Numero 4 del 2016
Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali
Testi pagina 24
22 Aprile-Maggio 2016
Tutto è cominciato con un progetto di riscatto sociale rivolto a donne fragili fortemente voluto dalla Console dell’Ecuador a Milano, Narcisa Soria Valencia, da sem-
pre impegnata nel sostegno della popolazione ecuadoriana
all’estero, soprattutto delle donne. Tema dell’evento-spettacolo,
che si è tenuto l’otto marzo e voluto dal Consolato dell’Ecuador
al SIAM di Milano, è stata la sfilata di moda delle stiliste ecua-
doriane Rosario Jumbo e Mariana Veintimilla Casillas del
gruppo “Da donne vulnerabili a donne imprenditrici”, che
anch’io ho supportato con un percorso di valorizzazione delle
loro risorse personali e professionali. Le modelle, professioniste
e alcune scelte fra le stesse donne del progetto, erano truccate
sapientemente dallo staff di Backstage Academy. L’architetta
Pierina Correa ha illustrato le politiche del governo ecuadoria-
no a sostegno delle donne e si è esibita come cantante in una
travolgente performance. Giulio Gallera, Assessore regionale
alle Pari Opportunità e all’Inclusione Sociale e Patrizia Bisio,
dell’assessorato Moda e Design del Comune di Milano, hanno
portato il saluto delle istituzioni.
Abbiamo chiesto a Rosario Jumbo ‘chi è Rosario’?
Sono prima di tutto una donna, una mamma, anche una
nonna. E sono una persona che ama l’arte!
Perché sei qui?
Il mio sogno era venire a Milano, nella citta della moda! E
nel 2000 sono venuta come turista. Mi è piaciuto tutto, la
gente, l’ambiente e mia cugina dell’Ecuador poteva ospi-
tarmi. Così ho deciso di restare!
Come è stato l’impatto con Milano?
Quando sono arrivata non sapevo l’italiano e ho cominciato
a fare la baby sitter. Mi piaceva, perché era come essere
a casa, in famiglia. Ho provato a fare corsi all’Accademia
della Moda, ma tutti mi dicevano ‘non hai bisogno di fare
corsi, sei già capace…’. Quindi per tutte le persone che
conoscevo cucivo i vestiti, dalle cose più semplici a quelle
più eleganti. La signora per la quale lavoravo un giorno mi
ha chiesto: ‘qual è il tuo hobby?’ Io ho risposto: ‘cucire!’ e
lei mi ha regalato una macchina per cucire….
Poi cosa è successo?
La signora Console ha organizzato un gruppo di donne lea-
der. Mi sono detta, bello! Chissà cosa significa…Mi interes-
sa.. Nel gruppo sono poi arrivate alcune donne maltrattate,
alle quali avevano portato via i figli. Sono entrata in crisi,
pensando che avrei dovuto lasciare il posto a chi aveva più
bisogno di me di un supporto. Ma il posto per me nel pro-
getto c’è stato, potevo insegnare a cucire ad altre ragazze!
Come ti sei ispirata?
Vedo una donna e immagino con quale vestito potrebbe
stare bene…La donna che lotta la vestirei di leopardo… La
donna creativa la vestirei con i colori. Il nero è perfetto per
la donna elegante e classica.
Se tu dovessi dare un consiglio ad altre donne che
vogliono seguire la tua strada?
Direi studia tanto… Come l’artista prepara la tela per il
quadro, sceglie i colori e si lascia ispirare, anche tu puoi
farcela! Se hai un sogno non perderlo mai, anche se non
va bene subito… E se una ragazza ha bisogno di un aiuto
io ci sono!
Un evento-spettacolo di moda, musica
e cibo ecuadoriano del Consolato
dell’Ecuador al SIAM di Milano
di Cristina Melchiorri
MODA
DA SOGNO
A REALTÀ
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