Numero 1 del 2016
L'utero è mio e....? Maternità surrogata
Testi pagina 26
24 Gennaio-Febbraio 2016
“La Calabria è una regione bellissima, accogliente e ricca di tradizioni. È la mia terra e non vorrei vivere in nessun altro posto ”. La famiglia Greco coltiva i campi
nella provincia di Cosenza da quasi un secolo e Antonella gesti-
sce l’azienda di famiglia dal 1998, in continuità del papà e del non-
no, che nel 1929 diede inizio a questa lunga e bella storia. Siamo
nell’Altopiano Silano, immersi in magnifi ci paesaggi naturali dove
si respira “l’aria più pulita d’Europa”. Antonella Greco, presidente
regionale di Donne in Campo/Cia, descrive la sua azienda con
l’orgoglio di appartenenza di chi si sente parte attiva di un con-
testo straordinario e troppo poco conosciuto per i suoi aspetti mi-
gliori. “La nostra è un’azienda a indirizzo zootecnico con duplice
attitudine perché produciamo buona carne e ottimo latte. Allevia-
mo anche maiali che crescono all’aperto e i cereali con cui allevia-
mo gli animali li produciamo in azienda, che è biologica. Noi stessi
facciamo la trasformazione sia del latte sia della carne e producia-
mo salumi, caciocavalli, ricotte e mozzarelle. Provvediamo anche
alla vendita diretta dei prodotti: ortaggi freschi e trasformati. È un
modo per rapportarci con i clienti, ai quali insieme ai prodotti ven-
diamo tradizioni, sapori e saperi e facciamo conoscere le persone
che lavorano tutti i giorni per valorizzare una terra che dovrebbe
essere conosciuta di più per le sue tante meraviglie”.
L’agriturismo “4 stelle”, completo di punti ristoro e possibilità di
pernottare, è tra i vanti di Antonella perché è stata una delle mo-
dalità con cui ha ammodernato l’azienda di famiglia. Un processo,
quello dell’innovazione, costantemente in corso. Oggi l’azienda è
tra le prime in Italia a sperimentare la coltivazione della cana-
pa sativa. “Con la sua farina si produce la birra, oppure un’ottima
pasta che è particolarmente adatta ai celiaci visto che non contie-
ne glutine. Anche per la macinazione abbiamo particolari accor-
gimenti e ricorriamo ai mulini a pietra, come avveniva in passato”.
È interessante conoscere le ragioni che portano a cercare nuovi
sbocchi di mercato. “Per ragioni climatiche in Sila la monocoltura
si può praticare da aprile/maggio fi no a ottobre e dovevamo cer-
care delle produzioni che nel periodo estivo si alternassero alla
pataticoltura, la maggiore produzione agricola dell’altopiano sila-
no. Ecco quindi la canapa: una produzione tradizionale nel nostro
paese che è stata abbandonata per il pregiudizio che l’ha collega-
ta unicamente alla marijuana. Due anni fa abbiamo sperimentato
i campi di canapa da fi bra e sativa. La forte escursione termica
nell’Altopiano fa sì che i prodotti siano molto ricchi di zuccherina e
Innovazione e amore per la terra.
Intervista a Antonella Greco, presidente
Calabria di Donne in Campo/Cia
di Tiziana Bartolini
COLTIVARE
CANAPA
SULLA SILA
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