Numero 9 del 2007
Dolce attesa ... o malattia?
Testi pagina 25
La tutela della persona
e i diritti della personalità
Viviamo strani tempi! Abbiamo letto qualche mese fa di un
regolamento per le attività funebri e cimiteriali della regione
Lombardia in cui si prevede la sepoltura per tutti i feti, com-
preso quelli che provengono da aborti sotto i cinque mesi o
meglio lo si impone, considerato che l'alternativa è tra un funerale privato o l'invio, curato
dall'Asl, in una fossa comune.
Prescindendo dalla valenza intimidatoria di questo provvedimento proviamo a misurarci con le
norme che nel nostro ordinamento definiscono la persona e i suoi diritti. La nostra Costituzione
sancisce in riferimento alle persone fisiche il principio in base al quale ogni essere umano, solo per-
ché è tale, è considerato dall'ordinamento anche soggetto di diritto e di conseguenza tutti gli esse-
ri umani hanno un uguale grado di soggettività giuridica. In altre parole tutti gli esseri umani sono
soggetti di diritto senza distinzioni discriminatorie.
L'attitudine del soggetto ad essere titolare di diritti e doveri giuridici si chiama capacità giuridi-
ca; questa si acquista al momento della nascita, che viene intesa come separazione del feto dal corpo della madre e che viene
fatta coincidere, dai medici legali, con l'inizio della respirazione polmonare. L'essere nati vivi è requisito per acquisire la capaci-
tà giuridica. Questa regola trova pochissime eccezioni, indicate tassativamente, nelle quali anche il concepito è titolare di capa-
cità:si pensi al caso della capacità di succedere del concepito al momento della morte, e quindi dell'apertura della successione,
di un genitore o di un parente o analogamente alla capacità di ricevere per donazione.
Se la capacità giuridica attiene all'aspetto "statico - passivo della soggettività", la capacità di agire attiene all'aspetto "dinami-
co -attivo", infatti è la capacità di un soggetto di compiere atti di acquisto, di perdita o di modifica dei proprio diritti.
Quest'ultima, come noto, si acquista con la maggiore età, cioè con il compimento del diciottesimo anno. E' tuttavia possibile per-
derla anche prima della morte, quando l'idoneità del soggetto a curare i propri interessi viene meno ad esempio a causa di malat-
tia gravemente invalidante. Lo status di persona, insieme alla capacità giuridica, conferisce a ciascun individuo dei diritti che
hanno per oggetto "attributi essenziali della persona umana e costituiscono i principi fondamentali di un regime democratico, sono
i diritti soggettivi della personalità."
Questi diritti sono assoluti, perché possono essere fatti valere nei confronti di chiunque, sono innati, perché si originano diretta-
mente in seguito alla esistenza in vita e non dipendono da nessun riconoscimento, sono imprescrittibili perché il mancato uso o
esercizio non ne comporta la decadenza, sono irrinunciabili e indisponibili, sicché al soggetto non è consentito, salvo eccezioni,
alcun potere dispositivo su di essi.
Ne facciamo un'elencazione per poi occuparcene nel proseguo in maniera più approfondita: diritto all'onore a all'integrità mora-
le, diritto alla riservatezza ed alla protezione dei dati personali, diritto all'immagine, diritto al nome, diritto all'identità sessuale,
diritti di solidarietà, tra i quali il diritto alla salute e al lavoro.
Avv. Natalia Maramotti
noidonne settembre 2007 25
gliera regionale di parità della Regione
siciliana congiuntamente al Coppem e
all'ufficio di collegamento con le istitu-
zioni europee della Regione siciliana.
"L'incontro è stato preceduto da un
lungo lavoro preparatorio.
Ho provveduto personalmente ad inol-
trare la carta agli Enti Locali. A questo
lavoro preparatorio hanno contribuito
le nove Consigliere di parità della Re-
gione" ha detto Claudia Serio, Consi-
gliera di parità della Regione.
L'iniziativa è stata la risposta alla ri-
chiesta che la presidente dell'Aicree
Mercedes Bresso ha rivolto al presi-
dente della Regione Cuffaro di far sot-
toscrivere la carta alle istituzioni loca-
li. Il governo regionale ha preso tre im-
pegni: la predisposizione di un disegno
di legge bipartisan, per la costituzione
della commissione regionale di pari
opportunità; la promessa di una pre-
mialità da parte verso quei comuni che
sottoscriveranno la carta; l'impegno a
emendare l'attuale disegno di legge
elettorale in discussione apportando
quei correttivi necessari per migliorare
la rappresentanza delle donne.
"Ci siamo lasciate dandoci appunta-
mento con gli esponenti del governo,
con le associazioni sindacali e impren-
ditoriali per predisporre insieme il di-
segno di legge per istituire la commis-
sione regionale pari opportunità, che è
stata una delle richieste fatte dal mio
ufficio assieme a quella del bilancio di
genere. Mi sembra un altro grande ri-
sultato raggiunto".
Presente all'incontro Maria Teresa
Coppo Gavazzi, vice presidente della
consulta delle Elette dell'Aiccre e re-
dattrice della Carta.
Antonella Romano