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Numero 8 del 2010

Idee in viaggio


Foto: Idee in viaggio
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Testi pagina 26

24 noidonne | luglio-agosto | 2010
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lezza derivatale dalla sostanza del lavoro prodotto. Credo
che dovremo riflettere su come far camminare tutte le
nostre sinergie. I vecchi schemi centro/periferia o ver-
tice/base sono superati nei fatti. Ora si tratta di ricono-
scere che siamo una pluralità unita negli intenti ma con
diverse e autonome modalità di esecuzione. Ciò che
deve continuare a distinguerci è la nostra autonomia,
un’ampia apertura nei riguardi delle altre donne sia or-
ganizzate, sia singole, saper ascoltare e ricercare il con-
fronto a tutto campo, e il reciproco riconoscimento.
Parlando di questi temi mi viene in mente il pan-
cione di mia nuora che partorirà a giorni e in lei osservo
come in uno specchio le tantissime della sua generazione
cui non sfuggono le storture del mondo che pesano su
di loro quotidianamente ma che decidono di non ri-
nunciare al desiderio di maternità e si inventano una
conciliazione per essere madri, lavoratrici, precarie, di-
soccupate. Riusciremo a parlare a queste donne?
l’iniziativa. In quei giorni si sono creati rapporti nuovi e
rinsaldati rapporti antichi o superate antiche fratture.
Il 25 novembre 2009, giornata contro la violenza e
chiusura della ‘Staffetta’, abbiamo inviato una let-
tera ai 26 Comuni della Provincia. Alcuni hanno aderito
immediatamente alla nostra proposta, che allora era la
‘Moratoria contro la Pubblicità lesiva della dignità della
donna’. L’8 marzo abbiamo riproposto il progetto come
‘Immagini amiche’: molti Comuni, assessorati alle Pari
Opportunità, Commissioni donne elette, hanno orga-
nizzato dibattiti istituzionali o pubblici, richiedendo au-
dizioni all’Udi (ad esempio il Comune di Ferrara).
L’attenzione da parte istituzionale è quindi evidente ma
necessita di una rinnovata sollecitazione anche in altri
luoghi non istituzionali (luoghi delle donne, luoghi po-
litici, mezzi di informazione) in vista del 25 novembre
prossimo.
Aver riacquistato, con il XIV Congresso, una di-
mensione nazionale, ha consentito all’Udi di espri-
mere maggiore visibilità, credibilità, forza politica e
contrattuale con le donne delle forze politiche e istitu-
zionali e delle altre associazioni. I gruppi e le sedi locali
ne sono usciti rafforzati e più motivati, così come tan-
tissime donne nuove hanno scelto di partecipare attiva-
mente nell’Udi.
Il XV Congresso si apre, pertanto, con una Udi più
moderna, più ampia e con aspettative nuove: esserci ed
esserci in tante, con un’organizzazione capillare sul ter-
ritorio nazionale, necessaria per creare o rinsaldare un
contatto forte con le donne delle città e delle province.
La valorizzazione della relazione tra i gruppi/sedi ‘locali’,
lo scambio e la condivisione, aperto e senza filtri, di in-
formazioni ed esperienze, sarà, pertanto, non solo una
priorità ma una necessità, così come la costruzione di
un organismo collegiale nazionale in cui le varie realtà
territoriali possano trovare un punto di riferimento e di
valorizzazione.
Le campagne politiche nazionali di questi anni ave-
vano come filo conduttore la ‘democrazia incom-
piuta’. Questo concetto è entrato nel linguaggio comune
attraverso il lavoro capillare svolto, anche insieme a
donne e uomini delle istituzioni, donne di altre associa-
zioni, gruppi e singole, senza mediazione o contratta-
zione, esprimendo così il forte valore delle nostre
proposte. Alcuni mutamenti si sono già registrati anche
nella politica mista ma talvolta non dichiaratamente
esplicitata (basti vedere per esempio i regolamenti in-
terni che alcuni partiti si sono dati sulle candidature pa-
ritarie).
Le donne – singole, in associazioni, delle istituzioni,
delle università, delle scuole, delle città e delle pro-
vince – hanno trovato nella Staffetta uno strumento per
esprimere l’orgoglio di scendere in piazza, parlare con la
gente, esprimere la propria creatività, mostrando grande
riconoscimento nei confronti dell’Udi che ha lanciato
FE
RR
AR
A L’importanza
del lavoro capillare
Liviana Zagagnoni, 57 anni, iscritta dal 1975
e Stefania Guglielmi, 44 anni, avvocata, iscritta dal 2003
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