Numero 5 del 2008
Donne elette: tutto è cambiato, nulla è cambiato
Testi pagina 26
Cresce ancora il numero delle perso-
ne al lavoro in Emilia-Romagna ed è
buono anche il dato dell'occupazione
femminile: nel 2007 il tasso di occu-
pazione arriva al 70,3 per cento
(62,1% per le donne) e colloca la re-
gione al primo posto in Italia e tra le più avanza-
te in Europa. La disoccupazione scende al 2,9 per
cento, percentuale che nel nostro Paese è più bas-
sa solo in Trentino Alto Adige, mentre a livello na-
zionale il tasso di disoccupazione è al 6,1 per cen-
to.
I dati che emergono dall'analisi dei dati ISTAT re-
lativi all'andamento del mercato del lavoro per il
2007. Rispetto al 2006, l'occupazione regionale
registra 35 mila persone in più al lavoro, di cui 14
mila (il 40%) sono donne e 22 mila uomini. In to-
tale in Emilia-Romagna sono occupate 1 milione
953 mila persone, di cui 1 milione e 108 mila so-
no maschi e 846 mila (il 43,3%) femmine. Il tasso
di occupazione, quindi, raggiunge il 70,3%, con
gli uomini al 78,4% e le donne al 62,1%. "Oltre al
dato dell'occupazione, anche il calo della disoccu-
pazione è interessante e dimostra l'impegno di
questa regione nel campo del lavoro, anche se
non ci accontentiamo. Specialmente nel campo
dell'occupazione femminile si più fare di più e
non dobbiamo abbassare la guardia - affermano
le consigliere Laura Salsi e Gabriella Ercolini del
Pd regionale - I disoccupati diminuiscono di 10
mila unità, di cui 6 mila uomi-
ni e 4 mila donne; in valori as-
soluti le persone in cerca di
impiego sono 57 mila di cui 34
mila donne (59,6%) e 23 mila
uomini".
Il tasso di disoccupazione è al
2,9%, ampiamente al di sotto
della soglia frizionale, con gli
uomini che registrano il 2,1%
mentre le donne sono al 3,9%.
Le condizioni favorevoli del
nostro mercato del lavoro fan-
no dell'Emilia-Romagna una
regione fortemente attrattiva tanto che si è regi-
strato una crescita della popolazione di circa 52
mila residenti: si tratta per circa la metà di perso-
ne provenienti dalle altre regioni del Paese - ab-
biamo il più alto tasso migratorio di italiani, il
10,4 per mille - mentre per quanto riguarda l'im-
migrazione straniera siamo in linea con i numeri
delle altre regioni del nord-est. "La Regione deve
continuare la lotta alla disoccupazione e alla dif-
ficoltà di accesso al lavoro stabile di particolari fa-
sce di lavoratori, mettendo a disposizione una
platea di incentivi per rafforzare le persone che si
trovano in condizione di maggior disagio, penso
ad esempio alle donne che rientrano nel mondo
del lavoro dopo la maternità", continuano le con-
sigliere regionali. Il saldo occupazionale positivo è
da imputare, per la maggior parte, ai lavoratori
dipendenti + 29mila (83% della crescita), mentre
gli indipendenti crescono di 6mila. L'analisi setto-
riale mostra la strutturale diminuzione in agricol-
tura (-5mila addetti) controbilanciata dall'aumen-
to dell'industria (+18 mila), dove il saldo maschi-
le è + 16 mila, dovuto sia alla crescita delle co-
struzioni (+11 mila addetti) che all'industria in
senso stretto (+7 mila).
Forte è la crescita nei servizi
(+22mila) suddivisa fra uomi-
ni (+12mila) e donne (+10mi-
la). Il ricorso agli ammortizza-
tori nel 2007 rispetto al 2006
si è fortemente ridotto sia per
la Cassa integrazione ordina-
ria, che straordinaria, così co-
me nell'edilizia. In contrazione
anche il ricorso alla mobilità,
nel 2007 ne hanno usufruito
1.133 lavoratori in meno ri-
spetto al 2006.
Il tasso di
occupazione
femminile in
Emilia Romagna
raggiunge il 62,1%
Pagine a cura del
Gruppo Partito Democratico
della Regione Emilia-Romagna
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