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Numero 12 del 2007

Un anno di notizie a colori


Foto: Un anno di notizie a colori
PAGINA 26

Testi pagina 26

L'aborto in Emilia-Roma-
gna si conferma sostan-
zialmente stabile. I dati del
2006 sull'interruzione vo-
lontaria di gravidanza
(Ivg), contenuti nella rela-
zione annuale fornita dal-
l'Assessorato alle Politiche
per la Salute al Ministero e
ai consiglieri regionali, re-
gistrano un aumento mini-
mo del numero di casi ri-
spetto al 2005 (11.458
contro 11.379), con una
diminuzione tuttavia per
quanto riguarda le donne
residenti in regione (9.391
contro 9.436) e solo 6 casi
in più relativi alle straniere (3.526), in maniera
dunque piuttosto ridotta rispetto alle dimensioni
del flusso migratorio nel territorio emiliano-ro-
magnolo.
"La relazione - commentano Laura Salsi e Gabriel-
la Ercolini, consigliere regionali di Uniti nell'Ulivo
- evidenzia che in Emilia-Romagna si è lavorato
bene per la corretta applicazione della legge 194.
Dal primo anno di applicazione della Legge, il
1979, il numero delle interruzioni volontarie di
gravidanza di donne residenti è passato da circa
20.000 a poco più di 9.000 nel 2006, di cui poco
più di 3.500 di donne straniere residenti. E' vero
che il numero delle interruzioni volontarie di gra-
vidanza aumenta nell'ultimo decennio (da 1.218
nel 1997 a 3.526 nel 2006), ma lo fa in misura in-
feriore all'incremento della popolazione femmini-
le straniera residente, quasi quintuplicata (da
34.400 nel 1997 alle oltre 154.000 nel 2006). Da
parte dell'Assessorato alle Politiche per la Salute
c'è stata la rassicurazione che l'impegno del Servi-
zio sanitario regionale per l'applicazione di tutte
le parti della Legge 194 resterà alto. In ogni
Azienda Usl sono attivi interventi di educazione
sessuale e contraccettiva rivolti soprattutto alle
fasce di popolazione più deboli e più a rischio
(ragazze, donne e ragazzi stranieri), così come
ogni Azienda Usl pone grande attenzione all'ac-
cessibilità dei servizi. Inoltre, i Servizi sociali, an-
che attraverso il rapporto con il volontariato, as-
sicurano percorsi di presa in carico per situazioni
problematiche e percorsi di sostegno alla mater-
nità".
Un dato interessante è quello che si riferisce all'u-
so della pillola RU486, per il quale è disponibile il
risultato dell'indagine eseguita nelle Aziende sa-
nitarie della Regione dal dicembre 2005 (data di
introduzione del nuovo farmaco tra le opzioni per
le donne dell'Emilia-Romagna) al dicembre 2006:
in questo periodo 464 pazienti hanno chiesto di
sottoporsi a questa metodica, il 4% rispetto al to-
tale di ricorrenti all'Ivg. Per la stragrande maggio-
ranza si tratta di cittadine italiane (76%), occupa-
te (58%), diplomate o laureate (66%). Nessuna
complicanza grave legata all'uso della RU486, né
infezioni né emorragie, bensì solo effetti collate-
rali di scarsa entità.
"L'Emilia-Romagna in materia ha agito nel pieno
rispetto delle norme vigenti - dichiarano Salsi ed
Ercolini -. Come confermano anche i dati interna-
zionali, non ci sono problemi di sicurezza connes-
si alla scelta della pillola RU486. La donna non è
mai abbandonata, in quanto le sono comunque
garantiti i processi di presa in carico e la conti-
nuità dell'assistenza ospedaliera in tutto il perio-
do di trattamento con il farmaco. Inoltre, ha una
possibilità di scelta in più, potendo ricorrere a un
metodo per l'interruzione di gravidanza senza
dubbio meno invasivo rispetto all'intervento chi-
rurgico".
Pagine a cura delle consigliere regionali
del gruppo Uniti nell'Ulivo Ds
Gabriella Ercolini e Laura Salsi
eEmilia Romagna Emilia Romagna Aborti stabili
in Emilia
Romagna
e il 4% di donne
sceglie la RU486
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