende ubicate nel-
l'area fieristica che residenti nei quartieri territorialmente coinvolti, in
coerenza con la L.53/2000 "Disposizioni per il sostegno della mater-
nità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il
coordinamento dei tempi delle città";
· un impegno e un patto sociale con aziende del territorio basato sui
temi della conciliazione, che, mettendo al centro anche gli interessi
delle stesse aziende, non sottovaluti il bisogno dei dipendenti di
armonizzare le scelte personali con quelle sociali;
· un'offerta di servizi che prefiguri nell'una partnership pubblico-pri-
vato che concorra alla costruzione di un welfare solidale, risponden-
te sia alle esigenze delle istituzioni pubbliche che a quelle di sostegno
al lavoro delle aziende private.
È intenzione delle due Amministrazioni realizzare un progetto inno-
vativo, con standard qualitativi strutturali, pedagogici ed organizza-
tivi di elevata qualità, che funga da modello virtuoso per le future
realizzazioni: è stato siglato un apposito accordo fra le due ammini-
strazioni, tramite deliberazioni delle rispettive Giunte.
Con apposito accordo si è siglata anche l'intesa con le due aziende
aderenti: Legacoop e Unipol, con sedi collocate nel Polo fieristico.
Caratteristiche
- La struttura ha la capienza di 60 posti (massimo 69).
- Il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna, in collabora-
zione, ne hanno definito il progetto guida con i requisiti architetto-
nici e pedagogici della struttura.
- Il Comune di Bologna, tramite il bando di gara appena pubblicato,
si fa carico delle procedure amministrative per l'affidamento in appal-
to della costruzione, la fornitura dei necessari arredi e attrezzature e
successivamente per la gestione del servizio, nel rispetto ed in ottem-
peranza di tutta la vigente normativa in materia di servizio per la
prima infanzia e sulla base del progetto guida concordato con la
Regione Emilia-Romagna.
-La Regione Emilia-Romagna coordina la partecipazione all'utilizzo
della struttura d'infanzia da parte di UNIPOL gruppo finanziario e
Legacoop che aderiscono all'accordo e che intendono usufruire del
servizio per i propri dipendenti.
Risorse
-Il Comune di Bologna ha messo a disposizione l'area.
-La Regione Emilia-Romagna finanzia, tramite la propria legge
n.17/2008 "Misure straordinarie in materia di organizzazione",
art 13, la realizzazione dell'opera pubblica, concordando che il
costo dell'intervento sia stimato in complessivi Euro
2.000.000,00 riconoscendoli al Comune di Bologna in conto
capitale.
- I privati coinvolti sosterranno nel tempo la copertura di
ammortamento dei fondi in c/capitale.
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