Numero 2 del 2012

Testi pagina 27

4 significa campare con stipendi ridicoli. La mia
' famiglia può ritenersi fortunata solo perché
mio marito guadagna 1.300 euro al mese, ma
I ne paghiamo 680 di mutuo e abbiamo una fi-
glia all'università e l'altra che ha lO anni. Lo
capiscono che vuol dire questo? Non credo.
,î Se continua così le donne italiane non po-
tranno neppure più fare figli". Ma proprio Ie
donne si sono ribellate negli ultimi tempi e
, hanno fatto sentire le loro voci di protesta.
“Come donne in questi anni abbiamo fatto un
"‘ passo avanti e quattro indietro. È giusto
‘Vz‘ che siano le donne a scendere in piazza per-
ché quando c'è una crisi sono le prime a pa-
' ' gare. Ma non basta, la reazione dovrebbe es-
'. sere più diffusa e forte, non violenta, ma su
obiettivi concreti". Con il nuovo governo
qualcosa è cambiato? “Al governo ci vor-
rebbero donne normali, che dovrebbero rap-
presentare noi donne normali. Quelle di pri-
ma non andavano bene, ma ora ci sono tec-

crisi e che dei tagli alla spesa pubblica andavano fatti... “Dietro
questa crisi si nasconde la volontà di obbligarci a subire condi-
zioni che in passato non avremmo accettato. Al Sud eravamo già
abituati a lavorare al di sotto di una soglia minima di diritti, ora
che questo accade anche al Nord se ne parla di più". Che fare,
allora? “Ci dobbiamo svegliare perché questa storia dei sacrifi-
ci non si può accettare. A chi li chiedono i sacrifici, a chi Ii ha sem-
pre fatti? Sono talmente arrabbiata che quest'anno, per la pri-
ma volta, non ho voluto seguire l'intervento di fine anno del Pre-
sidente della Repubblica. Non posso sentirmi dire che dobbiamo
fare sacrifici da chi non ne sta facendo e che non capisce cosa

di Cristina Melchiorri

nici che non sanno che significa avere davvero problemi econo-
mici. Purtroppo anche Ie donne che oggi ricoprono ruoli impor-
tanti non prendono decisioni a favore di tutti e tutte".

Quello di Rosanna è un grido di dolore senza speranza. “Siamo
tutte prigioniere delle nostre solitudini. So che è colpa nostra, che
ci facciamo ingabbiare da stupide gelosie, del resto la polveriz-
zazione degli interessi è una strategia funzionale a rendere inof-
fensivo il popolo. Manca un senso sociale e civile e spero che cre-
sca in fretta. H0 pensato che fosse sufficiente occuparmi della
mia famiglia, ma ho capito che non basta, che dobbiamo essere
tante e reagire. Prima che sia troppo tardi".l






SAPER GESTIRE LE RIUNIONI

Sono Carla e da due mesi sono a capo di un team di commerciali in un'azienda
di spedizioni. La mia difficoltà consiste nell'organizzare le riunioni settima-
nali con la forza vendita che è costituita prevalentemente da uomini, tra l'al-
tro tutti molto più adulti ed esperti di me.
Consigli per fare buone riunioni e farmi apprezzare e riconoscere come loro
capo?

Carla Cucchi, Assago (Mi/ano)

Certo Carla, con piacere! Innanzi tutto parti dalle informazioni logistiche,
cioè dove si svolge, a che ora inizia, ma anche a che ora termina l'incontro.
Sii rigorosamente puntuale e non tollerare i ritardi dei partecipanti, come
forma di rispetto reciproco.

Anticipa la check Iist degli argomenti da affrontare, in modo che chi partecipa

possa prepararsi i dati e le proposte da presentare e non improvvisare, con
il rischio di essere poco efficace e agitarsi inutilmente. Vuoi fornire informa-
zioni, oppure vuoi suscitare una ricerca di idee per la soluzione di qualche pro-
blema comune al team? Vuoi proporre un piano di lavoro, con un percorso
che i partecipanti devono svolgere durante la riunione, come costruire un
budget, progettare un piano di marketing 0 un evento? Chi partecipa lo deve
sapere prima. Favorisci gli interventi di tutti, anche di chi non ama parlare in
pubblico. Cattura l'attenzione dei partecipanti guardandoli negli occhi uno
ad uno.Tieni le redini della discussione, orientando chi parla a stare in tema
e a essere propositivo. Se devi prendere decisioni esponi con chiarezza iter-
mini della questione, ascolta il parere di tutti, cerca di ridurre gli eventuali con-
flitti, facile quando ci sono molti galli in un pollaio, poi assumiti direttamente
la responsabilità della decisione. Sei il capo, no?





noidonne | febbraio | 2012 a