Numero 12 del 2009
Femminsmo: parliamone
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momenti, quello in atto negli scorsi gior-
ni è il momento del confronto sinergico
e della creazione del documento che sa-
rà il cuore di un intervento istituziona-
le. La chiusura del progetto è prevista
per marzo 2010, in calendario ancora
l'intervento nelle scuole, il momento de-
dicato alla comunicazione attiva e
quindi alla restituzione dei materiali
raccolti, per finire con la ricognizione
delle leggi e delle buone prassi.
Tra le tematiche emerse durante l'o-
pen space : la mancanza di strutture fi-
nalizzate all'accoglienza delle vittime,
la sordità delle istituzioni nei confronti
della violenza di genere in ragione della
complessità che la distingue, ma anche
dei costi e del demodè, in quanto è con-
siderata una questione poco visibile e
culturalmente marginale. La necessità
dell'impegno da parte delle amministra-
zioni di individuare degli assessorati
con portafoglio, che dispongano di un
fondo dedicato per le politiche di vio-
lenza di genere e che partecipino alla
nomina dei dirigenti sanitari.
E ancora formazione specifica del
personale, la creazione di buone prassi
e di una metodologia che fruisca di un
linguaggio comune. La creazione di cen-
tri antiviolenza, case di rifugio e centri
antistalking che lavorino in rete. Emerge
poi la necessità di formare i docenti in
funzione della declinazione disciplinare
che tenga conto della genealogia del
femminile nella storia. Un affondo è sta-
to fatto poi sulla violenza economica,
una delle 4 tipologie di violenza affron-
tate: la proposta di legge regionale do-
vrà prevedere fondi vincolati e specifici
per favorire il percorso di uscita da que-
sto tipo di violenza (istituzione di un
reddito minimo garantito, sostegno al-
l'associazionismo femminile, garanzie
di reinserimento lavorativo, individua-
zione di percorsi preferenziali per l'auto-
nomia abitativa). Fondamentale la ne-
cessità di operare una decostruzione e
di promuovere una riformulazione del
concetto di sicurezza. Per informazioni
e per partecipare al progetto c'è un sito
web dedicato: www.maipiuviolenze.it.
Foto di Fabio Tomaselli
noidonne dicembre 2009 23
“Mai più violenza.
Mille azioni e interventi per
impedire ulteriori violenze”,
un progetto in sette tappe
per abbattere il muro
del silenzio istituzionale
Violenza, una rete inter-istituzionale
A Foggia novembre si è aperto
all'insegna del cambiamen-
to, nello specifico è l'uni-
versità della città pugliese
ad avere proposto una
serie di appuntamenti per
riflettere riguardo il tema
della violenza sulle donne. Il
primo incontro è avvenuto il
5, data che ha visto la materia
essere discussa da personaggi di
rilievo tra i quali Franca Pinto Minerva
(Presidente Centro Studi di Genere degli Studi di
Foggia), Barbara Spinelli (giurista esperta in materia) Elena
Gentile ed Antonio Montanino (Assessori alle Politiche
Sociali, rispettivamente per la Regione Puglia e per la Provincia di
Foggia). Come preannunciato, però, questo è stato solo il primo di
una successione di appuntamenti che hanno mirato a creare momenti di
dialogo e confronto su un tema così attuale, oltre che di informazione e divulga-
zione. L'iniziativa risponde al nome di "Femminile Plurale" ed ha voluto andare a
costituire una rete inter-istituzionale contro la violenza sulle donne, anche gra-
zie alle possibilità che i finanziamenti stanziati dalla regione hanno offerto all'at-
tività universitaria. Il tutto si è concluso il 13 novembre con un approfondimen-
to relativo all'educazione alla non violenza effettuato da ben tre pedagogiste
esperte in materia. I seminari comunque hanno cercato di riportare sul piano pra-
tico le tematiche affrontate rendendo l'iniziativa non soltanto una mera discus-
sione ma anche un'attività operativa nel concreto, questo anche attraverso la
creazione di gruppi di lavoro da sviluppare una volta terminata la discussione del
tema affrontato nel singolo incontro.
Alessandra Pennello
Si chiama GIO-Gender Interuniversity Observatory ed è un osservatorio interuni-
versitario sugli studi di genere, parità e pari opportunità che nasce dalla fruttuosa
collaborazione delle tre università statali della capitale, Roma Tre, Sapienza e Tor
Vergata. L'Osservatorio - presieduto dalla Prof.ssa Francesca Brezzi, delegata del
Rettore di Roma Tre per le Pari Opportunità e con sede in Via Ostiense, 234 pres-
so il Dipartimento di Filosofia di Roma Tre - nasce con lo scopo di proseguire un
confronto a più voci all'interno degli Atenei romani sugli studi e le ricerche sulle
problematiche di genere, parità e pari opportunità, pensiero femminile e storia delle
donne, presenza e rappresentanza femminile nella società. L'iniziativa si pone l'o-
biettivo di costituire un valido strumento di comunicazione tra Università, centri
di ricerca ed istituzioni sull'evoluzione degli studi, delle ricerche in corso, sui pro-
getti e sui risultati realizzati; stabilire una maggiore collaborazione tra gli Atenei e
la cooperazione multidisciplinare tra docenti che si occupano di politiche di gene-
re e di pari opportunità, articolando e favorendo un confronto a più voci in ambiti
diversi: politico, giuridico, storico, filosofico, sociologico, economico, psicologico,
pedagogico; promuovere l'organizzazione di corsi universitari, progetti permanenti,
laboratori, corsi di specializzazione, master, pubblicazioni; creare una rete di colla-
borazione proficua e sinergie con gli attori del mondo istituzionale per un effettivo
progresso della condizione femminile. Il Comitato Scientifico dell'Osservatorio è
composto da: Francesca Brezzi, Marisa Ferrari Occhionero, Gabriella Giganti,
Elisabetta Strickland, Laura Silvestri, Fabrizia Somma, Maria Chiara Turci. Nela
Segreteria scientifica ci sono Laura Moschini, Mariella Nocenzi e Cristina Sanna .
Per informazioni: www.genderunivobs.it - gender.obs@uniroma3.it
Osservatorio interuniversitario
sugli studi di genere