Numero 9 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 1
Testi pagina 24
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AGRICOLTURA, CHE PASSIONE
LA FORZA
E NEL LAVORO
DI GRUPPO
INTERVISTA A MARINA DI MUZIO,
PRESIDENTE DELLA NEONATA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CONFAGRICOLTURA DONNA
di Paola Ortensi
nsieme all'impresa agricola, da suo padre ha eredi-
tato la passione per la terra e la tenacia di chi è ca-
pace di dialogare amorevolmente die con l'agricol-
tura. Marina Di Muzio è stata recentemente eletta
presidente della neonata Associazione Nazionale
Confaqricoltura Donna, incarico che si aggiunge a
quello di responsabile delle imprenditrici agricole di Con-
fagricoltura in Emilia Romagna. Marina è una donna vitale
ed entusiasta che crede fortemente in quello che fa e, no-
nostante le grandi dif-
ficoltà dell'agricoltura
italiana, ha tanti pro-
getti e idee.
Oggi l'azienda di fami-
glia ‘La Castelluccia', . ,
con il coinvolgimento
anche dei figli, è im-
pegnata in un ricco
ventaglio di produzio-
ni che vanno dal latte ovino e bovino alla carne, dall'olio
ai cereali. I prodotti arrivano dalle colture di Roma, Viterbo
ed Ardea e sono distribuiti negli spacci aziendali della Ca-
pitale e della Tuscia e a Parma. Infatti dal 2001 l'azienda
si è estesa oltre il Lazio anche in Emilia Romagna, a Par-
ma, dove c'è la produzione del parmigiano in un ciclo che
dalla stalla arriva al caseificio e alla vendita. È dovuto a que-
sto presidio produttivo l'assegnazione a Marina del Pre-
mio Musa, destinato alle imprenditrici che si misurano con
noidonne I settembre I 2012
le innovazioni. In tanti anni di lavoro Marina Di Muzio ha
coltivato anche il suo interesse per l'affermazione e la va-
lorizzazione delle donne nell'agricoltura. Con questa pas-
sione e con il suo incarico potrà individuare nuovi traguardi
e cogliere importanti obiettivi.
Cosa pensi delle donne impegnate in agricoltura?
Le donne sono fondamentali. Hanno una particolare sen-
sibilità anche dovuta all'impegno quotidiano rivolto al-
l'alimentazione nelle loro famiglie. Quindi chi meglio di una
donna è in grado di impegnarsi come imprenditrice per un
progetto di produzione agricola capace di puntare a un
buon rapporto qualità prezzo, che per i consumatori si-
gnifica mangiar bene e spendere poco? Una battuta di Wen-
dell Berry, il poeta contadino americano, “mangiare è un
atto agricolo", mi ha molto colpito ed è un invito per tut-
ti a riflettere.
Le donne sono quindi importanti nel mondo agricolo, ma
ne hanno consapevolezza sufficiente?
Non abbastanza e comunque non in modo omogeneo. Mol-
te, anzi direi troppe, non hanno il tempo di esprimersi e la
consapevolezza di poterlo fare. Quando vuoi qualcosa devi
chiederla, non aspettare che ti venga data. Ovviamente poi
ci devi lavorare, ma il primo passo sta proprio nell’essere
chiari e questo non è sempre così semplice ed immedia-
to. Bisogna chiarire una premessa. Quando si parla di im-
presa sia essa gestita da uomini e donne ha gli stessi pro-
blemi, ma la vita quotidiana delle imprenditrici agricole e
anche delle moglie degli agricoltori e di tutte le donne che
vivono in campagna non deve essere penalizzata rispet-
to al vivere in città , anche per essere al passo con i tem-
pi. Una delle priorità irrinunciabili è la diffusione dell'uti-
lizzo del computer, strumento insostituibile nel lavoro e nel-
la conoscenza, ma anche nel mantenimento delle relazioni.