Numero 8 del 2009
Ozio pigrizia tempo libero
Testi pagina 23
Valorizzare le donne e le loro impreseè sempre stato un obiettivo di que-
sto giornale, quando poi queste si rea-
lizzano al Sud ancor di più appare im-
portante farlo. Dar valore a ciò che si
ha e a ciò che si fa, senza capitali che
tanto potrebbero facilitare, e con capar-
bietà portare avanti imprese che anno
dopo anno crescono e coinvolgono sem-
pre più persone, hanno spesso alle spal-
le il lavoro delle donne.
Maria Teresa Funtò, architetta, rac-
conta un'esperienza nata nel 2004. Ave-
va da poco finito di trasformare la sua
casa di famiglia (Palazzo Leuzzi) in un
bed&breakfast. Era una specie di "ri-
scatto sentimentale" da "una storia fa-
miliare faticosa, segnata da molti lutti".
La casa rinasceva, finalmente, e si apri-
va agli altri, agli ospiti, che avrebbero
portato storie nuove, nuovi punti di vi-
sta. Desiderava che divenisse un luogo
di incontro aperto al paese e al Salento,
un luogo di scambi culturali.
Valeria Dell'Atti una giovanissima
molto determinata, ma con la speciale
cautela e riconoscibile affidabilità come
caratteristiche femminili nell'imprendi-
toria: con la sua Associazione Fluxus
Open aveva già organizzato a Nardò
qualche evento riscuotendo successo, e
cercava nuove possibilità.
Stefania Ronzino, avvocata, ambien-
talista, giovane donna di grande impe-
gno sociale e apertura, in quell'anno
aveva inaugurato Inprimis s.a.s., una
società di servizi turistici con sede a S.
Maria al Bagno (Nardò- Lecce).
"Volevamo promuovere il nostro ter-
ritorio, eravamo stracolme di desideri e
di potenzialità; ci sentivamo dentro un
flusso speciale di trasformazioni sociali,
come se tante cose nelle quali avevamo
creduto profondamente e in silenzio,
ognuna per sé, per molti anni, potessero
finalmente trovare luogo anche nei no-
stri paesi, dopo che le avevamo "invi-
diate" a luoghi distanti da noi e a volte
credute irrealizzabili."
Nacque così il Festival Déco: eventi
culturali ospitati in dimore storiche fra
fine '800 e primi '900, quasi tutte di pro-
prietà privata e raramente visitabili, se
non in forma riservata. Sono state orga-
nizzate mostre d'arte e d'artigianato,
concerti, rassegne cinematografiche,
presentazioni di libri, teatro, danza.
La proposta incontrò il favore del-
l'Amministrazione Comunale di Galato-
ne, e poi quello delle Amministrazioni
di Nardò, della provincia di Lecce, della
Regione Puglia.
Alle proposte di spettacoli ed eventi
culturali, cominciarono da subito ad
aggiungersi le visite guidate; questa for-
mula, iniziata a Palazzo Leuzzi per ri-
chiesta degli spettatori, è divenuta via
via il fulcro importante del festival.
Nel 2006 si avvicinò invece Candida
Calò, dello Studio Kappa di Sannicola:
anche lei giovane, piena di idee, e di in-
faticabili capacità di relazioni con il
territorio. Sannicola si aggiunge a Gala-
tone e Nardò: il festival diviene Salento
Festival Déco, e l'area jonica salentina il
riferimento territoriale.
Oggi il festival è organizzato con le
Amministrazioni di Galatone, Nardò,
Alezio, Sannicola, la Provincia di Lecce,
l'ATP e la Regione Puglia. Coinvolge,
come ha sempre fatto, decine di volon-
tari in queste realtà; decine di proprie-
tari di dimore storiche; è esempio di
buona pratica fra iniziativa privata,
aziende, Enti. In poche parole: una rete
di competenze al servizio della promo-
zione del territorio. Per saperne di più:
www.salentofestivaldeco.it
noidonne luglio/agosto 2009 23
LE PAROLE EVOCANO... IMMAGINI,
CONCETTI, DESIDERI, PAURE!
Cinzia Ricci, Conoscere le parole
Sono passati circa due mesi da quando
i "barconi" di clandestini sono stati
respinti e rimandati nell'inferno da dove
erano fuggiti. Perlopiù si trattava di
donne incinte e bambini, il governo in
modo perentorio ha deciso di mettere
in atto il "Respingimento".
"Brutta parola in sé" ci segnala una
nostra attenta lettrice. La nostra amica
ha cercato sul dizionario Treccani e ci
invia il risultato.
Respingimento: sostantivo maschile,
derivato di respingere - raro -
Significato: l'azione di respingere.
E ancora, sotto la voce Respingere si
legge: "Spingere, ricacciare indietro, con
più o meno violenza o disprezzo o alme-
no noncuranza..." In uso figurato:
"respingere un tanfo, un veleno, una
peste..." Altri significati: "Non accogliere
o non approvare, non ricevere o non
accettare..." Più chiaro di così!
Un popolo migrante quello italiano, un
popolo migrante dalla memoria corta,
un popolo migrante che a volte pare
abbia perso il senso di sé. Un popolo
che al coraggio di osare, quando se ne
andava per il mondo a cercare una pos-
sibilità di vita migliore, ha sostituito e
mistificato con una parola,
"Respingimento", la sua storia.
La parola "Respingimento", nasconde
molto altro, nega, rimuove non affronta
il problema. Questa parola evocativa
sembra essere diventata la chiave per
leggere tutto il resto, anche ciò che ci
tocca più da vicino: la crisi, la disoccu-
pazione, il terremoto, la precarietà, la
perdita del potere d'acquisto e quant'al-
tro in realtà non va come dovrebbe
andare. Meditate donne meditate...
Festival Déco
Salento
Alessandra Pennello
un'architetta, una promotrice
culturale, un'avvocata
ambientalista e un'imprenditrice
dietro le quinte della ormai
consolidata rassegna