Numero 1 del 2008
Siamo in movimento
Testi pagina 24
Rovigo
Differenziali salariali
L'Ufficio della Consigliera di Parità,
della Provincia di Rovigo, Annalisa Ve-
gna, ha svolto in collaborazione con la
ricercatrice Raffaella Polimeno, una
Analisi sui differenziali salariali nel
territorio provinciale. L'indagine si po-
ne l'obiettivo di migliorare la cono-
scenza delle problematiche connesse
alle differenze di salario ed alle relative
disparità tra uomo-donna, al fine di
poter studiare azioni volte a rimuove-
re le attuali ineguaglianze fra lavoratri-
ce e lavoratori sul piano retributivo.
Da quanto emerso, la
donna incontra ancora
oggi grosse difficoltà per
accedere alle professioni
più qualificate, più rico-
nosciute e più remunera-
te. I dati indicano che la
classe delle lavoratrici
con maggiori assunzioni
è quella tra i 30 ed i 49
anni, seguita dalle giova-
ni con età inferiore ai 30
anni. La ricerca ha evi-
denziato inoltre che le
donne entrano nel mon-
do del lavoro prevalentemente con
contratti a tempo determinato (65%
delle assunzioni). Solo il 20% è assun-
to con contratti a tempo indetermina-
to. In crescita negli ultimi anni è la
percentuale di donne che entrano con
il contratto di somministrazione lavo-
ro (interinale) che arriva al 6%. Il diffe-
renziale salariale è definito come la
differenza percentuale tra il salario
medio lordo dei lavoratori maschi e
quello delle lavoratrici di età compresa
tra i 15 ed i 64 anni, quindi della po-
polazione in età
attiva che lavora
almeno 15 ore a
settimana. Secon-
do la ricerca, nella
provincia di Rovi-
go, a parità di in-
quadramento, il
differenziale è pari
al 29,72%, ma si è
constatato come
la differenza retri-
butiva annua cre-
sca in maniera ri-
levante con l'età e
la qualifica. Le
giovani lavoratrici
guadagnano il
18% in meno dei
loro colleghi,
mentre la diffe-
renza è sostan-
zialmente mag-
giore per le tren-
tenni (25%), le
q u a r a n t e n n i
(33%) e le lavora-
trici più anziane
(40%). L'età può essere quindi consi-
derata come un'approssimazione del
grado di esperienza, che risulta essere
sempre minore per le donne. Questo
perché gli uomini godono di una mag-
giore continuità nel rapporto di lavoro
mentre la donna viene penalizzata dai
periodi in cui rimane assente dal mer-
cato del lavoro. I dati confermano
quindi ampie differenze di genere: il
29,29% delle donne percepisce circa
1.100 euro al mese contro il 5,49%
degli uomini, mentre il 12,70% delle
donne guadagna da 1.500 a 2.000 eu-
ro al mese rispetto al 41,49% degli uo-
mini. Nelle fasce più alte, oltre i 2.000
euro, si trova l'11,04% dei lavoratori
(di cui il 10,82% uomini). (come si ve-
de nel grafico). I livelli retributivi medi
sono quindi più bassi dove è più ele-
vata la presenza femminile. Ciò è do-
vuto al fatto che le donne occupate
sono presenti in misura maggiore nel
terziario, in attività tradizionalmente
prerogativa delle donne (servizi alla
persona, pulizie, istruzione) dove i li-
velli retributivi sono i mi previsti dalla
legge.
Roberto Giannese
Torino
Il premio "Più donne per
lo sport" alla nazionale di
pallavolo femminile
L'11 gennaio a Torino in occasione del
"ALL STAR GAME" le stelle del Volley
Taismaris Aguero, Sara Anzanello,
Jenny Barazza, Paola Cardullo, Anto-
nella Del Core, Francesca Ferretti, Si-
mona Gioli, Eleonora Lo Bianco, Marti-
na Guiggi, Serena Ortolani, Francesca
Piccinini, Manuela Secolo ricevono il
premio "Più donne per lo sport - Tori-
no 2008". Il riconoscimento è istituito
dalle Consigliere di Parità Laura Cima e
Ivana Melli e dalle Assessore Patrizia
Bugnano, Aurora Tesio, Giuliana Mani-
ca, Marta Levi e Renato Montabone.
L'iniziativa si inserisce nel percorso di
riconoscimento del pari valore dello
sport femminile come stipulato nella
Dichiarazione di Impegno "Più donne
per lo Sport" 2007 per "una maggior vi-
sibilità delle donne nello sport e dei ri-
sultati raggiunti ed il sostegno alle
giovani generazioni con iniziative mi-
rate a una maggior partecipazione del-
le ragazze all'attività sportiva a qua-
lunque livello".
Elena Ribet
gennaio 2008 noidonne24
Consigliere di parità
da sinistra, Raffaella Polimeno (Ricercatrice), Annalisa Vegna, (Consigliera di
Parità), Guglielmo Brusco, Assessore Provinciale alle Pari opportunità e
Maria Grazia Avezzù, Presiedente Commissione provinciale Pari
Opportunità, durante la presentazione alla stampa della ricerca.