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Numero 2 del 2007

Famiglia allargata e in evoluzione


Foto: Famiglia allargata e in evoluzione
PAGINA 24

Testi pagina 24

febbraio 2007 noidonne24
Pescara
Inserimento lavorativo
donne vittime di violenza
Le Consigliere di Parità della Provincia
di Pescara, l'Assessorato al Lavoro pro-
vinciale, il Comune di Pescara e lo Spor-
tello Antiviolenza del Comune gestito
dall'Associazione Ananke, hanno sigla-
to un Protocollo d'intesa finalizzato al-
l'attivazione di azioni di facilitazione
per l'inserimento lavorativo di donne
vittime di violenza e maltrattamenti. Il
Protocollo nasce dalla constatazione
che per attivare politiche di contrasto
efficaci e in grado di consentire alle
donne di uscire dal circolo vizioso della
violenza subita in silenzio, occorre il co-
involgimento e la messa in rete di mol-
teplici soggetti pubblici e privati e l'atti-
vazione di competenze diverse. In parti-
colare le operatrici dello Sportello anti-
violenza attivato dal Comune nell'am-
bito dell'iniziativa comunitaria Urban 2
e la Consigliera di parità, collaborando
alla soluzione concreta di casi, hanno
constatato che molto spesso il lavoro
rappresenta uno strumento fondamen-
tale per ridefinire percorsi autonomi di
vita, per consentire la fuoriuscita dal ci-
clo della violenza subita e affrancarsi
da condizioni di ricatto economico e di
dipendenza. Un percorso non facile, so-
prattutto se la donna che ha subito mal-
trattamenti e violenze non ha un lavoro
fuori casa che le consenta l'autonomia
economica, e se la presenza di figli de-
termina anche problemi di conciliazio-
ne. E' nata così l'idea di operare in for-
ma più strutturata, coinvolgendo le par-
ti che possono attivarsi per risolvere po-
sitivamente il problema dell'inserimento
lavorativo, nell'ottica che la violenza
contro le donne non è un fatto privato
ma è un problema di diritti e di cittadi-
nanza. Il protocollo ha lo scopo di faci-
litare l'inserimento lavorativo attraver-
so la predisposizione di alcuni servizi
mirati all'interno dei Centri per l'Impie-
go gestiti dalla Provincia, attività form-
ative specifiche rivolte alle operatrici e
agli operatori degli stessi, la messa in re-
te di tutti soggetti che intervengono sul-
la domanda e l'offerta di lavoro in con-
testi operativi diversi. Verranno inoltre
intraprese azioni di sensibilizzazione
del territorio provinciale, rivolte a isti-
tuzioni, enti, aziende, parti sociali, as-
sociazioni di categoria e agenzie per il
lavoro, sul tema della violenza alle
donne e sull'importanza del lavoro co-
me strumento fondamentale per ridefini-
re percorsi autonomi di vita. Un impe-
gno preciso che la Provincia, nella per-
sona dell'assessore al lavoro e alla for-
mazione professionale, ha dichiarato di
volersi assumere, individuando le mo-
dalità più adatte di facilitazione nel
percorso dell'inserimento lavorativo e le
forme più utili per risolvere i problemi di
conciliazione che di volta in volta emer-
geranno, anche attraverso l'erogazione
di vaucher di conciliazione. Già dal me-
se di gennaio hanno preso il via le prime
attività di sensibilizzazione degli opera-
tori dei Centri per l'Impiego, per definire
l'organizzazione della presa in carico e
le eventuali attività formative a loro de-
stinate.
Maristella Lippolis
(Consigliera di Parità Provincia di Pescara)
Chieti
Isitituiti i Centri
DonnAttiva
La Consigliera di Parità della Provincia
di Chieti, Giovina Tomassi ha attivato
presso la sua sede a Chieti e presso il
Comune di Vasto due Centri di acco-
glienza, informazione, documentazione,
orientamento, formazione dedicati alle
donne. I Centri DonnAttiva di Chieti e
Vasto sono stati finanziati nell'ambito
dell'iniziativa Comunitaria Equal Pro-
getto DonnAttiva, incentrato sulla ridu-
zione della segregazione di genere in
ambito professionale. Uno dei punti di
forza del progetto è rappresentato dal
coinvolgimento di 18 Organismi Pubbli-
ci e Privati, che hanno aderito e sotto-
scritto un Protocollo di Rete a supporto
dell'iniziativa. I due Centri si propongo-
no anche come un punto di riferimento
per le donne maltrattate e vittime di
violenza. "Sono un luogo aperto, acco-
gliente e non burocratico, recettivo delle
diversità delle donne, capace di regi-
strarne e valorizzarne le caratteristiche
e le risorse individuali", sostiene la Con-
sigliera. Le donne in età lavorativa, nel-
le loro diversità di esperienze, condizio-
ne e scolarizzazione, che ritengono di
aver subito violenza e maltrattamenti,
possono trovare presso la struttura ope-
ratori in grado di individuarne le diffi-
coltà oggettive e psicologiche e aiutarle
nel percorso di valorizzazione di sé. Ciò
è particolarmente importante proprio
per quelle donne che hanno perduto
l'autostima e la percezione delle proprie
possibilità, e di conseguenza non hanno
vissuto in modo sereno l'inserimento so-
ciale e lavorativo. Il Centro offre nume-
rosi servizi, come la consulenza legale
gratuita, e svolge una funzione di sup-
porto per le donne che hanno difficoltà
a presentare con realismo le proprie
competenze e il proprio progetto profes-
sionale e tendono a sottovalutarsi an-
che a causa delle esperienze negative
subite. "Il Centro DonnAttiva - sostiene
la Consigliera Tomassi - non è concepi-
to come luogo di emarginazione o espe-
rienza esterna alla realtà del mercato
del lavoro e della società; infatti la
struttura opera in una logica di intera-
zione e collaborazione con Enti ed Isti-
Consigliere di parità
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