Numero 3 del 2015
8 Marzo al tempo delle crisi
Testi pagina 26
24 Marzo 2015
L’attuale Legislatura si caratterizza per numerose
peculiarità, tra cambi di governo e di maggioranze, protago-
nismo governativo a discapito dell’agibilità politica del Parla-
mento, riforme istituzionali. Si vedrà in futuro quali saranno le
ricadute, positive e negative, di tutte queste novità. Intanto,
in occasione dell’8 marzo, vale la pena trarre alcune prime
riflessioni sul ruolo delle parlamentari, che non sono mai state
così tante in tutta la storia d’Italia - quasi il 30% -, una per-
centuale identificata in tutti i processi come punto di svolta
del cambiamento e che avrebbe la possibilità di lasciare il
segno. Lo stanno facendo? Farsi un’opinione in questo sen-
so è molto complicato, considerata la criticità del momento
politico ed economico, alcuni elementi li forniscono i dati di
OpenPolis, della Camera e del Senato.
In generale, l’ultimo rapporto di Openpolis sull’indice di pro-
duttività dei ‘palazzi’, pone l’accento su dinamiche parlamen-
tari molto particolari quali il progressivo accentramento da
parte del governo della funzione legislativa: l’84% delle leggi
approvate - e tutte quelle più importanti - nella XVII Legisla-
tura sono infatti di iniziativa dell’esecutivo, che ha così ridotto
molto il campo di azione di Deputati e Senatori insieme alle
dinamiche di negoziazione politica. Risultato di questa ten-
denza è che “dei quasi 1.000 fra deputati e senatori quelli
che riescono veramente ad influire sui processi parlamen-
tari non arrivano a 100. Molte volte non bastano impegno e
presenza costante, quello che veramente conta è presidiare
ruoli politici - ad esempio capogruppo - o istituzionali - ad
esempio presidenza di commissione - che regolano l’agenda
dei lavori e definiscono le priorità”.
All’interno di questo processo, vediamo che ruolo hanno
assunto le donne e quale contributo stanno offrendo ai
lavori parlamentari. Intanto, è importante sottolineare che
la maggiore presenza femminile in questo Parlamento è
frutto di un forte ricambio generazionale e della classe
politica. Sia alla Camera che al Senato le donne hanno
infatti mediamente alle spalle un numero di anni di man-
dato inferiore a quello degli uomini: 3,6 anni in media per
le donne alla Camera, contro i 4,6 degli uomini, 3,6 anni
per le Senatrici contro i 5,9 dei Senatori. Una dinamica
confermata anche dalla sottorappresentazione delle don-
ne politicamente più longeve: tra i 50 deputati più longevi
vi sono solo 9 donne elette, il 18% (contro il 30,8% medio
delle donne alla Camera), mentre trai senatori più longe-
vi le donne sono solo 3 su 50, il 6% (contro il 28,3% di
donne al Senato). L’indice di produttività parlamentare,
che premia sia la quantità del lavoro legislativo sia la
qualità in termini di norme approvate in via definitiva,
ci restituisce anche per le donne un potere parlamen-
tare legato agli incarichi parlamentari che sono stati ad
esse attribuiti.
Alla Camera, su una produttività media di 60,19 punti,
quella riferita alle donne è lievemente più bassa (52,6)
rispetto a quella degli uomini (63,5). Tale differenza è do-
vuta essenzialmente al maggior numero di ruoli e cariche
che gli uomini hanno assunto nelle Commissioni e nelle
cariche di responsabilità (Presidenti di Commissioni, di
gruppo ecc). Infatti, se le parlamentari alla Camera arri-
vano al 30,8%, la loro presenza nei ruoli di responsabilità
(Capo Aula, Capo Commissione, componenti del Governo
o Presidenti di Commissioni) scende invece al 22,8%, con
un indice di produttività di 76,6 contro 108 degli uomini.
Diversa è la situazione al Senato dove le donne sono riuscite
IL VERO POTERE
DELLE NOSTRE
PARLAMENTARI
Mai avute così tante donne in
ParlaMento, Ma il nuMero non ci
racconta qual è il loro Potere reale né
l’efficacia legislativa. i dati oPenPolis
e del ParlaMento ci aiutano a caPire
la strada ancora da fare affinché la
cosPicua raPPresentanza abbia anche un
iMPatto innovativo
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