Numero 8 del 2016
Felicità, parliamone
Testi pagina 24
22 Luglio-Agosto 2016
Condivisione, solidarietà, innovazione, sperimentazio-ne. Parole che contengono mondi, modi di essere e di sentirsi parte attiva della società. Concetti che
sono l’humus in cui affonda le radici la cooperativa Nuove
Risposte. “Il nostro è un cammino lungo, iniziato nel 1980.
Lo sguardo è stato attratto fin dall’inizio dai bisogni sociali
che salivano prepotentemente e che ancora non trovavano
nei servizi pubblici risposte organizzate”. Elisa Paris è la
presidente e anche il motore di una realtà che è cresciuta
col tempo, acquisendo esperienza e credibilità nel territorio
grazie al rigoroso lavoro quotidiano. “Avevo vinto il concorso
e insegnavo lingue; mi aspettava un futuro ‘tranquillo’ ma,
nonostante le resistenze della mia famiglia, scelsi di seguire
la mia inclinazione ad operare nel sociale. Iniziammo con
l’assistenza domiciliare agli anziani in un contesto in cui le
stesse istituzioni non avevano ben chiaro quali fossero le ne-
cessità. Partecipammo al bando comunale aggiungendo al-
cune prestazioni non richieste di cui vedevamo l’utilità e che
erano ispirate alla promozione dell’emancipazione dell’an-
ziano. Erano attività di socializzazione come, ad esempio,
i centri anziani, che ancora non erano istituzionalizzati. In-
sieme ai servizi a domicilio abbiamo posto attenzione alle
condizioni delle abitazioni e, con l’esperienza, abbiamo visto
in anticipo la necessità di centri destinati alle persone con
l’Alzheimer o di strutture intermedie per il maternage. Comin-
ciammo con 25 soci”. Oggi Nuove Risposte conta 211 soci,
in gran parte lavoratori e lavoratrici, e un cospicuo numero di
dipendenti a tempo indeterminato e, nei servizi temporanei,
a tempo determinato. “Fatturiamo circa 9 milioni di euro. Sia-
mo una realtà cooperativa di medie dimensioni e la nostra
crescita è stata lenta, costruita passo dopo passo con la
correttezza nella gestione e la fedeltà allo spirito cooperativo
che all’inizio si concretizzò, ad esempio, nella costituzione di
riserve rinunciando a parte delle nostre retribuzioni. Risorse
economiche destinate ad una riserva che ci ha consentito
di evitare il ricorso al credito per anni e anche di pagare gli
stipendi con regolarità, indipendentemente dai ritardi degli
enti pubblici”. È stata proprio questa
lungimiranza, unita ad una non comune
capacità imprenditoriale, a permettere
la realizzazione di Cantiere Infanzia,
la struttura polivalente in cui si svolge
l’intervista e che si trova al Quarticciolo,
periferia sud di Roma. “Nel 1989 ab-
biamo iniziato a lavorare con l’infanzia
e con le persone con handicap, spe-
rimentando servizi che ci hanno con-
sentito di affinare le nostre competenze
professionali e organizzative nel settore
specifico. Nel piano regionale del 1987
era stato costruito questo edificio che
doveva essere un asilo nido, ma che
non era mai stato consegnato al Comu-
ne. Fu occupato e gli arredi sparirono;
dentro erano stati realizzati 8 apparta-
menti con tanto di giardinetto. Era di-
ventato un luogo di degrado con spaccio di droga e prosti-
tuzione. Quando il Comune di Roma assegnò agli occupanti
le case popolari, ci affidò il compito di ripristinare l’asilo nido.
Cantiere Infanzia è il luogo simbolico
nella periferia della Capitale di un ‘fare’
con spirito cooperativo autentico.
L’esperienza di Nuove Risposte a oltre
trentacinque anni dalla sua fondazione
di Tiziana Bartolini
CURARE
LE RELAZIONI
PER COSTRUIRE
COMUNITÀ
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