Numero 10 del 2010
Bio diversa mente
Testi pagina 25
di Cristina Melchiorri
A BARCELLONA SI CRESCE COSÌ
STRATEGIE PRIVATE
Scrivo a Noidonne, di cui sono sempre stata let-
trice, per la mia nipotina, che ha diciassette anni e
si interroga sul suo futuro. Sta progettando per-
sino di andare in Spagna, a Barcellona, perché di-
versi suoi amici hanno trovato lì una buona
formazione e opportunità di lavoro. Devo tratte-
nerla o lasciarla andare?
Maria Teresa Sallustri, Cologno Monzese (Mi)
Cara Maria Teresa, a Barcellona c’è un’agenzia pub-
blica, Porta 22, che prende per mano chi vuole orien-
tarsi nel mercato del lavoro di oggi, scegliere una
formazione utile, trovare lavoro o crearne uno pro-
prio. Se hai interesse, giovane o non giovane, con un
lavoro o senza, puoi compilare un test on line, gratis,
e ottenere il tuo profilo personale (studi, compe-
tenze, esperienza, attitudini), cui corrisponde una
lista di lavori affini fra gli oltre 800 mestieri possibili,
analizzati e proposti dal sistema. Capirai quali sono
gli sbocchi occupazionali reali, quali i requisiti ri-
chiesti e quale formazione ti sarebbe d’aiuto per es-
sere in grado di cogliere quell’opportunità. C’è anche
un master di sei mesi, sempre gratuito, a seconda
del livello necessario. Il sistema ti dice quali aziende
stanno cercando oggi una persona come te, ti inse-
gna a scrivere un curriculum efficace e a fare bella
figura al colloquio di lavoro. Un consulente ti segue
passo passo, se lo desideri, anche via Facebook. Nel
2009 oltre 60.000 persone hanno trovato lavoro gra-
zie a questo supporto pubblico e gratuito, nel 2010
diventeranno 80.000. Le Università locali stanno uti-
lizzando questo software, che i laureandi avidamente
consultano negli sportelli di orientamento al lavoro.
Il 40% delle scuole superiori di Barcellona offre ai
propri allievi un’auto- diagnosi per capire cosa a cia-
scuno piace davvero e cosa sarebbe in grado di fare
al meglio. Il risultato è che i giovani scoprono se
stessi e gli insegnanti sono in grado di dare maggior
coerenza alla formazione. Energie alternative, turi-
smo, ricerca, biotecnologie sono i settori che offrono
più opportunità agli spagnoli, ma anche a molti Ita-
liani, che sono la comunità straniera più consistente
a Barcellona, oltre 20.000.
Sarebbe preferibile dire a tua nipote: “resta in Italia,
perché anche qui avrai gli stessi supporti”. Al mo-
mento non è così. Quindi non può farle male una vi-
sita all’open space di Porta 22, con 45 postazioni
intranet, per capire meglio se i suoi sogni hanno un
senso nella vita reale..In attesa che anche a casa no-
stra gli Amministratori dei Comuni, della Province,
delle Regioni investano risorse ed energie sulla cre-
scita dei giovani, mettendoli in grado di guardare con
consapevolezza il mercato del lavoro e il loro futuro.
23noidonne | ottobre | 2010
JOB&JOB
AVELLINO
ia Tino è stata una profes-
soressa di italiano e storia all’ITIS “Dorso” di Avelli-
no, Istituto molto rinomato che ospitava l’unica bi-
blioteca irpina adeguata al soggettario (codice per la
compilazione di un catalogo omogeneo). Ovviamen-
te, la curatrice della biblioteca era lei e ciò spiega il
suo grandissimo ed inossidabile amore per i libri e la lettura. Lia
Tropeano ha una bella storia di militanza civile. Dal 1969 in poi
non si è persa nessuna delle battaglie e delle lotte sociali, in fa-
vore della cultura, della parità dei generi e della democrazia. Si
è coinvolta totalmente nei Decreti Delegati e nel sindacato, ha
scritto volantini e manifesti che ha distribuito ed affisso assie-
me ai docenti, spiegando e discutendo con pazienza e compe-
tenza le ragioni di ogni cambiamento necessario allo svec-
chiamento culturale dell’istruzione in Italia.
“È una pena vedere come dopo anni di discussioni e confron-
ti, dopo la raccolta di firme e voti a favore dell’insegnamento
condiviso nella scuola elementare, con un decreto si spazzino
via anni di esperienze e di lavoro per
ritornare al maestro unico, a causa
dei tagli alla spesa pubblica. La
cultura e l’istruzione sono investi-
menti perenni”.
Una tappa fondamentale della sto-
ria di Lia Tino è stato il CIDI, Centro
d’Iniziativa Democratica degli Insegnanti. Un’Associazione
nazionale (www.cidi.it) voluta dai docenti per la formazione e
l’aggiornamento degli stessi. Da un anno Lia Tino ha aperto una
libreria nel centro storico di Avellino: un suo antico sogno. Qui,
è vietato non toccare. “Serve per imparare a scegliere”, dice Lia
Libraia, come ama definirsi.
Nel suo piccolo regno-libreria, Lia Tino cerca ancora - come ha
sempre fatto in tutti i suoi anni di vita ed insegnamento, ed an-
che ora che è nonna - di dimostrare la funzione sociale e poli-
tica di un libro. Racconta di mamme che, comprando libri ai fi-
gli, confessano di aver rinunciato a qualcos’altro. Sono tempi
di crisi, ma è proprio il momento giusto per investire in cultu-
ra ed istruzione, anziché distrarsi con futilità edonistiche.
Con Lia lavora Consiglia, una dolce ragazza che mostra emo-
zionata tutti i biglietti “d’amore” e i disegni a lei dedicati, lasciati
dai bambini che lei segue durante i laboratori organizzati in Li-
breria. La Libreria di Lia Tino sta diventando un centro di ‘smi-
stamento culturale’, una sorta di ‘crocevia di opinioni’ della cit-
tà, ospitando Comitati ed Associazioni e corsi. Parafrasando Elias
Canetti “Eine Buchhändlerin ist eine Königin”, una libraia è una
Regina. E si chiama Lia. n
di Marika Borrelli
L
LIA, LIBRAIA
E REGINA
www.langolodellestorie.it
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