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Numero 12 del 2011

Illuminata umanità


Foto: Illuminata umanità
PAGINA 24

Testi pagina 24

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UDI, dopo il XV CONGRESSO / 3

Il Cerchio,

dove “ognuna ha visibilità e importanza”

‘ nata nel 1970 ed è consulente infor-

matica ed amministrativa, con speci-
fiche conoscenze del mondo energetico e
ambientale. Grazia Dell'Oste è tesserata
aII’UDI dal 2007 e nel 2009 ed è stata Por-
tastaffetta in Veneto della Staffetta contro
la violenza sulle donne. “Da quel/a espe-
rienza è nata la volontà di far nascere UDI
Cerchio del Lago da parte delle donne del
lago di Garda della sponda bresciana e di
quella veronese. Il cerchio è la dimensione
in cui ognuna ha visibilità e importanza, po-
tendo vedere tutte le donne e da tutte es-
sere vista". Grazia Dell'Oste è stata eletta
nel nuovo Coordinamento uscito dal XV
Congresso e le abbiamo chiesto un’opi-
nione personale circa i progetti che I'UDI
dovrà darsi per essere all'altezza dei pro-
blemi che i nostri tempi pongono, con qua-
li metodi e strumenti. “L’UDI che immagi-
no (e che sogno) è un ’UD/ capace di rece-
pire e fare sintesi a livello nazionale, delle
istanze delle donne e delle associate che
operano e vivono la politica nella dimen-
sione locale, creando un patrimonio di azio-
ni e di saperi, che uniscono e fanno azio-
ne politica diffusa. È quindi importante che
quanto viene costruito in un luogo non ri-
manga solo patrimonio di quel luogo, ma
di tutta l’associazione e di tutte le donne.
Per me la scelta da farsi è quella di ritro-

vare sempre più una 'anima pluralista’sia
all’interno dell’associazione con il continuo
confronto con le sedi locali, sia all’esterno,
con la partecipazione ai movimenti delle
donne che sono emersi a partire dal ’Se non
ora quando’ del 73 febbraio 2011. Ouesto
perché i temi che dovranno coinvolgerci nel
futuro prossimo, sono condivisi e condivi-
sibili, come ad esempio il lavoro, la rap-
presentanza e partecipazione politica che
ritengo siano prioritari in questo periodo
storico. Sono convinta che il modo migliore
per uscire dalla crisi è proprio ’affidare il
paese’ alle donne. l/ mio sogno è quel/o di
avere una Presidente del Consiglio molto
presto. In ultimo (ma non ultimo) il tema
dell’attenzione all’ambiente che ritengo ’no-
stro’. L’eco-femminismo in ltalia è ancora
poco conosciuto, mentre nel resto del pia-
neta, questo fenomeno produce cambia-
mento. Il rapporto con ipartiti politici va
quanto meno ragionato, sicuramente mi-
gliorato. La scelta di autonomia dell’UDl
(che condivido pienamente) non può ge-
nerare distanza. Se vogliamo che ipartiti
tornino a fare veramente la politica per le
donne, dobbiamo trovare un tavolo di
confronto, dove la nostra posizione sia
ascoltata. Essere ascoltati è comunque una
condizione che deve passare anche attra-
verso I’ascoltare. Le modalità infine non

sono solo accessorie, bensì di contenuto.
Dal punto di vista del mio impegno politi-
co ho potuto conoscere, ma soprattutto vi-
vere, la dirigenza diffusa, grazie anche a
donne come Carla Cantatore e Giovanna
Crivelli. Credo sia la vera strada da per-
correre per attirare giovani donne nel-
l’impegno politico, assegnando loro es-
plicite funzioni politiche. È un modo utile
a far emergere le tante competenze ed ec-
cellenze presenti nell’associazione e ren-
dere I’UDI una realtà con grande parteci-
pazione e competenza. La comunicazione,
inoltre, richiede molta attenzione. Guardare
ai moderni strumenti di comunicazione
(web, forum e socia/ network) è sicura-
mente importante male regole devono es-
sere le nostre: il fine è quello di divulgare
le nostre idee, ma con I ’autorevolezza che
l’UDI ha. È quindi importante coniugare for-
ma e sostanza e non lasciarsi contagiare
dalla superficialità verso cui questi mezzi
a volte spingono. lluoghi fisici devono co-
munque rimanere la dimensione primaria,
dove tutte le generazioni hanno diritto a
trovare uno spazio. Per me sono questi i
veri luoghi dove sono presenti le maggiori
opportunità di approfondimento, di con-
divisione e dove nasce I ’empatia necessaria
al cambiamento, che è il fine ultimo".
(TB)



noidonne | dicembre | 2010

IL CALENDARIO 2012

“LIBERE DI LAVORARE" è il titolo del calendario 2012 dell'UDl, lo stesso scelto
per l'iniziativa che il 15 ottobre 2011 a Bologna ha aperto ufficialmente il XV Con-
gresso. “Proponiamo dodici mesi nei quali i mestieri, il nostro pane quotidiano, ci
ricordano costantemente che siamo figlie delle rivendicazioni per il diritto al la-
voro delle donne, nel quale si esprimeva il riconoscimento della donna cittadina
nella sua complessità - osserva Valentina Sonzini nella presentazione del calen-
dario -. Forse un modello di donna lavoratrice va ancora costruito. Forse l'ansia Ie-
gittima di cercare una parità economica con l'altro ci sta facendo perdere di vista
che il nostro potenziale si concretizza in un corpo fertile innanzitutto di idee, ini-
ziative, presenze, capacità e propensioni che ritroviamo nelle foto proposte”.

Le immagini che scandiscono i dodici mesi fanno parte della mostra fotografica di
Sara Colombazzi “Lasciatele lavorare, donne nel mondo del lavoro" (Bologna, aprile
2009) e il progetto grafico è di Ilaria Scalmani.

È, come sempre, un calendario ‘milìtante' sia perché si sofferma su una questione
centrale come il lavoro delle donne con tutte le attuali problematicità sia perché
il ricavato della vendita è destinato a sostenere I'UDI.

Informazioni e acquisto: tel 06 6865884 - udinazionale®qmail.com
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