Numero 2 del 2009
Se 60 anni vi sembran pochi provate voi a lavorar...
Testi pagina 26
Intervista a Anna Maria Dapporto,
Assessora regionale alla Promozio-
ne politiche sociali ed educative
per l'infanzia e l'adolescenza, poli-
tiche per l'immigrazione, sviluppo
volontariato, associazionismo, ter-
zo settore.
Se volessimo fare un bilancio dell'anno appena
passato, quali interventi nel suo settore ritiene
che possano caratterizzarlo?
L'approvazione del primo Piano Sociale e Sani-
tario regionale è sicuramente il risultato più im-
portante raggiunto in questo anno, ma credo in
tutta la legislatura. Il Piano vuole superare una vi-
sione settoriale del welfare e favorire un approc-
cio integrato alle questioni sociali e sanitarie. In-
tegrazione e partecipazione sono le parole d'ordi-
ne del nuovo modello di welfare per garantire la
qualità dei servizi, per sostenere le famiglie, per
rafforzare fiducia e sicurezza, per trainare lo svi-
luppo economico e sociale del nostro territorio.
Le linee guida per la programmazione locale
2009-2011 avviano il percorso per la costruzione
del welfare di comunità in tutte le province e in
tutti i Distretti. L'obiettivo generale è l'integrazio-
ne delle politiche sociali e sanitarie con le altre
politiche che hanno un forte impatto sulla salute
e sul benessere delle persone, delle famiglie e del-
le comunità (casa, lavoro, scuola, formazione,
trasporti,…).
Su proposta della Giunta, l'Assemblea Legislativa
ha approvato il Programma Triennale 2009-
2011 per l'immigrazione: alfabetizzazione, me-
diazione, antidiscriminazione sono i tre obiettivi
strategici. La regione ha scelto di proseguire nel
percorso di integrazione e di inclusione sociale
dei cittadini stranieri per rafforzare un senso con-
diviso di rispetto delle regole e di appartenenza
territoriale, per la promozione della convivenza,
per un nuovo patto di cittadinanza di diritti e do-
veri.
A novembre è stato approvato dall'Assemblea Le-
gislativa, il Programma Triennale per i servizi
socio-educativi dedicati alla prima infanzia (ni-
di e altri servizi integrativi e sperimentali). La no-
stra regione detiene la percentuale più alta nel
rapporto posti disponi-
bili/popolazione 0-3 an-
ni (27%): oltre mille so-
no i servizi diffusi sul
territorio, che garanti-
scono alle famiglie un
servizio di qualità.
Infine, voglio evidenzia-
re il percorso compiuto
con le organizzazione
del Terzo Settore: Cooperative sociali, Organizza-
zioni di Volontariato, Associazioni di promozione
sociale. La giunta ha predisposto le linee guida
per realizzare nei territori luoghi di confronto
e di partecipazione alla programmazione della
rete dei servizi.
Le donne sono protagoniste dell'azione di cura
verso le persone care più bisognose, i bambini, gli
anziani, i disabili. Ma oggi sono sempre più de-
terminanti per il bilancio familiare, per arrivare al-
la quarta settimana. Come conciliare questi due
ruoli nel rispetto della persona e nel suo diritto a
vivere una vita serena, volta al benessere psicolo-
gico e fisico?
E' necessario costruire intorno alla donna una re-
te di servizi e interventi che le garantiscano mag-
giore sostegno nei compiti di cura e nella conci-
liazione dei tempi di vita e di lavoro. Servizi per
l'infanzia, contributi economici per la conciliazio-
ne, sostegno alla domiciliarità, qualificazione del-
la rete territoriale dei servizi. Questa è la direzio-
ne che si è data la nostra regione: consolidare e
innovare la rete dei servizi, dare ai comuni gli
strumenti per svolgere la propria funzione di go-
verno del sistema, incentivare la partecipazione di
tutti i soggetti per un welfare che sostenga la
persona, la famiglia, la comunità. Non è con un
bonus una tantum o con una carta di 40 euro al
mese che una donna o una famiglia bisognosa
possa sentirsi tutelata o sostenuta. La nostra scel-
Le politiche
sociali al centro
dell’attenzione
Pagine a cura del
Gruppo Partito Democratico
della Regione Emilia-Romagna
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