Numero 1 del 2009

Testi pagina 27

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Anche gli Stati Uniti l'hanno esiliata?
"Non è proprio così. Quando ho spo-
sato nel '68 Stokeley Carmichael, un
rappresentante dell'ala radicale, nel
mondo dello spettacolo c'è stato qual-
che irrigidimento, ma mai in ambito go-
vernativo. I miei due nipoti sono nati in
America". La figlia, madre di quei due
bambini, è morta cinque anni nell'85 in
Guinea, il Paese che ha delegato Miriam
Makeba a rappresentarlo alle Nazioni
unite. Al dolore del suo popolo di cui si
è fatta carico si è aggiunta questa pena
silenziosa, tutta sua. Ma lei è una don-
na forte: volentieri si apre al sorriso e
spesso lascia affiorare nel suo discorrere
una vena di umorismo. "Deve essere co-
sì, altrimenti non si trasmette niente. Il
pubblico è calore, energia, carica per
l'artista. È del contatto umano che tutti
abbiamo bisogno , in ogni aspetto della
vita . Non siamo isole…e anche le isole
sono circondate dall'abbraccio dell'ac-
qua". La sera Miriam Makeba canta il
suo repertorio che è una miscela di mu-
siche folk, di ritmi latini, di jazz. Ma so-
prattutto i canti della sua Africa.
Modula con ondulate dolcezze la
sua voce calda, ne trae colori, imprime
ritmi che non hanno bisogno di accom-
pagnamento strumentale.
Nel suo corpo pieno, avvolto di co-
stumi fastosi o tradizionali, c'è una ru-
vida grazia. La sua umanità rassicuran-
te rivela perché un bimbo cullato fra le
braccia di una donna di colore i addor-
menta sereno.
La sua passione e il suo invito sono
fervidi e irresistibili mentre canta "Love
and Freedom", amore e libertà. La vita
adesso è nel futuro, dicono i versi.
Nel mese di novembre 2008, l'Associazione Nondasola che
gestisce, in convenzione col Comune di Reggio Emilia, il
Centro antiviolenza Casa delle donne, ha realizzato due
importanti accordi l'uno con CNA Reggio Emilia, l'altro con
Legacoop-Reggio Emilia e Consorzio 45 che raggruppa
numerose cooperative sociali. Nondasola è un'Associazione
di donne nata nel 1995 per contrastare ogni forma di vio-
lenza contro le donne, offrendo prima di tutto aiuto e soste-
gno concreto alle donne che hanno subito violenza e/o mal-
trattamenti e che decidono di uscirne; dal 1997 si sono
rivolte a noi oltre 2000 donne e oltre 100 sono state ospi-
tate con i/le loro figli/e. Diverse sono le ragioni che ci hanno
spinto a coinvolgere il mondo economico, a partire dalle
imprese che hanno fra i loro obiettivi statutari impegno
sociale e solidarietà.
In primo luogo, proprio perchè la violenza contro le donne
è mantenuta da una distorta concezione del rapporto tra i
sessi ma anche da materialissime condizioni di debolezza
economica, contrastarla è un compito di tutti, individui, isti-
tuzioni, forze politiche ed economiche.
Forti sono poi i legami fra dipendenza economica e vio-
lenza. Voglio essere chiara su questo punto: il fatto che una
donna sia economicamente indipendente non la sottrae al
rischio di subire violenza ma senza ombra di dubbio la man-
canza di un lavoro stabile e regolare, e quindi di risorse
certe, rappresenta uno dei maggiori ostacoli rispetto alla
decisione di interrompere una relazione violenta. "Come
faccio a lasciarlo se non ho un lavoro per mantenere i bam-
bini?" è il pensiero assillante di molte donne maltrattate. Per
trovare lavoro non basta avere voglia di lavorare; occorre
prima di tutto rimuovere i tanti ostacoli che le donne incon-
trano, soprattutto quando non sono mai state occupate o
non lo sono più da molto tempo: conoscono poco il mondo
del lavoro e le sue regole, hanno deboli qualifiche profes-
sionali, spesso non hanno patente e auto e, se migranti, non
sempre conoscono bene la lingua. CNA, Legacoop,
Consorzio 45 si sono resi disponibili a investire in azioni di
sostegno alle donne che hanno chiesto aiuto al nostro
Centro, facilitandone l'accesso al lavoro anche attraverso
l'acquisizione dei pre-requisiti richiesti. La collaborazione
con CNA si è tradotta nella realizzazione di 6 tirocini, fina-
lizzati ad inserimenti lavorativi presso piccole imprese arti-
giane e costruiti valutando le competenze, le possibilità di
conciliazione, il percorso più adeguato per ogni donna,
tenendo conto di quello che il territorio offre in termini di
lavoro e di formazione.
Con Legacoop-Reggio Emilia e Consorzio 45 è stato sotto-
scritto un accordo di collaborazione che, attraverso il pro-
getto "COntro la violenza OPportunità per le donne", mira a
creare migliori condizioni di vita e di benessere per le donne
che hanno subito violenza e/o maltrattamenti. L'accordo
propone anche buone prassi, in parte già sperimentate,
attraverso cui sostenere l'inserimento lavorativo, il reperi-
mento di alloggi a costi contenuti, i progetti promossi
dall'Associazione Nondasola per favorire l'autonomia delle
donne e promuovere una cultura della non violenza, in par-
ticolare fra ragazzi e ragazze.
Accordi importanti che testimoniano una assunzione di
responsabilità nel contrasto alla violenza e che speriamo
possano essere assunti anche da altre aziende ed associa-
zioni economiche.
Accordi preziosi che si sono potuti costruire grazie all'im-
pegno e al forte spirito di collaborazione che hanno con-
traddistinto tutti gli "attori" del progetto, dai rappresentan-
ti delle associazioni economiche alla consigliera regionale
Laura Salsi, fondamentale trait d'union fra tutti e tutte noi.
Lucia Gardinazzi, presidente dell'Associazione Nondasola
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