Numero 10 del 2009
RU 486: la pillola ideologica
Testi pagina 23
portato all'assunzione dell'11% degli
stessi.
TNT Express Italy si riconferma un'a-
zienda attenta alle pari opportunità e la
componente femminile è pari al 46%, re-
gistrando un incremento rispetto allo
scorso anno. Rispetto ai ruoli professio-
nali ricoperti dalle donne, si è rilevato
un lieve aumento, in linea con la politi-
ca del personale di assicurare a tutti i
dipendenti le medesime condizioni di la-
voro e di crescita.
La particolare attenzione dell'azien-
da alle persone è dimostrata dai co-
stanti monitoraggi effettuati che vanno
dalla Sicurezza, alla conciliazione, alla
formazione, agli infortuni e tanto altro.
La regia e il coordinamento di questi
interventi, non sempre riscontrabili nei
contesti lavorativi, è affidata alla man-
ager Stefania Lallai, responsabile della
Comunicazione, della Responsabilità
Sociale d'Impresa e dei Public Affairs.
Anche quest'anno, il sistema di valu-
tazione e sviluppo delle risorse ha coin-
volto tutti i dipendenti di TNT Express
Italy assunti a tempo indeterminato.
Le persone sono state valutate sulla
base della loro prestazione e hanno con-
diviso con il proprio responsabile obiet-
tivi e piani di sviluppo su cui lavorare
per migliorare la propria crescita profes-
sionale, elementi utili per consolidare il
dialogo tra responsabile e collaboratore
a favore della chiarezza e della traspa-
renza. Nel 2008 è stata introdotta la
valutazione delle competenze, una fase
importante che consente di valutare le
qualità professionali e di pianificare al
meglio le azioni di sviluppo per ogni
persona.Oltre al sistema retributivo, in
linea con quanto previsto dal CCNL,
TNT Express Italy ha adottato nel corso
degli anni incentivi e trattamenti inte-
grativi volti a riconoscere l'impegno e il
contributo delle sue persone in relazione
ai loro obiettivi e alle performance rag-
giunte. In sintesi, ci troviamo di fronte
ad uno scenario lavorativo particolar-
mente appetibile, sicuramente attento
alle diversità, ai diritti e alle necessità
delle persone.
Consultando i dati statistici prodotti
dall'azienda, dei 3.159 dipendenti che
operano nelle strutture dislocate su tut-
to il territorio nazionale, soltanto 6
donne ricoprono il ruolo di dirigente
contro i 62 uomini. Anche i Quadri so-
no "al maschile" perché si registrano 34
donne a fronte di 169 uomini.
Certamente il giudizio generale non
può che essere positivo ma, per parlare
di inversione di tendenza rispetto alle
posizioni apicali, bisognerà investire ul-
teriormente e pertanto dobbiamo atten-
dere ancora qualche tempo.
noidonne ottobre 2009 23
part time, orario agevolato, assistenti sociali durante le
gravidanze e polizze sanitarie gratuite. Passa da queste
attenzioni un modello aziendale rispettoso delle risorse umane
Ho trovato il libro promosso dall'IRES Abruzzo in
occasione dei 100 anni della C.I.G.L. "Operaie tessi-
li in Val Vibrata" di grandissimo interesse. Il merito
di Guendalina di Sabatino è quello di aiutarci a
comprendere attraverso documenti sindacali e in-
terviste alle lavoratrici la storia del settore tessile-
abbigliamento della Val Vibrata, in Abruzzo.
Un distretto che presenta notevoli differenze ri-
spetto ad altri distretti tessili e mi riferisco in parti-
colare a quello di Carpi - mia città natale e di resi-
denza - ma anche a quello di Prato.
Gli anni presi in considerazione dall'autrice sono
quelli tra il 1970-1990, anni di profonda trasformazione del settore.
Vale la pena richiamare la prefazione di Agostino Megale che a quell'epo-
ca era Segretario generale della Filtea C.G.I.L. "In particolare ricordo la vicen-
da della Manuero 2000 che ho personalmente seguito: in quella fabbrica 4
operaie si iscrissero al sindacato e, per questo, furono licenziate, ma soprat-
tutto accadde qualcosa di inedito fino ad allora: le altre 27 operaie sciope-
rarono contro di loro. La conclusione dei fatti di Nereto della Maniero 2000
fu positiva".
A dare ulteriore valore al volume concorrono le interessanti interviste-testi-
monianza delle 21 lavoratrici che si sono prestate a ricostruire fatti ed epi-
sodi del loro vissuto lavorativo.
Le interviste svolte tutte nel 1999 - ben 10 anni fa - mantengono ancora
oggi tutta la loro validità ed in particolare per quanto attiene la sfiducia nel-
la politica e nel partito più forte della sinistra "l'ex PCI".
Nel libro vi è un passaggio a pag. 33 che personalmente non condivido:
"dal 1976 al 1979 la situazione muta radicalmente…Da quell'anno non esi-
ste più la strategia sindacale del rapporto tra fabbrica e cambiamento socia-
le. Con la linea dell'EUR, nel 1978, il sindacato rinuncia a chiedere la modifi-
ca del modello di sviluppo, rinuncia alla rigidità in fabbrica, propone il man-
tenimento dello statu quo allo scopo di attutire le tensioni sociali in un mo-
mento in cui il padronato tende a far arretrare i rapporti sociali e politici e lo
stato rinuncia alla politica sociale".
A mio modesto avviso la questione è molto più complesso e la citazione
non aiuta a comprendere il contesto. Questa mia osservazione critica non in-
ficia minimamente il lavoro prezioso della Di Sabatino, che voglio ringrazia-
re in quest'occasione per il contributo che ogni mese dà al nostro mensile.
Un'annotazione in chiusura. Ho trovato bella l'idea della postfazione di An-
tonio d'Orazio che voglio riportare: "Le donne, da sempre, sono costrette a
scegliere: a scegliere se continuare a lavorare, a scegliere se fare carriera, a
scegliere se avere una famiglia, a scegliere se avere dei figli e si trova a vive-
re situazioni di rinunce o sensi di colpa. Perché la società è disposta a per-
dere un forte potenziale e benefici diretti quale quello del lavoro femmini-
le?… Allora se il cammino è ancora lungo e a volte i ricorsi della storia pos-
sono anche riportarci tutti indietro, bisogna continuare a mantenere viva la
memoria delle donne al lavoro, delle loro testimonianze, dei sacrifici e dei so-
prusi che molto spesso vi traspaiono".
Isa Ferraguti
Operaie tessili in Val Vibrata