Numero 9 del 2008
Stampa: libertà vigilata
Testi pagina 26
La notizia della liberazione di Ingrid
Betancourt, sana e salva, giunta du-
rante la serata dello scorso 2 luglio, ci
ha riempito di gioia: proprio pochi
giorni prima avevamo presentato,
prima firmataria la collega Laura Sal-
si, una Risoluzione all'Assemblea Legislativa della
Regione Emilia-Romagna che chiedeva di soste-
nere gli sforzi in atto per ridare la libertà alla se-
natrice colombiana, e di aderire alla raccolta di
firme che la propone come Nobel per la Pace.
Il documento, redatto dal Gruppo Pd in Regione,
ha da subito registrato un apprezzamento impor-
tante.
L'impegno in primo luogo della presidente del-
l'Assemblea Legislativa Monica Donini e delle
consigliere Gabriella Ercolini del PD, Daniela
Guerra dei Verdi, Donatella Bortolazzi del Pdci e
Silvia Noè dell'Udc è stato elemento fondamenta-
le nel trovare un consenso pressoché unanime at-
torno a questa proposta, facendovi convergere
tutti i partiti rappresentati nell'Assemblea Legisla-
tiva dell'Emilia-Romagna.
La Risoluzione ricordava fra l'altro che la Betan-
court "lottando per la sue idee di libertà e di pace
è diventata simbolo di coraggio e di capacità di
resistere in modo convinto ma non violento" e
che "la sua resistenza pacifica rappresenta uno
straordinario messaggio di
fronte ad una ripresa del
culto della violenza".
Valori che, ben lungi dal po-
ter essere considerati acqui-
siti una volta per tutte, an-
che in Italia hanno bisogno
di essere ribaditi giorno do-
po giorno.
Negli stessi giorni in cui la
senatrice colombiana veniva
liberata, era previsto l'arrivo
a Bologna dei familiari di In-
grid Betancourt, che si sono
spesi senza risparmio di
energie per continuare a
mantenere alta l'attenzione
sul caso, e non far cadere
nell'oblio la sorte di que-
sta donna coraggiosa, se-
questrata da ormai sei an-
ni. La notizia della sua ri-
trovata libertà ha annulla-
to ovviamente ogni impe-
gno, e portato la sua fa-
miglia in Sudamerica a ri-
abbracciarla, finalmente.
Credo però che il signifi-
cato della campagna in-
ternazione "Ingrid Betan-
court cittadina onoraria",
alla quale hanno già ade-
rito più di 200 città in tut-
to il mondo e oltre 3.000 enti locali, non abbia
esaurito la sua funzione con l'atto di liberazione,
ma possa rappresentare uno spunto per prose-
guire in un impegno di civiltà e di forte riconosci-
mento di principi universali.
Come Presidente del Gruppo del Partito Demo-
cratico in Regione Emilia-Romagna mi auguro che
l'Assemblea Legislativa della
nostra Regione debba con-
tinuare a sostenere gli sfor-
zi della senatrice Betan-
court, e auspico che la città
di Bologna e la Regione ab-
biano l'occasione di averla
personalmente ospite, ap-
pena i suoi impegni interna-
zionali lo permetteranno,
per tributarle il giusto plau-
so e per accompagnarla nel-
la sua battaglia per la pace
e contro ogni violenza.
* Presidente del Gruppo
Partito Democratico
Regione Emilia-Romagna
E adesso
aspettiamo qui
Ingrid Betancourt
Marco Monari*
Pagine a cura del
Gruppo Partito Democratico
della Regione Emilia-Romagna
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