Numero 9 del 2007
Dolce attesa ... o malattia?
Testi pagina 24
Discriminazioni di genere
Un monitoraggio
Che cosa sono le discriminazioni di
genere in ambito lavorativo lo ha sta-
bilito la normativa europea, che con le
sue direttive ha indirizzato le leggi de-
gli stati membri. La situazione italiana
è caratterizzata da un basso livello di
contenzioso in materia, che da sempre
ha suscitato interrogativi e perplessità
tra gli addetti ai lavori, ma ultimamen-
te le cose stanno cambiando. Vediamo
come. Tra i molti compiti delle Consi-
gliere di parità rientrano anche quelli
relativi all'attività antidiscriminatoria,
e sono compiti di promozione, di con-
trollo, di assistenza e di intervento
giudiziale a favore di donne che hanno
subìto una discriminazione.
Dall'esercizio di tale competenza e
dalla consapevolezza dello scarto an-
cora grande tra la tutela prevista dalla
legge e il suo effettivo utilizzo, è nata
l'esigenza da parte dell'Ufficio nazio-
nale della Consigliera di parità di mo-
nitorare i casi di discriminazione trat-
tati dalle Consigliere.
Con il contributo di Isfol e del gruppo
di lavoro della Rete nazionale dedicato
proprio a "Discriminazioni individuali e
collettive", è stata preparata una sche-
da di rilevazione che le Consigliere
hanno compilato descrivendo le attivi-
tà svolte. I primi risultati del rapporto
preparato da Isfol sono stati presenta-
ti nel corso di un seminario che si è te-
nuto a Roma nel mese di giugno, da
cui emergono alcune considerazioni.
Il primo elemento importante è che le
attività antidiscriminatorie svolte dalle
Consigliere di parità aumentano con il
passare degli anni tra il 2001 e il 2006
e quindi si presume con una sempre
maggiore conoscenza e accreditamen-
to del loro ruolo sul territorio. In tota-
le sono stati censiti 621 casi, il 61% è
arrivato dalle Regioni del nord, il 13%
da quelle del centro e il 26% dal sud.
I casi più frequenti di discriminazione
sono legati alla flessibilità e concen-
trati nella fascia di età collegata alla
maternità, dai 25 ai 40 anni; sono più
frequenti nel settore privato che in
quello pubblico e le aziende più coin-
volte sono quelle medie e piccole, del
settore commercio e grande distribu-
zione. Le attività svolte dalle Consi-
gliere di parità si possono così riassu-
mere: 294 sono azioni di consulenza,
133 di conciliazione informale, 70 ca-
si di conciliazione extragiudiziale e 45
giudiziali, più 79 interventi di tipo di-
verso. Si potrebbe quindi evidenziare
una crescente difficoltà della donna
discriminata a procedere nella difesa
dei propri diritti, una volta acquisita la
consulenza, il che potrebbe denuncia-
re una scarsa fiducia nella legge e negli
strumenti predisposti per la tutela
contro le discriminazioni.
Si tratta quindi di un terreno ancora da
presidiare saldamente, per ottenere ri-
sultati sempre più positivi, sapendo
che anche per questa strada passa il
rafforzamento delle donne nel mercato
del lavoro.
Maristella Lippolis
Rete nazionale
Un impegno a favore delle
donne vittime della tratta
La riunione della Rete nazionale delle
Consigliere di Parità che si è tenuta a
Roma il 19 giugno 2007, ha ospitato
un intervento fuori programma di
grande rilievo: la giornalista di Panora-
ma Laura Maragnani ha raccontato di
Isoke Aikpitanyi, una donna nigeriana
con la quale ha scritto il libro a quat-
tro mani "Le ragazze di Benin City" edi-
to da Melampo Edizioni. Anche Isoke è
arrivata dalla Nigeria in Italia come
tante con l'illusione di un lavoro, e si è
invece ritrovata sui marciapiedi delle
nostre città, schiava del racket della
prostituzione.
Un racket infame, reso possibile dall'e-
sistenza di un mercato in cui i com-
pratori sono uomini italiani. Isoke ha
trovato la forza e il coraggio di prende-
re parola in prima persona e di raccon-
tare, di uscire dal racket e di spendersi
in un progetto di aiuto per quante sce-
glieranno di seguire il suo esempio:
una casa di accoglienza a Aosta, dove
potranno trovare rifugio quante come
lei vorranno uscire dalla tratta.
Ma, affinché questo diventi un percor-
so possibile, è necessario che molte si-
nergie si attivino. In particolare, la Re-
te delle Consigliere di parità ha indivi-
duato due priorità, impegnandosi a
perseguirle con un ordine del giorno
approvato da tutte. Si tratta di solleci-
tare le Questure ad applicare senza in-
dugi la circolare del Ministero degli In-
terni interpretativa dell'art. 18 bis del-
la legge sull'immigrazione, che agevola
le procedure per i permessi di soggior-
no senza l'obbligo di denunciare i traf-
ficanti, che molto spesso riescono a
vendicarsi sui parenti delle ragazze ri-
masti in Nigeria.
Un'altra condizione importante riguar-
da il lavoro: le Consigliere di Parità si
attiveranno presso le Province e le Re-
gioni affinché i Centri per l'Impiego
trovino le più adatte procedure di ac-
cesso al lavoro, che rappresenta per
queste ragazze la prima garanzia di via
di uscita dal racket e una concreta op-
portunità di riscatto e di vita.
Maristella Lippolis
Sicilia
Carta europea
per l'uguaglianza
E' stata sottoscritta l'11 luglio scorso a
Palermo la carta europea per l'ugua-
glianza e le pari opportunità tra uomi-
ni e donne nella vita locale.
A firmare la carta sono stati la Regio-
ne, il Comune di Palermo, le nove pro-
vince siciliane e una ventina di comu-
ni dell'Isola. L'iniziativa, che si è svolta
all'Assemblea regionale siciliana, è
stata promossa dall'ufficio della consi-
settembre 2007 noidonne24
Consigliere di parità